Ma domani, la BCE, avrà ancora il coraggio di parlare di stabilità dei prezzi?...visto che non può parlare di crescita economica/mercati, in quanto i numeri direbbero chiaramente che il QE è stato un fallimento.
Quindi di cosa parlerà?...cosa ci dirà?
Mi permetto di dire che se Draghi ci parla di stabilità dei prezzi è da ritenere normale dal momento che l’articolo 127 del TFUE sancisce che questo è l’obiettivo principale.
Stessi discorso vale per articolo 3 del TUE che ci riporta l’obiettivo di una crescita economica equilibrata fondata sulla stabilità dei prezzi.
Questi documenti sono stati approvati negli anni dai Governanti della UE eletti democraticamente.
Che non ci sia stata una crescita economica
non mi risulta. Prendendo i dati Eurostat del PIL ed in particolare del PIL pro capite in standard di potere di acquisto, dal 2007-2008 al 2017, la maggior parte dei Paesi sono quasi ritornati allo stesso valore, un buon numero ha superato i livelli pre-crisi e pochi tra cui Italia sono sotto.
Faccio presente che neanche gli USA ed il Giappone sono ancora ritornati ai valori del 2006 mentre sono pressoché arrivati a quelli del 2008.
Faccio presente inoltre che il mondo e anche la UE non è Italo-centrica e quindi se nel nostro Paese esiste il malcontento non è detto che lo stesso malcontento sia così diffuso in UE.
Vero è che in UE e nel mondo in generale, dopo la crisi economica, ci sia stata una redistribuzione della ricchezza non equa; ma questa conseguenza di tutti i periodi di crisi è una grave responsabilità dei governanti dell’intero pianeta che hanno favorito la ripresa economica non considerando i temi di giustizia ed equità sociale.
PS: a scanso di equivoci, per quanto mi riguarda la UE ha gestito male la crisi economica del 2008 e poi quella del debito sovrano (la Grecia si salvava con 4 soldi), è ossessionata dalla stabilità dei prezzi (ma purtroppo sarebbe necessario cambiare i trattati) e dal liberismo economico (una bella spesa pubblica in investimenti o in miglioramento delle condizioni delle classi bassi e medie di alcuni Stati come la Germania e non solo, sarebbe auspicabile e necessaria per la crescita economica della UE).
Non sto ad elencare tutto il resto che critico nelle Istituzioni europee, ma queste si cambiano facendo alleanze nel Parlamento europeo dopo aver preso i voti e tra i Capi di Stato e di governo dei Paesi europei e non restando isolati.
Qualora l’obiettivo sia invece quello di uscire dalla UE-Euro (e non entro nel merito) allora la politica del Governo è quella giusta.