DRAGHI: COMPLETAMENTO UNIONE BANCARIA ESSENZIALE, PRESTO PASSI SIGNIFICATIVI
"I progressi verso il completamento dell'Unione bancaria, vale a dire gettare basi per armonizzare, completando il meccanismo di risoluzione, e ponendo le basi per la creazione di una efficace assicurazione dei depositi, e' essenziale e sono sicuro che saranno presto fatti passi significativi in questa direzione". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando a Parigi alla Acpr Conference sulla supervisione finanziaria.
DRAGHI: SERVE AMBIENTE FAVOREVOLE A CRESCITA CON POLITICHE APPROPRIATE
"Quello che garantisce un flusso costante di prestiti bancari all'economia, anche in periodi di stress o interruzioni imprevisti, e' un ambiente favorevole alla crescita, che puo' essere garantito solo dalle politiche governative appropriate". Lo indica il presidente della Bce, Mario Draghi, nel suo discorso sui benefici della supervisione europea parlando ad una conferenza a Parigi.
BANCHE: DRAGHI, MERCATO EUROPA RESTA FRAMMENTATO, NECESSARI ULTERIORI SFORZI
Pur avendo un unico supervisore e regole piu' armonizzate "il mercato bancario in Europa rimane frammentato" con "l'86% dei prestiti bancari della zona euro a imprese e famiglie che nel 2017 e' stato gestito all'interno" dei Paesi e con "il consolidamento cross-boarder, che e' un modo per aumentare i prestiti transfrontalieri che ha recentemente raggiunto livelli minimi storici". Per il presidente della Bce, Mario Draghi, "c'e' ancora molto da fare". "Sono necessari ulteriori sforzi se vogliamo raccogliere i frutti di un mercato integrato che aiuta a condividere i rischi nel settore privato e migliorare la stabilita' macroeconomica nell'unione monetaria". Parlando alla Acpr Conference sulla superfizione finanziaria Draghi porta l'esempio dell'integrazione del settore bancario degli Stati Uniti che e' ora piu' resistenti agli shock locali e puo' mantenere stabile i prestiti. "Nell'area dell'euro, invece, la condivisione del rischio attraverso i mercati del credito e' molto meno avanzata, nonostante la natura prevalentemente economica delle banche. Solo il 12% degli shock locali e' attenuato dai mercati del credito". Il numero uno della Bce cita l'esempio di una ricerca sull'Italia rilevando come "durante la crisi del debito sovrano le banche italiane hanno aumentato i loro prestiti e aumentato i tassi di interesse piu' delle banche straniere operanti in Italia".