BANCHE: MERSCH, NON TENERLE IN VITA "ARTIFICIALMENTE"
Applicare regole su bail-in "senza eccezioni" - La Bce segue molto attentamente l'andamento del settore bancario dell'area dell'euro che soffre per gli effetti collaterali della politica ultra accomodante della Banca centrale ma "una cosa e' da evitare" e cioe' che "si mantengano in vita artificialmente" istituti di credito che senza l'aiuto della Banca centrale non potrebbero sopravvivere. Lo ha detto Yves Mersch, esponente del Comitato esecutivo della Bce, in un discorso a Francoforte. In questo modo, infatti, "nel lungo termine non si farebbe che danneggiare la ripresa economica come abbiamo visto nel caso del Giappone. Inoltre, dispensare palliativi medici alle banche non fa parte assolutamente dei compiti delle Banche centrali". Quelle banche "che si trovano in fase di risoluzione non danno alcun sostegno all'economia reale, non concedono prestiti e non attirano depositi, restando solo parzialmente attive sul mercato monetario". Questi istituti "non riescono piu' a trasmettere gli impulsi di politica monetaria a imprese e famiglie" e, quindi, "non dovrebbero restare appese alla liquidita' della Banca centrale ma cercare altrove fonti di rifinanziamento". L'entrata in vigore di Brrd, la direttiva per il risanamento e la risoluzione delle banche che ha introdotto in Europa il concetto di 'bail-in', "assieme ad altre norme, e' stata un grande passo in avanti che ha reso il nostro sistema finanziario piu' stabile - ha concluso Mersch - Ma dobbiamo applicare queste regole in modo coerente, evitando il piu' possibile eccezioni" perche' altrimenti "si esporrebbe l'Eurosistema a rischi inutili".