I pro, in tutta onestà, io non li vedo più da anni. Ho chiuso la p.iva nel 2004 e avendo fatto di tutto, come quelli della mia generazione, dipendente/autonomo, posso affermare con certezza che la p.iva è un gradino sotto al lavoratore a nero nei campi. Almeno quello non si indebita per lavorare e pagare tasse ed inps.
Ricordo ancora l'incredulità quando mi arrivò da pagare l'inps a prescindere, visto che lo Stato diceva che io avrei dovuto guadagnare quella cifra a presicndere, robe che da dipendente avevo sentito dire e che mai credevo vere...credevo infatti alla propaganda dove il dipendete è sfruttato e le p.iva i sfruttatori...tutto l'opposto, tutto l'opposto. Dura poi ammettere di essersi fatto fottere il cervello.
E' così anche oggi, paghi in anticipo sul guadagno presunto e su contributi che mai verranno corrisposti, roba da matti.
Inoltre, dal momento che apri p.iva, vieni trattato come evasore. Si deve giustificazione di ogni cosa, con ovviamente l'onere della prova a carico dell'accusato e per default, perchè si da per scontato che si evada.
L'atteggiamento del fisco è quello di raccogliere, seguendo budget, possibilmente con il principio del minimo sforzo/massimo risultato, ergo andare dalle p.iva e piccoli imprenditori, che pur di poter lavorare pagano senza cercare accordi e/o contestazioni, che produrrebbero solo costi aggiuntivi e perdite di tempo.
Se solo l'agenzia delle entrate, in fase di contestazione fiscale, fosse responsabile civilmente, penalmente e pagasse di tasca propria in caso di errore, ecco che le cose cambierebbero.
Invece, l'agenzia delle entrate la paghiamo tutti noi e quindi loro non hanno problemi nel portare avanti una causa legale, indipendentemente dalla reale spendibilità, perchè io l'avvocato e tutte le spese legali le devo pagare, sia che vinca o che perda, loro no, perchè spendono soldi pubblici.