Gloria ai Bastardi - Cap. 1

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Chiusa ad ulteriori risposte.
A livello ciclico l'unica cosa certa è che Wally è su un altro ciclo rispetto la zona €deliri.
 
BCE: DA BONUS 80 EURO IMPATTO MACRO-ECONOMICO SIGNIFICATIVO

Ha contribuito a 40% crescita spese famiglie nel 2014 - "Nel complesso, i risultati delle nostre indagini suggeriscono che il bonus degli 80 euro ha avuto un impatto macro-economico significativo". E' quanto scrivono gli esperti della Bce in un working paper pubblicato oggi in cui viene analizzato l'efficacia del bonus deciso nel 2014 dal governo Renzi. "Applicando le stime derivanti ai trasferimenti dal governo, troviamo che i consumi sono aumentati di circa 3,5 miliardi di euro, vale a dire che il 40% dell'aumento totale delle spese degli famiglie nel 2014 e' stato dovuto all'introduzione di questo sgravio". Secondo lo studio, le famiglie che hanno ricevuto il bonus degli 80 euro hanno aumentato il loro consumo mensile di alimentari e mezzi di trasporto rispettivente di 20 e 30 euro, pari a circa il 50-60% del bonus totale. "C'e' stato un incremento maggiore per le famiglie con un basso reddito (80%) o disponibilita' poco liquide - si legge nel paper - le nostre stime sono piuttosto resistenti a diversi specifiche di modelli interpretativi e sono in linea con quanto evidenziato da simili sgravi fiscali in altri paesi".
 
FED: ANALISTI, CON RICADUTE ECONOMICHE URAGANI RIALZI TASSI POSSONO SLITTARE A 2018

- Le possibili ricadute economiche negative dei due uragani Harvey e Irma, che hanno colpito in rapida successione il Texas a fine agosto e la Florida in questi giorni, potranno convincere la Federal Reserve a tenere i tassi di interesse fermi fino alla fine del 2017. Sono di questo parere gli analisti sentiti dall'emittente televisiva Cnbc, che fino ad alcune settimane fa consideravano probabile un terzo giro di vite entro dicembre, dopo quelli di marzo e giugno. In particolare, gli analisti di Goldman Sachs e Bank of America-Merrill Lynch hanno abbassato le previsioni di crescita per il terzo trimestre rispettivamente di un punto percentuale e di 0,4 punti percentuali. "Questo potrebbe dare motivo alla Banca centrale americana per temporeggiare su un nuovo giro di vite. Penso sarebbe la conclusione logica", ha detto Hugh Young, numero uno della divisione asiatica di Aberdeen Standard Investments.

Nelle ultime proiezioni, la Fed aveva dato per possibile un ulteriore rialzo dei tassi nel 2017, appunto il terzo, ma i recenti dati sull'inflazione hanno portato i governatori della Banca centrale americana a esprimersi in modo piu' cauto, lasciando intendere che il prossimo giro di vite potrebbe arrivare nel 2018. La Fed potrebbe essere spinta ad aspettare anche a causa dell'incertezza su chi sara' scelto dal presidente Donald Trump per la presidenza e la vicepresidenza, visto che il mandato di Janet Yellen scade a inizio 2018 e il vicepresidente Stanley Fischer ha annunciato le proprie dimissioni, mesi prima della scadenza del suo mandato: "Al di la' degli uragani, non dimentichiamo che ci sono vari posti vacanti nella Fed e, storicamente, questo invita a un atteggiamento attendista", ha detto Frank Lavin, amministratore delegato della societa' di consulenza Export Now.
 
CINA: CAMBIO PASSO SU MISURE SOSTEGNO YUAN, STOP DEPOSITI 'CURRENCY FORWARD'

Cambio di passo della Cina che inverte rotta su una serie di misure che aveva messo in atto per sostenere la sua moneta. Un'azione in risposta al recente aumento del valore dello yuan che sta danneggiando gli esportatori cinesi e impatta sull'economia del Paese. Con efficacia da oggi, la banca centrale cinese Pboc ha abolito una regola in vigore da due anni che ha reso piu' costoso per i trader scommettere su un deprezzamento dello yuan. Lo stop agli istituti finanziari all'obbligo di deposito sulla negoziazione dei cosiddetti 'currency forward', riducendo a zero (dal 20%) l'importo che le istituzioni devono mettere da parte per crediti commerciali per compravendite da pagare con tempi differiti rispetto al contratto.

Altro che BCE...:sad:
 
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BCE: DA BONUS 80 EURO IMPATTO MACRO-ECONOMICO SIGNIFICATIVO

Ha contribuito a 40% crescita spese famiglie nel 2014 - "Nel complesso, i risultati delle nostre indagini suggeriscono che il bonus degli 80 euro ha avuto un impatto macro-economico significativo". E' quanto scrivono gli esperti della Bce in un working paper pubblicato oggi in cui viene analizzato l'efficacia del bonus deciso nel 2014 dal governo Renzi. "Applicando le stime derivanti ai trasferimenti dal governo, troviamo che i consumi sono aumentati di circa 3,5 miliardi di euro, vale a dire che il 40% dell'aumento totale delle spese degli famiglie nel 2014 e' stato dovuto all'introduzione di questo sgravio". Secondo lo studio, le famiglie che hanno ricevuto il bonus degli 80 euro hanno aumentato il loro consumo mensile di alimentari e mezzi di trasporto rispettivente di 20 e 30 euro, pari a circa il 50-60% del bonus totale. "C'e' stato un incremento maggiore per le famiglie con un basso reddito (80%) o disponibilita' poco liquide - si legge nel paper - le nostre stime sono piuttosto resistenti a diversi specifiche di modelli interpretativi e sono in linea con quanto evidenziato da simili sgravi fiscali in altri paesi".


Dopo questa se alcuni ancora volevano rifiutarsi di credere dove siamo finiti...hanno smesso di farlo è stanno accettando la realtà.
 
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