Qualche giorno fa Heater Nauert, portavoce del Dipartimento di Stato Usa :
“Riconosciamo, apprezziamo e siamo molto grati ai White Helmets
per tutto il lavoro che stanno facendo per la gente del proprio paese
e
per conto del Governo degli Stati Uniti e delle forze della coalizione”.
Alla domanda della giornalista della CBS Kylie Atwood se,
dopo la decisione di Trump di congelare 200 milioni di dollari di aiuti alla Siria,
i finanziamenti stessero ancora affluendo nella casse dei White Helmets,
la Nauert ha risposto: “Per quello che ne so è ancora tutto in gioco”
.
Ma la dichiarazione della Nauert sposta l’attenzione su un’altra questione:
i Caschi Bianchi operano “per conto del Governo americano”?
A che titolo? E sopratutto, quale attività svolgerebbero per gli Usa?
L’ideatore di questa Ong è infatti James Le Mesurier
“Ho lavorato in zone di conflitto in tutto il Medio Oriente, e l’approccio standard dei governi
che vogliono stabilizzare degli Stati falliti o fragili di solito segue due linee guida;
la
democratizzazione e il buon governo e il
rafforzamento del settore della sicurezza. (…)
Ho speso tutta la mia carriera a lavorare sull’una o sull’altra”.
Le vicende di Le Mesurier ricordano quelle di un altro ufficiale, questa volta americano,
Robert L. Helvey.
Anche lui attivo in aree di crisi, “specialista nell’azione clandestina”,
ha dedicato parte della sua vita a “democraticizzare” Stati e a “renderli più sicuri”.
Helvey, infatti, “compare più volte in giro per il mondo, in luoghi dove si preparano rivolte e rivoluzioni,
dalla Birmania alla Cina, dalla Serbia alla Thailandia” (Alfredo Macchi,
Rivoluzioni S.p.a, p. 47).
Entrambi ex ufficiali ed entrambi sostenuti dall’America per operare in aree di crisi.
A partire dal 2013, l’Usaid (United States Agency for International Development)
ha finanziato gli elmetti bianchi con aiuti pari a 23 milioni di dollari.
Il braccio destro del responsabile siriano dei “white helmets” è Zouheir Albounni,
un impiegato dell’Usaid,
come scrive Business Insider.
L’organizzazione è sostenuta anche da Regno Unito, Giappone, Danimarca e Germania.
Ma come è possibile che gli elmetti bianchi possano essere super partes
se vengono foraggiati da governi attivi – chi in un modo e chi nell’altro – nel conflitto siriano?
È semplicemente impossibile.
Gli elmetti bianchi, inoltre, agiscono solamente nelle zone controllate dai ribelli
ed è per questo scorretto chiamarli “protezione civile siriana”. Ma non solo.
Nella sezione “Broken promises” del loro sito, i “white helmets” ricordano che
l’Onu ha giurato più volte di intervenire in Siria contro Assad, senza però mantenere mai la promessa.
Promessa che deve essere rispettata “usando la forza per proteggere i civili”.
Facendo guerra al governo siriano, insomma.
Qui troverete una carrellata impressionate di immagini che testimoniano come molti
dei volontari dei White Hlemets
siano anche militanti dei gruppi jihadisti più crudeli e spietati.