Rottweiler
Forumer storico
I repentini e drastici cambiamenti di "sentiment" del mercato rendono più difficili del solito le scelte degli investitori: euro o dollaro? emergenti o no? corsa verso il rischio o verso la qualità? petrolio e, più in generale, materie prime, oppure no? Il gioco di effetti e controeffetti diventa sempre più complesso.
A questo proposito ho trovato interessante il ragionamento riportato all'interno di un articolo di oggi di WSI sull'evoluzione dei tassi USA e, di riflesso, sul rapporto euro/dollaro:
"Negli Usa tassi di mercato stabili in corrispondenza di listini azionari in rialzo, trascinati principalmente dal comparto delle materie prime, in seguito al recupero del petrolio. La notizia della revisione dell’outlook sul debito Usa, potenzialmente negativa per i titoli governativi Usa, sta invece comportando un calo dei tassi, soprattutto sulla parte trentennale, arrivando a testare i minimi delle ultime 4 settimane.
Il ragionamento degli operatori sembra essere il seguente: se la decisione di S&P servirà da monito ai rappresentanti politici per il raggiungimento di un accordo per la riduzione del deficit, allora è lecito attendersi manovre di austerità all’orizzonte e di conseguenza è più probabile che la Fed in questo contesto continui a rimanere i tassi fermi in prossimità dello 0%."
A questo proposito ho trovato interessante il ragionamento riportato all'interno di un articolo di oggi di WSI sull'evoluzione dei tassi USA e, di riflesso, sul rapporto euro/dollaro:
"Negli Usa tassi di mercato stabili in corrispondenza di listini azionari in rialzo, trascinati principalmente dal comparto delle materie prime, in seguito al recupero del petrolio. La notizia della revisione dell’outlook sul debito Usa, potenzialmente negativa per i titoli governativi Usa, sta invece comportando un calo dei tassi, soprattutto sulla parte trentennale, arrivando a testare i minimi delle ultime 4 settimane.
Il ragionamento degli operatori sembra essere il seguente: se la decisione di S&P servirà da monito ai rappresentanti politici per il raggiungimento di un accordo per la riduzione del deficit, allora è lecito attendersi manovre di austerità all’orizzonte e di conseguenza è più probabile che la Fed in questo contesto continui a rimanere i tassi fermi in prossimità dello 0%."
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