Gloria ai Bastardi - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Coronavirus: Fontana, inviate a Governo proposte per chiudere Lombardia

MILANO (MF-DJ)--"Abbiamo inviato al Governo le proposte concordate con i
sindaci relative a ulteriori misure di contenimento della diffusione del
Coronavirus".
Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana,
spiegando che "il documento contiene il dettaglio di quelle che sono le
iniziative che consideriamo indifferibili sulla base dei dati scientifici
in nostro possesso e già comunicati ieri pomeriggio al Governo, nel corso
della riunione con i ministri Boccia e Speranza e con i presidenti delle

Regioni, oltre che all'Istituto Superiore di Sanità".
La proposta del Pirellone e' quella di chiudere tutte le attivita' non
strettamente necessarie - compreso i mezzi pubblici - lasciando aperti
solo le farmacie e i supermercati.


(END) Dow Jones Newswires

March 11, 2020 07:01 ET (11:01 GMT)
 
Coronavirus: Gualtieri, alt a versamenti e parziale ristoro

ROMA (MF-DJ)--"Prevediamo di posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficoltà di contribuenti e operatori del fisco. Dall'altro lato, per assicurare un adeguato sostegno alle aziende e ai lavoratori autonomi colpiti dagli effetti dell'emergenza sanitaria, in termini di riduzione del livello di attività e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidità, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro".

Lo ha detto il ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, durante
l'audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sullo
scostamento di bilancio.


(END) Dow Jones Newswires

March 11, 2020 08:03 ET (12:03 GMT)



Piccolo Breznev e il futuro, parziale ristoro.

Già immagino la % :lol::lol:

:wall:
 
Coronavirus: Fontana, ecco le misure chieste a Governo


MILANO (MF-DJ)--Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità.

Sono alcune richieste che il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha avanzato al governo per contenere il contagio da Coronavirus.

La proposta avanzata dal governatore prevede anche la chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.

Richiesta anche la chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza, di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es.

ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell'espletamento delle attività di servizio pubblico, di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.

Le richieste andrebbero ad integrare il Dpcm 8 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale dell'8 marzo 2020.

Nel documento inviato dalla Regione al Governo si comunica anche che "per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l'eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese. Sono in via di definizione ulteriori accordi - si spiega ancora nella proposta - con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive".



(END) Dow Jones Newswires

March 11, 2020 07:46 ET (11:46 GMT)
 
Ma certo.
In tutto il mondo normale in questi casi si attivano coperture dirette dalla BC attraverso emissione di moneta.

Questi fanno saltare tutto, se dipende da loro.
Vediamo a questo giro cosa succede, comunque. Questa cosa è peggio sia del 2008 che del 2012, perchè la crisi origina
direttamente da un blocco di domanda che per alcuni comparti (commercio, turismo, ristorazione, trasporti e altro) vale crolli verticali di fatturato
nell' ordine anche del 90%, non riassorbibili a breve per giunta. Nulla di tutto questo è accaduto nei 2 casi precedenti, malgrado crisi e perdite di
ricavi anche significative.

L’unica variabile che potrebbe e sottolineo potrebbe essere ancora a favore dell'economia è il tempo, inteso proprio pcme tale, ovvero se la Cina riparte come sembra, noi potremmo ripartire tra un mese, con danni immensi certo.
 
Stato
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