Fortis e Dexia

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Nuovo intervento pubblico in Belgio: è la volta di Ethias

20/10/2008
Nuovo intervento pubblico per le istituzioni finanziarie del Vecchio Continente. Il governo federale belga, insieme a quelli delle regioni (Fiandre e Vallonia), ha infatti deciso di partecipare con 1,5 miliardi di euro all'aumento di capitale del gruppo assicurativo Ethias.

A renderlo noto è stato il premier belga, Yves Leterme, al termine di un incontro tra i principali ministri federali, valloni e fiamminghi. E' il terzo intervento pubblico di salvataggio in Belgio: in precedenza era toccato alle banche Fortis e Dexia.

A chiedere l'intervento pubblico era stato, alcuni giorni fa, lo stesso amministratore delegato di Ethias, Guy Burton, che in un'intervista aveva dichiarato come 1,5 miliardi di euro "sono la somma minima per continuare a esistere senza essere messi sotto tutela". Complessivamente, secondo il manager il gruppo aveva bisogno di 3 miliardi di euro per poter proseguire la propria crescita.

Secondo la stampa belga, dietro le difficoltà della compagnia assicurativa che gestisce anche forme di risparmio, vi sarebbe anzitutto l'andamento borsistico di Dexia, di cui Ethias possiede il 5%. Il crollo dei titoli della banca ha provocato delle perdite che hanno richiesto un rafforzamento delle risorse proprie della società.

Stando alle parole di Burton "sotto particolare pressione sono nello specifico le attività di assicurazione sulla vita". Ethias ha annunciato la creazione della società Ethias finance per facilitare l'apporto di mezzi finanziari. Nel corso di questo pomeriggio gli esperti dei tre governi si riuniranno per definire le quote di partecipazione all'operazione.

Il governo federale ha anche deciso di estendere ai conti First, prodotto di assicurazione simile al conto di risparmio commercializzato da Ethias, la garanzia di 100 mila euro decisa la scorsa settimana per i conti bancari. Nei giorni scorsi i clienti impauriti di Ethias avevano ritirato 110 milioni di euro in tre giorni.
 
CRISI MUTUI: STAMPA, FORTIS HA MENTITO AGLI AZIONISTI



(ANSA) - BRUXELLES, 29 OTT - I dirigenti del gruppo Fortis nel 2007 hanno mentito agli azionisti nascondendo loro l'esposizione della banca di fronte al fenomeno americano dei subprime. Lo afferma oggi il quotidiano belga in lingua francese
Le Soir, citando un documento interno della banca.
Tutto questo sarebbe avvenuto, secondo il quotidiano, in ''un momento strategico'', ossia quando si trattava di convincere gli azionisti a partecipare all'aumento di capitale per 13,4 miliardi di euro indispensabile per il riacquisto di ABN Amro.
Il 21 settembre 2007, scrive le Soir, il gruppo affermava in un comunicato che l'esposizione al rischio sarebbe stata marginale, mentre ''da tre settimane i vertici erano in possesso di dati ben piu' inquietanti che non sono stati divulgati''.
Un documento riservato, si legge ancora su Le Soir, prova che Fortis deteneva dalla fine di agosto almeno 5,715 miliardi di euro di CDO (collateralised debt obbligation), ossia un titolo di debito che ha provocato la crisi immobiliare americana. Inoltre 1,25 miliardi di euro erano relativi ad un tipo di titolo ancora piu' vulnerabile. (ANSA).
 

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