Gli oncologi si farebbero la chemio?

Trionfo del professor Luigi Di Bella al Tg1

Il riconoscimento (indiretto) del farmaco utilizzato nel Metodo Di Bella da un esperto dello IEO di Veronesi

Trionfo del professor Luigi Di Bella al Tg1

Proprio a ridosso del decimo anniversario della sua morte, avvenuta il 1 luglio 2003, il fisiologo modenese ideatore di una contestata cura anticancro, basata su acido retinoico, somatostatina e melatonina, s’è preso dunque una rivincita nei confronti dei suoi detrattori, in linea con quanto si lasciò sfuggire poco prima di morire: «Prima o poi – disse – dovranno sbattere il muso contro la mia terapia». Di Bella includeva da decenni l’acido retinoico nella cura di tutti i tipi di tumore, ritenuto da lui “capace di stimolare l’apoptosi, l’autodistruzione delle cellule neoplastiche”.
 
BASTA CON LA CHEMIOTERAPIA: IN ARRIVO NUOVA CURA ITALIANA PER IL CANCRO

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Articolo estratto dal libro "Liberi dal Sistema - La Guida per Cambiare il Mondo Partendo da Sè".

E’ ormai risaputo che la chemioterapia non è certo una soluzione “facile” per i malati di cancro. Basta leggere un estratto dal bugiardino di una cura anti-tumorale standard (ad esempio la Doxorubicina) per rendersi conto che si tratta di sostanze «molto pericolose» da maneggiare:

«Può causare il cancro. Può causare danni genetici ereditari. Possibile rischio di effetti irreversibili. Nocivo per inalazione, per ingestione e al contatto con la pelle. Possibile rischio di danni ai bambini ancora non nati. Tutti gli articoli usati per la somministrazione (guanti, maschere, etc.) dovranno essere posti in appositi sacchi per rifiuti speciali ad alto rischio, e inceneriti a 1000 gradi
Queste sono le avvertenze di un farmaco che su Wikipedia è così descritto:
«La doxorubicina (conosciuta anche con il nome di adriamicina) è un antibiotico antineoplastico della famiglia delle antracicline (...).»
«Le antracilcine sono considerate tra i più efficaci farmaci antitumorali mai sviluppati. La doxorubicina e la daunorubicina (DNR) sono antibiotici ad azione antitumorale, isolati per la prima volta nel 1960 nei laboratori di Farmitalia, e sono stati le prime molecole di questa classe di farmaci a essere state scoperte
E sono tuttora in uso. Ma vediamo cosa dice ancora Wikipedia a proposito degli effetti di tali farmaci:

«Tossicità: nel topo, la DL50 è di 21,1 mg/kg per endovena

Cosa significa? Significa che, secondo i test e gli esperimenti in laboratorio effettuati sui topi, a una dose pari a 21,1 mg per chilo di peso la metà dei topi moriva (DL sta per «dose letale»). Una sostanza che risulta letale al 50% dei topi ai quali ne vengano somministrati anche solo pochi milligrammi è oggi impiegata nella terapia antitumorale. Infatti Wikipedia prosegue:

«La doxorubicina è impiegata spesso in associazione con altri agenti antitumorali nel trattamento di leucemia linfoblastica acuta, leucemia monoblastica acuta, linfoma di Hodgkin e non, sarcomi ossei e dei tessuti molli, neuroblastoma, tumori alla vescica, alla mammella, al polmone, all’ovaia (...).»
Si usa per curare i tumori! E quali sono gli effetti collaterali nell’essere umano?
«Le antracicline sono risultate agenti cancerogeni (...).»
Davvero?

«(...) agenti cancerogeni mutageni, teratogeni e genotossici nei ratti e nell’uomo, pur essendo utilizzate nella chemioterapia
Capite? Farmaci per curare una malattia, che in realtà su soggetti sani la procurano. Ma nessuno potrà dire che un paziente è morto a causa della terapia contro il cancro, se il cancro lo aveva già prima. «La terapia ha lavorato», diranno i medici in assoluta buona fede, «ma purtroppo la malattia è stata più forte».


Fortunatamente è di questi giorni l’annuncio di una nuova cura tutta italiana: un team di scienziati italiani dell’Istituto di Candiolo, in provincia di Torino, ha scoperto un nuovo farmaco, il PLX472O, che potrebbe rivoluzionare le cure utilizzate contro il tumore. Coordinati da Alberto Bardelli, direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare, e Federico Bussolino, Direttore Scientifico della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, gli scienziati hanno sperimentato un farmaco in grado di attaccare direttamente le sole cellule tumorali,e di frenare la riproduzione di altre cellule malate. Una vera e propria innovazione nella cura del cancro, visto che attualmente i metodi chemioterapici utilizzati colpiscono tutte le cellule dell’organismo, anche sane, non solo quelle tumorali.
Il farmaco è ancora in fase sperimentale, e seppur promettente richiederà i consueti tempi “tecnici” prima di essere lanciato sul mercato.

E nel frattempo che fare?
La prevenzione, prima di tutto, anche attraverso le più innovative tecniche per la riduzione dello stress e dell’impatto dei fattori “ansiogeni” (frequenze non benefiche, elettrosmog, tossine…).
 
e da anni che parlano(e usano) di questi farmaci a bersaglio molecolare (pseudo dico io)
mi e' capitato di leggere un po' .....e sono tali e quali la chemioterapia...quindi mutageni eccccc

ho un parente che penso li abbia provati tutti....e tutti sono mutageni...quindi nuovi tumori

http://www.snamibs.org/snamibs/images/SNAMID/CORSI/ematologia/target therapy completo.pdf


il tumore espone decine di recettori, e sti scienziati si fossilizzano su uno per volta
dopo un po' il tumore stufo di mangiare per una specifica porta sti farmaci...la chiude a chiave...e riprende la sua storia....e' come toglierli il mignolo...quasi fresco per lui (chemioresistenza)
se invece fosse aggredito su + porte avrebbe + difficolta'....pare un concetto semplice ma che non viene applicato
 
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Io, guarita con la cura Di Bella



IL CORAGGIO DI UNA DONNA CHE HA SCELTO IL METODO DEL PROFESSORE E HA SCONFITTO IL CANCRO AL SENO
Marina, 51 anni, colpita da un tumore al seno cinque anni fa, ha rifiutato l’intervento e la terapia tradizionale e ha seguito la cura Di Bella. Del tumore originale oggi non c’è più traccia. Ma non hai mai seguito il protocollo che le avevano suggerito i medici di Ferrara, non ha perso il seno, non ha tolto i linfonodi ascellari… “La diagnosi mi è arrivata addosso come un treno: avevo 51 anni, 3 figli e un cancro. Mi avrebbero amputata, via tutto il seno comprese le ghiandole ascellari, i tumori erano tre nella stessa mammella” ........


E oggi, assieme ad altre 10 italiane colpite da carcinoma mammario che come lei hanno rifiutato intervento e protocollo tradizionale, è un caso scientifico di rilevanza mondiale.
 
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Prevenire il cancro
Il Metodo Di Bella come prevenzione


Oggi non riusciamo più ad acquisire gli elementi base della vita fisiologica perché sono stati sottratti da un’alimentazione assolutamente innaturale. Per quale motivo? Perché i terreni coltivati e concimati non più con concimi organici, ma chimici, con l’uso di diserbanti anti-grittogrammici, con la conservazione in maniera artificiale con gas con sostanze chimiche. Con questo tipo di alimento io da una parte ho un incremento delle sostanze potenzialmente cancerogene, dall’altra parte ho un abbattimento gravissimo di tutte le sostanze base che mi servono per non prendere il tumore, perché queste vitamine di cui parliamo ormai sono in tracce minime. Praticamente è impossibile riuscire ad avere alti dosaggi di vitamina E con l’alimentazione, per cui è una scelta obbligata in cui integro il danno che hanno procurato alla natura, agli alimenti e al cibo.
La prevenzione con il Metodo Di Bella

La cura si attua a pieno regime finché il paziente, facendo tutta l’indagine ematochimica e tutta l’indagine strumentale, risulta in assenza di tumore. A questo punto con estrema gradualità incomincio piano piano a calare e alla fine gli lascio la stessa terapia che serve per qualsiasi persona come prevenzione. Un cucchiaio di composto di retinoidi, di vitamina E più tre frazioni di vitamina A, la vitamina D3, un po’ di vitamina C e la melatonina.
Nel cucchiaio vanno le 4 frazioni di vitamine della soluzione, vitamina E, betacarotene, axeroftolo e acido retinoico, con l’aggiunta di gocce di vitamina D3. La melatonina si può prendere la sera, a seconda del caso, perché la quantità della melatonina cambia in relazione all’età e al sesso. Se la donna è in periodo fertile mi devo regolare con il dosaggio. L’unica controindicazione è che i retinoidi vanno sospesi in gravidanza, accertata o presunta. Perché? Perché il retinoide differenzia la cellula, la guida, io invece inizialmente devo avere delle cellule totipotenti, bisogna lasciare libere tutte le potenzialità di sviluppo. Per cui la prevenzione agisce sui meccanismi base del tumore e la mutazione, potenzia tutte le reazioni vitali, migliora l’immunità, abbatte i radicali liberi e le reazioni ossidative, stabilizza le membrane cellulari e incrementa i vari settori dell’immunità con un effetto anche antidegenerativo.
Quanto costa la prevenzione con il Metodo Di Bella?

Io me la prendo da trent’anni, mio se la è fatta per tutta la vita. Un composto di retinoidi penso che possa costare sui 50€ al mese più o meno, facendo anche una stima per eccesso. Tenete presente che in tutte le persone, tutti i giorni si sviluppano cellule tumorali e tutte le persone, tutti i giorni, vengono eliminate dal sistema immunitario. Questa terapia, siccome ha un effetto fondamentale sul trofismo dei tessuti e sulla funzionalità sui tessuti, sugli scambi emo-tessutali e mette in condizioni proprio le frontiere dell’organismo, quelle con cui abbiamo il contatto e l’impatto con l’organismo di essere enormemente più resistenti.
Le basi della terapia sono queste, non sono altre, ed è spiegato in maniera talmente chiara, ma non per merito mio, per merito di mio padre, che se una persona ha onestà intellettuale e se va a vedere a fondo i meccanismi molecolari biochimici non si scappa di lì. Gli unici prodotti a tossicità differenziale sono melatonina e retinoidi. Ce l’ha data il Padre Eterno la cura del tumore, basta applicarla. I concetti devono cambiare!
La prossima puntata sarà lunedì 16/03/2014: Lo stato interposto tra medico e paziente
Guarda la puntata precedente: La melatonina contro Parkinson e Alzheimer
 
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La forza d’ animo del medico e di sua moglie ha fatto si che potessero affrontare insieme nuove sfide per tentare di valicare quell’orizzonte tanto delicato ed approdare alla guarigione!! Un cammino difficile e certamente poco condiviso da altri, ma che li ha ripagati a pieno…




Medico: "Ho curato mia moglie dal Tumore senza Chemio"
Dopo tentativi andati a vuoto e speranze finite...Ecco come un Medico ha deciso di curare sua moglie dal Tumore SENZA CHEMIO O RADIO! Ora sta meglio...Leggi
jedasupport.altervista.org
 

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