Mica voglio affossare l'unica cosa decente, ma come ampiamente dimostrato da questi anni di crisi con euro debolissimo noi non siamo assolutamente andati da nessuna parte!!!Vendiamo le Ferrari negli USA e Marchionne gongola, ma gli utili che fa li fa tassare fuori dall'Italia e quindi io ci vedo poco beneficio per il sistema paese.
In questi anni io ho visto anche arrivare catene di negozi straniere che ci stanno fagocitando e che vendono sul nostro mercato i loro prodotti ai loro prezzi, assolutamente non in linea con il nostro potere d'acquisto. Un iphone costa uno stipendio di un italiano medio.....non credo che sia così per un americano!!!Tutto sommato un euro forte non credo proprio che sia il male assoluto
Quel minimo di ripresa anemica che c'è stato quest' anno almeno in termini di Pil è dovuto
anche ad un cambio eur/usd mai così basso da anni...Il problema degli utili tassati fuori
dal paese è una questione di tipo fiscale, che semmai rileva con riguardo all' opportunità o meno di concepire una "moneta unica" all' interno di una giungla di sistemi fiscali diversi, ma
non ha una relazione
diretta sull' incremento delle vendite che può derivare da una "svalutazione" del tasso di cambio...La forza lavoro della Ferrari è contenta comunque, anche se l' azienda non paga tasse in Italia, perchè vende e paga i loro stipendi; è il fisco italiano a non fare salti di gioia, ma alla fine l' aspetto positivo legato al cambio esiste comunque.
L' alternativa sarebbe vendite asfittiche e riduzioni di personale e l' azienda che comunque non versa in Italia una lira di tasse...
Personalmente, più che l' iphone mi fa impressione il latte, nel senso che, quando riesci ad importare dai krukki anche un prodotto con un valore aggiunto che si misura in decimi di cent
al litro, può essere un utile esercizio domandarsi come mai ciò non avvenisse quando il cambio dei due paesi non era allineato in un regime fisso che ora permette ai krauti di viaggiare
da 20 anni in regime di svalutazione competitiva perenne. Figuriamoci per altri prodotti e ciò spiega la presenza massiccia di importazioni di merci che prima nessuno aveva la forza di venire a vendere sul tuo mercato. Oggi esistono teorie, come quelle delle supply chains, che tendono a mitigare (per i pasdaran dell' euro ad annullare, per quelli dell' anti euro non
contano una mazza) gli effetti dei cambi in termini di benefici sui conti dei paesi a moneta più debole: per conto mio la verità sta in una qualche area mediana fra quelle degli integralisti
pro e anti euro e mitiga l' effetto cambio di un 30% e non molto di più, ma è un mio parere.
Quella dell' iphone è un' altra questione ancora (cioè un altro aspetto della questione), ma ho scritto abbastanza
Per la cronaca, non vorrei essere frainteso: personalmente considero l' euro una iattura, tanto economica quanto politica, per come è stato concepito e per come mai verrà modificato
(e sarebbe comunque tardi).