Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
scusa ho scritto male :)

ti chiedevo cosa pensassi (ovviamente domanda rivolta a tutti) dell' acquisto eventuale di un cct in alternativa/aggiunta al tasso fisso, stanti i prezzi e le prospettive sui tassi :mmmm:


Con il CCT sei meno esposto alla volatilità dei mercati e allo spread.

Poi semmai la BCE dovesse rincorrere, alzando i tassi trimestralmente, ti prendi due CCT con cedole sfalsate, quindi ogni 3 mesi e sei sempre agganciato alle decisioni BCE.

Comunque, anche qualche BTP, ai prezzi di oggi, proprio schifo non fa...a patto, e lo scrivo soprattutto per chi ci legge e magari è neofita in finanza, di accettarne il rischio, quindi scadenza, Paese, CACS, € si/no...e tutte le altre menate che potrebbero intercorrere.;)
 
Ciao,

che il mandato BCE sia la stabilità dei prezzi e non la crescita economica è un dato di fatto.

Come è un dato di fatto che da inizio QE, l'Eurostoxx 50 è sotto del 18% e questa per me è la pistola fumante che la BCE ha raccolto ben poco dal QE messo in atto...della serie: le medicine vanno date quando possono avere un'effetto, non quando è troppo tardi.

Domanda: cosa me ne faccio della stabilità dei prezzi se la mia economia non cresce?...o meglio, cresce molto al di sotto delle altre economie?...molte aziende europee, di diversi settori, sono in forte frenata già da inizio 2018, quando il QE era ancora molto tonico, eppure?

Poi hai ragione nel dire, che vi è stata una redistribuzione della ricchezza disomogenea, ma questo non fa altro che conferma che l'Europa, così come è stata concepita, non funziona.

:)


Io di mio ho da aggiungere che penso che questo risultato non sia a causa di incompetenza, titubanza, arroganza nell'applicare i propri modelli o chiusura mentale.

Penso che ci sia del dolo. La disomogenea redistribuzione della ricchezza non è un effetto, è un fine.
 
Ciao,

che il mandato BCE sia la stabilità dei prezzi e non la crescita economica è un dato di fatto.

Come è un dato di fatto che da inizio QE, l'Eurostoxx 50 è sotto del 18% e questa per me è la pistola fumante che la BCE ha raccolto ben poco dal QE messo in atto...della serie: le medicine vanno date quando possono avere un'effetto, non quando è troppo tardi.

Domanda: cosa me ne faccio della stabilità dei prezzi se la mia economia non cresce?...o meglio, cresce molto al di sotto delle altre economie?...molte aziende europee, di diversi settori, sono in forte frenata già da inizio 2018, quando il QE era ancora molto tonico, perchè?

Poi hai ragione nel dire che, vi è stata una redistribuzione della ricchezza disomogenea, ma questo non fa altro che confermare che l'Europa, così come è stata concepita, non funziona.

:)
Mi perdoni, io non sto parlando di mercati ma di economia reale.
L'economia reale o almeno quella descritta dal Pil pro capite dice che le azioni intraprese dai Paesi UE e dalla BCE hanno assicurato la crescita economica (a meno di non considerare attendibili le fonti Eurostat).
Poi se parliamo dell'Italia possiamo fare dei distinguo.
Ma UE e BCE non possono attuare politiche ad hoc per l'Italia: non rientra nei Trattati e l'Italia non ha mai capito l'importanza di fare politica in Europa (basti pensare che una volta andavano al Parlamento europeo i politici sul viale del tramonto) e costruire relazioni per avere una maggioranza.
Comunque mi fermo qui perché il mio intervento non è volto a fornire una opinione politica ma evidenziare una inesattezza su dati economici.
Buona serata :)
 
Mi perdoni, io non sto parlando di mercati ma di economia reale.
L'economia reale o almeno quella descritta dal Pil pro capite dice che le azioni intraprese dai Paesi UE e dalla BCE hanno assicurato la crescita economica (a meno di non considerare attendibili le fonti Eurostat).
Poi se parliamo dell'Italia possiamo fare dei distinguo.
Ma UE e BCE non possono attuare politiche ad hoc per l'Italia: non rientra nei Trattati e l'Italia non ha mai capito l'importanza di fare politica in Europa (basti pensare che una volta andavano al Parlamento europeo i politici sul viale del tramonto) e costruire relazioni per avere una maggioranza.
Comunque mi fermo qui perché il mio intervento non è volto a fornire una opinione politica ma evidenziare una inesattezza su dati economici.
Buona serata :)


La mia opinione è che i Mercati siano diventati l'economia reale e ti fornisco un paio di esempi oggettivi a conferma di questo:

il primo è che tutte le ultime crisi che abbiamo vissuto, da quella del 2000 con lo scoppio della bolla Hi-Tech, a quella del 2008 mutui Subprime e crack bancari vari, per finire nel 2011 con la crisi dello spread...tutte queste sono state crisi finanziarie che hanno inevitabilmente sfociato successivamente in crisi economiche e recessioni.

Quindi è comprovato che i valori in campo, negli ultimi 30 anni, si sono completamente ribaltati, dove è la finanza che la fa da padrone, influendo nel bene o nel male sulle economie globali.


Il secondo è molto lapalissiano ed è dovuto al fatto che se un'Azienda, quotata sui mercati, non produce utili, il mercato la penalizza, sino ad escluderla dal mercato stesso, ergo fallimento. Alcuni esempi: Nokia, Motorola, Blackberry non hanno creduto negli smartphone e sono saltate in pochi anni, lasciando a casa migliaia di dipendenti e per un economia di scala, le aziende che erano loro fornitrici avranno subito un drastico calo degli ordini, quindi del fatturato etc...

Quanto all'Italia, io nel mio post non ho parlato di Italia, ma bensì di Europa, dimostrando con i numeri, che vengono dal mercato, che i conti sono negativi...e il mercato ha sempre ragione, perchè il mercato è il contesto, e per la legge di Darwin, se non ti evolvi, ti estingui.

E su questo, mi pare che l'Europa, negli ultimi 20-25 anni voglia fare di tutto, tranne che evolversi.

:)
 
Ultima modifica:
La mia opinione è che i Mercati siano diventati l'economia reale e ti fornisco un paio di esempi oggettivi a conferma di questo:

il primo è che tutte le ultime crisi che abbiamo vissuto, da quella del 2000 con lo scoppio della bolla Hi-Tech, a quella del 2008 mutui Subprime e crack bancari vari, per finire nel 2011 con la crisi dello spread...tutte queste sono state crisi finanziarie che hanno inevitabilmente sfociato successivamente in crisi economiche e recessioni.

Quindi è comprovato che i valori in campo, negli ultimi 30 anni, si sono completamente ribaltati, dove è la finanza che la fa da padrone, influendo nel bene o nel male sulle economie globali.


Il secondo è molto lapalissiano ed è dovuto al fatto che se un'Azienda, quotata sui mercati, non produce utili, il mercato la penalizza, sino ad escluderla dal mercato stesso, ergo fallimento. Alcuni esempi: Nokia, Motorola, Blackberry non hanno creduto negli smartphone e sono saltate in pochi anni, lasciando a casa migliaia di dipendenti e per un economia di scala, le aziende che erano loro fornitrici avranno subito un drastico calo degli ordini, quindi del fatturato etc...

Quanto all'Italia, io nel mio posto non ho parlato di Italia, ma bensì di Europa, dimostrando con i numeri, che vengono dal mercato, che i conti sono negativi...e il mercato ha sempre ragione, perchè il mercato è il contesto, e per la legge di Darwin, se non ti evolvi, ti estingui.

E su questo, mi pare che l'Europa, negli ultimi 20-25 anni voglia fare di tutto, tranne che evolversi.

:)
La sua opinione, in quanto tale, è lecita poi io non la considero oggettiva ed in più non al condivido.
Che la finanza nel bene e nel male condizioni anche l’economia reale è un dato di fatto.

Quando parliamo di crescita economica e di PIL non si parla di indici di borsa. Ed io le ho dimostrato con dati statistici che la maggior parte dei Paesi UE è in salute economica perché ha un PIL pro capite maggiore o uguale a quello di prima della crisi.

Pertanto l’esempio di Eurostoxx non è pertinente con la crescita economica. Poi se lei lo vuole prendere come modello è libero di farlo (ripeto non oggettivo e non condivisibile).

Fortunatamente l’economia reale è fatta di tante PMI e micro imprese. Sarebbe come asserire che il PIL dell’Italia viene fatto dal FTSEMIB. Non è così come non lo è nella maggior parte del mondo: le aziende possono stare sul mercato e produrre utili o perdite ma non essere quotate. Il mercato non è solo la borsa.

Cordialità.
 
Mi perdoni, io non sto parlando di mercati ma di economia reale.
L'economia reale o almeno quella descritta dal Pil pro capite dice che le azioni intraprese dai Paesi UE e dalla BCE hanno assicurato la crescita economica (a meno di non considerare attendibili le fonti Eurostat).
Poi se parliamo dell'Italia possiamo fare dei distinguo.
Ma UE e BCE non possono attuare politiche ad hoc per l'Italia: non rientra nei Trattati e l'Italia non ha mai capito l'importanza di fare politica in Europa (basti pensare che una volta andavano al Parlamento europeo i politici sul viale del tramonto) e costruire relazioni per avere una maggioranza.
Comunque mi fermo qui perché il mio intervento non è volto a fornire una opinione politica ma evidenziare una inesattezza su dati economici.
Buona serata :)

cmq non so come la pensate, ma considerare il pil come indice di ricchezza/benessere/economia reale, mi pare davvero superato...di sicuro può essere un aspetto del pianeta ricchezza, ma c'è molto altro. Non è un caso che persino i krukki, i più ricchi dell'universo, siano incazzati neri
 
La sua opinione, in quanto tale, è lecita poi io non la considero oggettiva ed in più non al condivido.
Che la finanza nel bene e nel male condizioni anche l’economia reale è un dato di fatto.

Quando parliamo di crescita economica e di PIL non si parla di indici di borsa. Ed io le ho dimostrato con dati statistici che la maggior parte dei Paesi UE è in salute economica perché ha un PIL pro capite maggiore o uguale a quello di prima della crisi.

Pertanto l’esempio di Eurostoxx non è pertinente con la crescita economica. Poi se lei lo vuole prendere come modello è libero di farlo (ripeto non oggettivo e non condivisibile).

Fortunatamente l’economia reale è fatta di tante PMI e micro imprese. Sarebbe come asserire che il PIL dell’Italia viene fatto dal FTSEMIB. Non è così come non lo è nella maggior parte del mondo: le aziende possono stare sul mercato e produrre utili o perdite ma non essere quotate. Il mercato non è solo la borsa.

Cordialità.

Ovviamente non è mia intenzione convincerti, è uno scambio di opinioni.

Per quanto mi riguarda il calcolo del PIL pro capite è un po’ come la media del pollo: io mangio un pollo intero e tu niente, ma per la statistica abbiamo mangiato mezzo pollo a testa.

Mi pare che in Europa, quindi non solo in Italia, siano aumentati i "poveri" e si sono abbassate di molto le soglie di povertà.

L’Italia è fatta di PMI, vero, ma solitamente una PMI lavora per buona parte del suo fatturato per conto di aziende più grandi e strutturate, le quali direttamente o indirettamente sono legate ad altre aziende, quotate in borsa, nei vari mercati, con le rispettive dimensioni.

Il 2008 ha fatto storia, sottoponendo tutta l’economia mondiale ad una severa selezione naturale, dove soprattutto le PMI e le aziende meno strutturate, hanno subito danni enormi e, molte hanno dovuto chiudere i battenti.

Una buona serata.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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