Considerazioni personali:
Aver adottato una strategia monetaria che inietta liquidità infinità fa pensare ai polli da allevamento forzato, con il petto talmente sviluppato da non riuscire più a reggersi sulle zampe.
Ma è sul concetto di infinito che trovo maggior sgomento. Fa pensare ai buchi neri nello spazio, a numeri che si moltiplicano in modo esponenziale ma partendo da cosa? da una base di debito e instabilità.
Milioni di miliardi di trilioni ma è bastato un virus... un microscopico parassita a farci tornare coi piedi sul pianeta terra. A farci toccare la fragilità, la vulnerabilità umana e di un sistema socioeconomico.
Riteniamoci fortunati... la natura in questi mesi si è rigenerata più potente, senza l'attività frenetica del parassita più diffuso: l'uomo.
E' nella natura umana cercare punti di riferimenti stabili, un senso di protezione su cui procreare e produrre. Si è perso anche questo istinto atavico, quello che avevano i nostri antenati. Perché alla fine, a ben guardare, stiamo vivendo come i polli in batteria.
Le giovani generazioni sono cresciuti senza conoscere un giorno di fatica (e non parlo di sport) a comprendere il significato di sacrificio, ogni azione deve portare ad una ricompensa.... ma allettante! perché sennò che lo facciano altri.
Le risorse umane...
I denari possono essere stampati infinite volte ma le vite umane no ovviamente, ed è questa la dicotomia più evidente di questi mesi. Non abbiamo protezioni, assistenza, tutela e tutti i soldi stampati infinite volte servono solo per una infinitamente piccola elite.
Buona serata