Outlook Ftse Mib #60
di
MTosoni addì 30/06/2018 in
Analisi dei Mercati,
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Bentornati all’appuntamento con l’Outlook sul Ftse Mib. Con la seduta di ieri si è concluso il primo semestre dell’anno. Il 2018 si sta rivelando complesso: i primi sei mesi infatti, hanno visto il nostro indice apprezzarsi di un 2% circa, dopo tuttavia aver prodotto un’ascesa di oltre 15 punti percentuali. Osservando un grafico a time frame semestrale, questa è la situazione:
Come si può notare, la conformazione della candela semestrale ha i contorni della shooting star, il che non è proprio il massimo, considerato come i top annuali siano giunti a contatto con un livello di resistenza molto forte che ormai i lettori di questa rubrica conoscono bene. Tuttavia, cercando di osservare con maggiore attenzione al dettaglio, possiamo altresì notare, come la chiusura del primo semestre sia anche la più alta dal Dicembre 2018. Questo elemento potrebbe rappresentare un segnale di moderata positività, a patto che nella seconda parte dell’anno il nostro indice riesca a superare i propri massimi, chiudendo in area 25.000. Osserviamo su di un grafico daily la situazione:
L’ultima seduta si è conclusa con un apprezzamento dello 0.90%, sebbene dopo un avvio scoppiettante, la chiusura sia stata segnata in prossimità del prezzo di apertura, disegnando una conformazione piuttosto ribassista. La buona notizia, è rappresentata dalla tenuta (quanto meno temporanea) di area 21.000 e da un set, ancora attivo, di minimi crescenti avviato dallo scorso Marzo. A questo punto, sfruttando la migliore stagionalità dei mesi di Luglio e (soprattutto) Agosto, rispetto a Giugno (storicamente, il mese peggiore per la borsa di Milano, e non solo) sarà molto importante riuscire a tornare quanto prima, sopra la media mobile semplice a 200 periodi che attualmente transita a 22.100 punti circa. Se il nostro indice producesse questo tipo di ascesa, sarebbe un primo importante passo finalizzato a scongiurare la convalida della figura Broadening Pattern delimitata dalle due trendlines blu (e descritta in dettaglio nei miei redazionali precedenti), che comporterebbe scenari assai cupi per Milano.
Come sempre, sarà fondamentale analizzare con grande attenzione, il comportamento della volatilità. A tal fine, propongo un grafico della curva dell’Average True Range, a partire dal 2004:
Come si può osservare, la volatilità del nostro indice, si sta muovendo intorno al 25% del suo “ipotetico valore massimo” (inteso come il picco registrato al culmine della crisi subprime, che rappresenta certamente un ottimo benchmark), in crescita dall’ipotetico valore minimo (anch’esso ottimo benchmark) registrato ad inizio 2005 e fine 2017. Utilizzando gli ottavi di Gann, è piuttosto facile intuire quali siano i livelli di volatilità importanti, dove si possano registrare espansioni o compressioni. La nuova compressione di volatilità giunta nell’ultima settimana (ad un valore di 445 punti, ovvero un range medio giornaliero del 2%), parrebbe essere un elemento di moderata positività, sebbene la resistenza più forte, possa essere rilevata sul terzo ottavo di Gann, intorno ai 600 punti di range giornaliero (circa il 3% di oscillazione media).
Osservando con attenzione il comportamento della curva dell’ATR, sarà possibile seguire con attenzione la dinamica del nostro indice: in particolare, una discesa verso il primo ottavo di Gann, con un range medio a circa 380 punti, sarebbe sicuramente un elemento capace di portare respiro al nostro indice, recuperando area 22.000 in prima battuta e 22.500 successivamente: lì il Ftse si scontrerebbe con la forte resistenza costruita intorno alla metà di Giugno.
Al contrario, in caso di discesa dell’indice, bisognerebbe andare ad attendere un incremento dell’ATR in zona 580/600, che in caso fosse abbinata ad un appoggio del Ftse Mib in area 20.000/20.200 punti, rappresenterebbe senza ombra di dubbio una grande occasione di acquisto per intercettare quanto meno un rimbalzo nell’ordine dei 3/5 punti percentuali.
Come già anticipato nel mio articolo precedente, la situazione resta fluida e conseguentemente la prudenza permane d’obbligo. In particolare, sarò molto attento a seguire l’andamento della prima settimana di Luglio. Appuntamento quindi a Sabato prossimo per il nuovo Outlook – dove immagino – la situazione sarà più semplice da interpretare.