mostromarino
Guest
Nei Paesi sviluppati questa malattia è diventata il nemico numero uno
Ambiente e stile di vita
influiscono sui tumori
FRANCO CAVALLI, ONCOLOGO
La domanda
Caro Caffè, vedo attorno a me molta gente che si ammala di cancro. Tra conoscenti se ne parla quindi molto. In diversi abbiamo l’impressione che sia una malattia dei tempi moderni. È così? È il risultato del nostro modello di vita poco sano e dell’aumentato inquinamento? Mi piacerebbe saperne qualcosa in proposito.
Carlo, 50 anni
La risposta
Questa è una domanda che mi viene posta molto spesso. Che il cancro sia però una malattia dei tempi moderni è uno dei tanti miti che circonda questa malattia. Un’altra volta avrò magari l’occasione di discutere come mai esistano questi miti. Oggi però, atteniamoci ai fatti. Per far ciò, citerò alcuni passi del libro “Cancro: la grande sfida” (edizioni A. Dadò) che ho recentemente pubblicato. Contrariamente a quanto si pensa spesso, i tumori sono sempre esistititi, sin dall’epoca della preistoria. Grazie ai mezzi diagnostici moderni, si è p. es. potuto dimostrare la presenza di tumori alle ossa in scheletri e altri resti fossili umani risalenti a molte migliaia di anni fa. Il cancro è quindi sempre esistito, ovunque nel mondo. Già verso l’anno 3500 a.C. papiri egiziani descrivevano certi tumori, come ad esempio quello del seno, a proposito del quale vi erano anche dei tentativi chirurgici molto primitivi. Ciò che è sicuro, è che la tipologia dei tumori è mutata nel tempo. Certi tumori sono scomparsi come quello della pelle tipico degli spazzacamini, o sono fortemente diminuiti come il tumore allo stomaco, che è regredito anche grazie all’uso dei frigoriferi. Altri tumori invece, come quelli del polmone o del seno sono diventati molto più frequenti. Tutto ciò dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l’influenza dell’ambiente, dello stile di vita sulla tipologia dei tumori. Globalmente è sicuramente vero che oggigiorno abbiamo molti più casi di tumori che non qualche secolo fa. Ciò è però avantutto legato al fatto che oggigiorno viviamo molto più a lungo. Se è vero che i tumori possono comparire a qualsiasi età, è però altrettanto vero che la loro frequenza aumenta con il crescere della durata della vita. Da quanto ne sappiamo, la durata della vita è probabilmente peggiorata al tempo dei romani, a seguito della crescente urbanizzazione e quindi di un peggioramento delle condizioni igieniche. Da quei tempi e fino alla metà del 19° secolo, la durata media della vita non ha sorpassato i 35-40 anni. Evidentemente allora il cancro era molto meno frequente, anche perché 4/5 dei tumori insorgono dopo i 50 anni. È altresì vero però, che nei paesi sviluppati (ma sempre di più anche nei paesi poveri) il cancro sta diventando il nemico pubblico numero uno, anche perché la mortalità dovuta alle malattie cardiovascolari diminuisce progressivamente ed in modo molto marcato. Il lettore ha ragione a pensare ai fattori ambientali: si è calcolato che se riuscissimo ad evitare molti fattori negativi di tipo ambientale e comportamentale (fumo, alcool, obesità, ecc.) riusciremmo a prevenire quasi la metà dei tumori maligni. Anche di tutto ciò avremo magari occasione di parlane un’altra volta. Un ultimo commento alla domanda del lettore: sino a qualche decennio fa, si tendeva a nascondere i pazienti tumorali e a non parlarne. Oggi almeno questo tabu è in gran parte scomparso e quindi se ne parla molto di più. Anche questa è forse una causa dell’impressione che i tumori stiano aumentando in modo sproporzionato.
27-02-2011 01:00
il Caff - Rubriche - Benessere
Ambiente e stile di vita
influiscono sui tumori
FRANCO CAVALLI, ONCOLOGO
La domanda
Caro Caffè, vedo attorno a me molta gente che si ammala di cancro. Tra conoscenti se ne parla quindi molto. In diversi abbiamo l’impressione che sia una malattia dei tempi moderni. È così? È il risultato del nostro modello di vita poco sano e dell’aumentato inquinamento? Mi piacerebbe saperne qualcosa in proposito.
Carlo, 50 anni
La risposta
Questa è una domanda che mi viene posta molto spesso. Che il cancro sia però una malattia dei tempi moderni è uno dei tanti miti che circonda questa malattia. Un’altra volta avrò magari l’occasione di discutere come mai esistano questi miti. Oggi però, atteniamoci ai fatti. Per far ciò, citerò alcuni passi del libro “Cancro: la grande sfida” (edizioni A. Dadò) che ho recentemente pubblicato. Contrariamente a quanto si pensa spesso, i tumori sono sempre esistititi, sin dall’epoca della preistoria. Grazie ai mezzi diagnostici moderni, si è p. es. potuto dimostrare la presenza di tumori alle ossa in scheletri e altri resti fossili umani risalenti a molte migliaia di anni fa. Il cancro è quindi sempre esistito, ovunque nel mondo. Già verso l’anno 3500 a.C. papiri egiziani descrivevano certi tumori, come ad esempio quello del seno, a proposito del quale vi erano anche dei tentativi chirurgici molto primitivi. Ciò che è sicuro, è che la tipologia dei tumori è mutata nel tempo. Certi tumori sono scomparsi come quello della pelle tipico degli spazzacamini, o sono fortemente diminuiti come il tumore allo stomaco, che è regredito anche grazie all’uso dei frigoriferi. Altri tumori invece, come quelli del polmone o del seno sono diventati molto più frequenti. Tutto ciò dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, l’influenza dell’ambiente, dello stile di vita sulla tipologia dei tumori. Globalmente è sicuramente vero che oggigiorno abbiamo molti più casi di tumori che non qualche secolo fa. Ciò è però avantutto legato al fatto che oggigiorno viviamo molto più a lungo. Se è vero che i tumori possono comparire a qualsiasi età, è però altrettanto vero che la loro frequenza aumenta con il crescere della durata della vita. Da quanto ne sappiamo, la durata della vita è probabilmente peggiorata al tempo dei romani, a seguito della crescente urbanizzazione e quindi di un peggioramento delle condizioni igieniche. Da quei tempi e fino alla metà del 19° secolo, la durata media della vita non ha sorpassato i 35-40 anni. Evidentemente allora il cancro era molto meno frequente, anche perché 4/5 dei tumori insorgono dopo i 50 anni. È altresì vero però, che nei paesi sviluppati (ma sempre di più anche nei paesi poveri) il cancro sta diventando il nemico pubblico numero uno, anche perché la mortalità dovuta alle malattie cardiovascolari diminuisce progressivamente ed in modo molto marcato. Il lettore ha ragione a pensare ai fattori ambientali: si è calcolato che se riuscissimo ad evitare molti fattori negativi di tipo ambientale e comportamentale (fumo, alcool, obesità, ecc.) riusciremmo a prevenire quasi la metà dei tumori maligni. Anche di tutto ciò avremo magari occasione di parlane un’altra volta. Un ultimo commento alla domanda del lettore: sino a qualche decennio fa, si tendeva a nascondere i pazienti tumorali e a non parlarne. Oggi almeno questo tabu è in gran parte scomparso e quindi se ne parla molto di più. Anche questa è forse una causa dell’impressione che i tumori stiano aumentando in modo sproporzionato.
27-02-2011 01:00
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