Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ormai il nostro sistema, fatto di casta (PD e FI che dicono che le stesse cose :rotfl:)... banco-centrico e supportato dai media, cerca disperatamente di innescare panico attraverso la propaganda più bieca e quando, come ieri, la borsa per sfiga chiude a +2%, ne parlano a fatica, in fretta e appena prima delle notizie "varie ed eventuali"...il problema è che ancora troppa gente ci crede a costoro.

Istat, il Pil italiano fermo nel terzo trimestre. Borsa gira in negativo, risale lo spread su


PIl fermo, come se fino a ieri fosse a +3% e come se noi non dipendessimo dal resto del mondo...lo stesso mondo che sino a ieri ha corso e noi siamo rimasti al palo, grazie alle lungimiranti politiche di austerity imposte dalla UE.
 
PIl fermo, come se fino a ieri fosse a +3% e come se noi non dipendessimo dal resto del mondo...lo stesso mondo che sino a ieri ha corso e noi siamo rimasti al palo, grazie alle lungimiranti politiche di austerity imposte dalla UE.
Che poi questo dato conferma quanto ipotizzato da Savona e quindi la necessità di politiche di espansione.
 
Va bene, nulla succede, io vado di piede :D

Pace e bene a tutti, pure al segaiolo nogaia ;)
 
Ormai il nostro sistema, fatto di casta (PD e FI che dicono che le stesse cose :rotfl:)... banco-centrico e supportato dai media, cerca disperatamente di innescare panico attraverso la propaganda più bieca e quando, come ieri, la borsa per sfiga chiude a +2%, ne parlano a fatica, in fretta e appena prima delle notizie "varie ed eventuali"...il problema è che ancora troppa gente ci crede a costoro.

Istat, il Pil italiano fermo nel terzo trimestre. Borsa gira in negativo, risale lo spread su


E magicamente successe che la borsa non chiuse negativa...almeno per oggi...:d:

Una buona serata a tutti :)
 
GIAPPONE: BOJ, STATUS QUO TASSI, TAGLIA PREVISIONI INFLAZIONE

Preoccupano effetti Brexit e querra commerciale Usa-Cina - La Banca del Giappone ha mantenuto, senza sorprese, lo status quo della sua politica monetaria ultra-accomodante per le crescenti preoccupazioni sull'impatto delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti sull'economia giapponese. Ed ha tagliato le previsioni di inflazione. Il consiglio ha votato con sette voti favorevoli e 2 contrari per mantenere i tassi a -0,1% e l'obiettivo per il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni intorno allo zero. La BoJ ha ripetuto che manterra' i tassi "estremamente bassi" "per un periodo prolungato" e permettera' al rendimento a 10 anni di muoversi in maniera piu' flessibile. La BoJ ha detto che l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea e "le conseguenze delle mosse protezionistiche" sono fattori di rischio per l'economia giapponese. La banca centrale ha mantenuto le proiezioni dei prezzi sostanzialmente invariate con il target di inflazione al 2% non prima di marzo 2021. Ma ha abbassato le previsioni sull'inflazione quest'anno: ora prevede un aumento dello 0,9% nell'anno fiscale da aprile 2018 a marzo 2019, invece dell'1,1% previsto in precedenza.

GIAPPONE: PRODUZIONE INDUSTRIALE CALA A -1,1% A SETTEMBRE, PIU' DI ATTESE

Previsto aumento (+0,6%) a ottobre e calo (-0,8%) a novembre - La produzione industriale in Giappone e' diminuita dell'1,1% a settembre in un mese, confermando la mancanza di dinamismo sotto l'effetto delle tensioni protezionistiche. I dati preliminari diffusi dal ministero dell'Industria sono inferiori alle aspettative degli analisti che si aspettavano un calo contenuto dello 0,3%. Negli ultimi mesi la tendenza e' stata fiacca per questo indicatore estremamente volatile, con un modesto aumento dello 0,2% ad agosto dopo un calo dello 0,2% a luglio, dell'1,8% a giugno e dello 0,2% a maggio. A settembre, la produzione industriale ha subito anche l'impatto dei disastri naturali che hanno colpito l'arcipelago. Le previsioni ora sono per uno 0,6% ad ottobre e un calo dello 0,8% a novembre.
 
Dopo il collocamento di oggi si apre per il Tesoro una fase abbastanza quieta sul versante delle emissioni. Il programma per il 2018 e' ormai completo per il 92% e gli effetti del rialzo dei rendimenti sul costo annuale della raccolta sono molto ridotti. Sotto un profilo squisitamente tecnico il contesto di mercato resta molto positivo: con 20 miliardi di titoli a medio-lungo termine da emettere tra novembre e dicembre e 32 miliardi di titoli in scadenza di fatto il Tesoro puo' contare su emissioni nette negative da qui a fine anno per 12 miliardi, senza contare il residuo effetto del QE nei prossimi 2 mesi.



o lo spread o la vita - milano in calo (-0,2%) con spread in rialzo a 310 e rendimenti che schizzano
 
Dopo il collocamento di oggi si apre per il Tesoro una fase abbastanza quieta sul versante delle emissioni. Il programma per il 2018 e' ormai completo per il 92% e gli effetti del rialzo dei rendimenti sul costo annuale della raccolta sono molto ridotti. Sotto un profilo squisitamente tecnico il contesto di mercato resta molto positivo: con 20 miliardi di titoli a medio-lungo termine da emettere tra novembre e dicembre e 32 miliardi di titoli in scadenza di fatto il Tesoro puo' contare su emissioni nette negative da qui a fine anno per 12 miliardi, senza contare il residuo effetto del QE nei prossimi 2 mesi.



o lo spread o la vita - milano in calo (-0,2%) con spread in rialzo a 310 e rendimenti che schizzano


Ciao marofib,

ieri sera il tg5 è riuscito a fare un servizio con testuali parole:"...ancora una giornata calda sui mercati, con borse in forte discesa e spread in aumento"...:sad:
 
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