Se la risposta inevasa è quella sugli studi,di studi ce ne sono migliaia ma bisogna anche avere le conoscenze per saperli leggere e per non cadere in tranello come è successo a te prima. Alla luce di questo ti riporto una frase del mio professore di oncologia " La civiltà di un paese si misura dall'uso di oppiodi in pazienti oncologici",fino a un pò di tempo fa c'era la convinzione che la morfina uccidesse le persone,che creasse dipendenza,che causasse tante altre cose e questo sai da cosa è venuto fuori? Dal fatto che quando facevano gli studi somministravano morfina a pazienti che erano già terminali o a spettanza di vita molto breve. E' ovvio che se tu inserisci un farmaco e il paziente dopo poco muore lo si associa al fattore inserito nello studio e per questi tutti avevano paura a dare la morfina ai pazienti. In realtà poi si scopri,inserendone l'uso quando il soggetto ne necessitava e non solo quando non se ne poteva fare a meno perchè era terminale,che la morfina è un farmaco sicuro se usato in maniera opportuna,coi giusti protocolli e non da assolutamente problemi anzi migliora la qualità di vita dei pazienti e consente loro di muoversi. Basta un nulla per cambiare le prospettive nelle cose. L'italia oggi è fra gli ultimi paesi,a livello mondiale,a usare oppiacei nei pazienti oncologici,speriamo che col tempo questa cosa cambi. Saluti