Franco Battiato....!!!???!!!

La cosa peggiore, comunque, è che, per insultare i parlamentari ha scelto un termine dispregiativo al femminile, di quelli pesanti, che giudicano il comportamento sessuale di una donna.
E questo, per me, non è un dettaglio.

Mio intervento di ieri. Prima, nel pomeriggio, un altro simile. Dall'inizio ho mostrato di aver capito che parlava dei parlamentari e non solo delle donne:rolleyes:
 
Mio intervento di ieri. Prima, nel pomeriggio, un altro simile. Dall'inizio ho mostrato di aver capito che parlava dei parlamentari e non solo delle donne:rolleyes:

:-o
Dove hai lasciato la luna, il dito e le nebbie padane?

Vabbèh vado, credo che nessuno capisca il mio strano umorismo :rolleyes:
Bye
 
Oh, ma tu non molli :rolleyes:

La sostanza si è capita, ma ha usato un termine inappropriato :wall::wall::wall:

A volte dicono che sono di coccio, mapperòòòòò...:wall::wall::wall:


io sto cercando di spiegare la mia opinione , anche se - preciso- alla fine m'importa poco essere capito -- sò de coccio, che ci vuoi fare ?
mica mi offendo :):)


se leggi sopra, vedrai che fin ab initio ho detto che luogo e momento erano inappropriati : sul termine, vediamo

allora:
assodato che il B parlava di uomini e donne,
il termine da lui usato era ad di là del genere, ad indicare chi fa mercimonio di sè
altri termini nella lingua italiana che , con una sola parola, indichini lo stesso concetto, non me ne vengono in mente
se la parola è nata al femminile, si può dire che il B l'ha usata in senso 'neutro' , per indicare sia le donne che gli uomini ?
 
Ultima modifica:
"Troia" è un insulto sessista, dei più eloquenti della lingua italiana.

Se una persona con un curriculum elevato, da letterario, poeta, cantautore, lo usa, non posso pensare che l’abbia usato a caso. In buona fede. Senza sapere cosa va dicendo.

Diciamo che con quell’infelice esclamazione, il cantante ha contribuito, come se ce ne fosse bisogno, non solo a consolidare l’abitudine del turpiloquio, in un paese dove già esso è all’ordine del giorno, ma quella dell’insulto sessista.

Mi impegno dal basso ogni giorno a cambiare anche il linguaggio, perché esso è il termometro della civiltà e riflette il rispetto o il mancato rispetto, il lavorare assieme o l’esclusione.

E non riesco a vederlo come una questione di forma.
Invece sostanzia benissimo una certa mentalità (non solo italiana) profondamente sessista e misogina.
 
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Ed è brutto. Meno male che almeno non è stato detto che "Battiato era ironico" che è la risposta che viene sempre data quando ci si lamenta di immagini o messaggi misogini, come ad esempio, quello allegato.

In quel caso, l'immagine "é ironica", nel caso di Battiato: "Quella parola era la sola che si poteva usare per indicare la pratica di vendersi al potere e comunque parlava anche di uomini".

:vomito:

riprendevo il discorso di questa mattina...
 
Immagini, linguaggio, pubblicità, rappresentazioni visive....
Sono espressioni della nostra cultura.
Si fa fatica a capirlo.
Ma non si possono cambiare le cose in materia di violenza di genere se non si cambia il substrato culturale nel quale esse sono inserite.
Nessuno è favorevole a stupri o botte, alle violenze fisiche o psicologiche sulle donne.
Pochi capiscono che, se sono così diffuse, è ANCHE perché esiste un linguaggio verbale e non che in un certo senso le minimizza.
Tutto qui.

Poi che io sia pallosa, talebana, che rida poco sugli stereotipi, può anche essere.
Vorrei solo ricordare che a me è successo, più di una volta, di essere aggredita e di subire varie forme di violenza di genere.
E le persone alle quali è accaduto fanno molta moltissima fatica a lasciar perdere gli insulti sessisti dei politici, della TV, della pubblicità.
 

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