CORONAVIRUS: BOJ RAFFORZA PIANO DI ACQUISTO OBBLIGAZIONI E RIDUCE STIME PIL -2-
Analisti, non vuole sembrare meno aggressiva altri istituti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 27 apr - Nel dettaglio, la BoJ ha soppresso il limite massimo annuale per l'acquisto di titolo di Stato giapponesi che era fissato a 80mila miliardi di yen, pari a quasi 690 miliardi di euro, dall'ottobre 2014. Di fatto la Banca centrale non e' mai arrivata ad acquistare titoli fino a quel limite per mantenere il rendimento dei titoli decennali vicino alla zero, un obiettivo che persegue dal 2016 e ha confermato oggi. Abolire questo limite teorico, quindi, ha soprattutto un aspetto simbolico, per rassicurare i mercati. 'La BoJ vuole evitare di avere l'aria meno aggressiva delle altre banche centrali', e' il commento dell'economista di Bnp Paribas, Ryutari Kono. La BoJ ha anche aumentato nettamente il limite massimo di acquisti di titoli di credito aziendali a breve e lungo termine, portandolo a 20mila miliardi di yen e ha allentato le condizioni del dispositivo di prestiti a breve temine alle imprese che aveva introdotto a marzo. Gia' il mese scorso la BoJ aveva rafforzato i suoi acquisti di asset, raddoppiando in particolare l'obiettivo di acquisti di Etf, portato a 12mila miliardi di yen. Le nuove misure, anche se anticipate dalla stampa alla fine della scorsa settimana, sono state ben accolte dalla Borsa di Tokyo, che ha chiuso in rialzo del . La BoJ ha d'altro canto lasciato invariato il tasso a breve termine che applica ai depositi delle banche, che e' gia' negativo (-0,1%). Dato il contesto, non ha colto di sorpresa la revisione al ribasso delle stime di crescita. Resta il fatto che il nuovo pronostico di una contrazione del PIl tra il 3% e il 5% per l'esercizio 2020-21 iniziato in parile, si confronta con la previsione di una crescita dello 0,9% fatta a gennaio. Due settimane fa l'Fmi ha previsto un calo del Pil giapponese del 5,2% sull'insieme del 2020, nonostante il piano di sostegno dell'economia nazionale di oltre 915 miliardi di euro annunciato dal Governo. Per l'esercizio 2019-20, concluso il 31 marzo, la BoJ prevede un calo del Pil dello 0,1-0,4% contro la crescita dello 0,8% indicata a gennaio. Nel 2021, tuttavia, l'economia dovrebbe rimbalzare, grazie al sostegno del Governo e della BoJ e registrare una crescita tra il 2,8% e il 3,9%. E', per altro, atteso un ritorno della deflazione, con un calo dei prezzi al consumo, esclusi i prodotti freschi, nel 2020-21 tra lo 0,3% e lo 0,7% contro l'1% anticipato a gennaio. Per il 2021-22 dovrebbe esserci un timido ritorno all'inflazione (tra zero e 0,7%) contro il tasso dell'1,4% indicato a gennaio.
Gli-col
(RADIOCOR) 27-04-20 09:01:17 (0144) 5 NNNN