FTSE Mib Futures Gli amici di Fibonacci - Cap. 1

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per Gui..........gbpusd considerata la forza del dollar direi che per il long bisogna aspettare una divergenza, quindi guardo agli altri livelli fibo sotto come tg

Vedi l'allegato 472892
gbpusd siamo tra due livelli fibo di rilievo

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gbpusd lupo rialzista con tg per oltre il 61.8% di fibo

Vedi l'allegato 440462

Il mensile non promette nulla di buono.

Gui... non so perchè ma io vedo le cose in modo diverso............ sul mensile ha una ipotesi di lupo rialzista citato quasi 1 anno fa e attivato a novembre 2017, mentre a gennaio 2018 ha attivato una dinamica rialzista e il minimo odierno io lo interpreto come ritracciamento per trovare un supporto che lo faccia ripartire up, in questo momento abbiamo il 50% di fibo quale rampa di lancio. Una osservazione.........entrambi hanno lo stesso tg coincidenti sarà un caso???? :-D :corna:

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Ultima modifica:
Ftse Mib: Giugno in lieve calo
by RICCARDO FRACASSO on 29/06/2018 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, FTSE MIB
Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.626 punti, registrando un +0,9%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -1,2%.

Giugno si conclude con un -0,72%, ed il secondo trimestre con un -3,5%.

FTSEMIB-Mensile.png

FTSE MIB

Nella settimana appena conclusa il nostro listino ha segnato un minimo (21.157 punti) praticamente allineato a quelli annuali (Maggio = 21.122 punti).

Nonostante la reazione da tali livelli, si resta convinti che sia probabile una nuova ondata ribassista in grado di rompere tali minimi.

Semmai, maggiori dubbi sono legati alla tenuta o meno della parallela inferiore della forchetta A-B-C, che a Luglio transiterà in area 19.500 punti.

Riccardo Fracasso
 
ORO: ripartenza?
by RICCARDO FRACASSO on 29/06/2018 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI MATERIE PRIME, ORO
A fine 2017 proposi una sintesi dell’andamento dell’oro degli ultimi anni:

  • TOP di lungo termine nel Settembre 2011 (1.921 dollari).
  • Dal massimo del 2011 ha rispettato per anni una trendline di massimi decrescenti e, al tempo stesso, dal 2013 i prezzi sono stati perfettamente governati da un canale ribassista pluriennale.
  • Nel Febbraio del 2016 l’oro è fuoriuscito dal canale, successivamente respinto proprio dalla trendline di lungo termine per poi ridiscendere verso la trendline superiore del canale, riconoscerlo e ripartire (il classico movimento di pull back).
  • Rottura della trendline di massimi crescenti, inviolata da quasi 6 anni.
Grafico (aggiornato alla chiusura di ieri – 28 giugno):

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ORO – Base mensile

Solitamente, per motivi di chiarezza, utilizzo e pubblico grafici piuttosto puliti, giusto con lo stretto necessario, metodo che vi consiglio di seguire.

Tuttavia, in questa occasione sono diversi gli elementi da considerare, per cui vi chiedo una certa attenzione nel seguirmi.

Innanzitutto dal grafico è possibile notare che, una volta segnato il minimo di dicembre 2015 (B = 1.046), tutti i recuperi si sono infranti a ridosso dell’area di ritracciamento di Fibonacci del 38,2% dell’intero calo A-B (1.380 dollari), area di resistenza di notevole importanza.

Quindi una serie di false partenze che, comunque, ha originato una trendline di minimi crescenti, tipica di una impostazione rialzista.

Giusto nella seduta di ieri i prezzi hanno chiuso praticamente a contatto con tale trendline che, attualmente, converge col ritracciamento di Fibonacci del 50% del vettore rialzista c-d.

La convergenza, peraltro in presenza di ipervenduto su base giornaliero, rende tale area particolarmente solida e l’occasione interessante per valutare un ingresso.

Ovviamente, l’eventuale cedimento di questa soglia di supporto andrebbe letto come segnale di stop, ferme restando le notevoli potenzialità inespresse dell’oro.

D’altro canto, i margini di rialzo sono molto ampi, in particolar modo se il movimento dovesse rompere area 1.380 dollari.

Riccardo Fracasso
 
Outlook Ftse Mib #60
di MTosoni addì 30/06/2018 in Analisi dei Mercati, Certificates 0



Bentornati all’appuntamento con l’Outlook sul Ftse Mib. Con la seduta di ieri si è concluso il primo semestre dell’anno. Il 2018 si sta rivelando complesso: i primi sei mesi infatti, hanno visto il nostro indice apprezzarsi di un 2% circa, dopo tuttavia aver prodotto un’ascesa di oltre 15 punti percentuali. Osservando un grafico a time frame semestrale, questa è la situazione:



Come si può notare, la conformazione della candela semestrale ha i contorni della shooting star, il che non è proprio il massimo, considerato come i top annuali siano giunti a contatto con un livello di resistenza molto forte che ormai i lettori di questa rubrica conoscono bene. Tuttavia, cercando di osservare con maggiore attenzione al dettaglio, possiamo altresì notare, come la chiusura del primo semestre sia anche la più alta dal Dicembre 2018. Questo elemento potrebbe rappresentare un segnale di moderata positività, a patto che nella seconda parte dell’anno il nostro indice riesca a superare i propri massimi, chiudendo in area 25.000. Osserviamo su di un grafico daily la situazione:



L’ultima seduta si è conclusa con un apprezzamento dello 0.90%, sebbene dopo un avvio scoppiettante, la chiusura sia stata segnata in prossimità del prezzo di apertura, disegnando una conformazione piuttosto ribassista. La buona notizia, è rappresentata dalla tenuta (quanto meno temporanea) di area 21.000 e da un set, ancora attivo, di minimi crescenti avviato dallo scorso Marzo. A questo punto, sfruttando la migliore stagionalità dei mesi di Luglio e (soprattutto) Agosto, rispetto a Giugno (storicamente, il mese peggiore per la borsa di Milano, e non solo) sarà molto importante riuscire a tornare quanto prima, sopra la media mobile semplice a 200 periodi che attualmente transita a 22.100 punti circa. Se il nostro indice producesse questo tipo di ascesa, sarebbe un primo importante passo finalizzato a scongiurare la convalida della figura Broadening Pattern delimitata dalle due trendlines blu (e descritta in dettaglio nei miei redazionali precedenti), che comporterebbe scenari assai cupi per Milano.

Come sempre, sarà fondamentale analizzare con grande attenzione, il comportamento della volatilità. A tal fine, propongo un grafico della curva dell’Average True Range, a partire dal 2004:



Come si può osservare, la volatilità del nostro indice, si sta muovendo intorno al 25% del suo “ipotetico valore massimo” (inteso come il picco registrato al culmine della crisi subprime, che rappresenta certamente un ottimo benchmark), in crescita dall’ipotetico valore minimo (anch’esso ottimo benchmark) registrato ad inizio 2005 e fine 2017. Utilizzando gli ottavi di Gann, è piuttosto facile intuire quali siano i livelli di volatilità importanti, dove si possano registrare espansioni o compressioni. La nuova compressione di volatilità giunta nell’ultima settimana (ad un valore di 445 punti, ovvero un range medio giornaliero del 2%), parrebbe essere un elemento di moderata positività, sebbene la resistenza più forte, possa essere rilevata sul terzo ottavo di Gann, intorno ai 600 punti di range giornaliero (circa il 3% di oscillazione media).

Osservando con attenzione il comportamento della curva dell’ATR, sarà possibile seguire con attenzione la dinamica del nostro indice: in particolare, una discesa verso il primo ottavo di Gann, con un range medio a circa 380 punti, sarebbe sicuramente un elemento capace di portare respiro al nostro indice, recuperando area 22.000 in prima battuta e 22.500 successivamente: lì il Ftse si scontrerebbe con la forte resistenza costruita intorno alla metà di Giugno.

Al contrario, in caso di discesa dell’indice, bisognerebbe andare ad attendere un incremento dell’ATR in zona 580/600, che in caso fosse abbinata ad un appoggio del Ftse Mib in area 20.000/20.200 punti, rappresenterebbe senza ombra di dubbio una grande occasione di acquisto per intercettare quanto meno un rimbalzo nell’ordine dei 3/5 punti percentuali.

Come già anticipato nel mio articolo precedente, la situazione resta fluida e conseguentemente la prudenza permane d’obbligo. In particolare, sarò molto attento a seguire l’andamento della prima settimana di Luglio. Appuntamento quindi a Sabato prossimo per il nuovo Outlook – dove immagino – la situazione sarà più semplice da interpretare.
 
Iron, grazie di tutto. Quel sistema che avevi assemblato lo stai ancora ultimando o mi è sfuggito? Finisco il tour de force ogg. Spero in famiglia mi lascino seguire ora
non ho tempo disponibile, inserisco questo che ho trovato ultimamente per cui non è testato lo farete voi, vi do qualche indicazione tra poco purtroppo mi dispiace per Ciccio che non potrà fare le opportune verifiche storiche perchè l'indicatore principale è limitato
 

Allegati

ok informazione per Ciccio per allungare lo storico, entra dentro lo scripts e scorri in basso a quell'altezza li quando trovi 300 cambia l'impostazione a 5000 e ti ritrovi tutti i segnali dentro lo storico di tutti i tf se il broker tuo cambia vedi se ti basta 5000 altrimenti aumentalo :D In questo modo puoi fare le tue verifiche del caso. Ora ti butto quello che ho pensato io

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