26-07-2011
USA/DEBITO: OBAMA A REPUBBLICANI, STALLO SUI NEGOZIATI E' UN GIOCO PERICOLOSO
Manca ormai una settimana alla data fatidica del 2 agosto, quando gli Usa, se non riusciranno a trovare un accordo sull'innalzamento del tetto del debito pubblico, andranno in default. E lo scontro e' tutto interno, tra repubbliani e democratici, ancora lontani dall'intesa. Il presidente Barack Obama ha parlato ieri in diretta televisiva alla nazione chiedendo agli americani di fare pressione sul Congresso per raggiungere un compromesso: ''Si rischia una profonda crisi economica causata interamente da Washington'', lo stallo sui negoziati, che si e' trascinato per settimane, afferma, e' ''un gioco pericoloso'', a cui ''il paese non puo' permettersi di giocare''.
Sulle negoziazioni pesa il monito di Moody's lanciato a giugno, quando l'agenzia di rating ha avvertito che se le parti non raggiungeranno un'intesa potrebbe mettere sotto osservazione il rating di tripla A degli Usa per un possibile abbassamento.
Cosi', il numero uno della Casa Bianca tende la mano ai repubblicani, cita Ronald Reagan: ''Tagliereste il deficit e manterreste i tassi bassi facendo pagare di piu' coloro che non pagano abbastanza o vi terreste un ampio deficit, alti tassi di interesse e tasso di disoccupazione alto? Ritengo che la risposta la sapete''. A rispondere e' lo speaker della Camera John Boehner, che fa scudo: ''Obama vuole un assegno in bianco, ma non lo avra'''.
''L'atteggiamento dei repubblicani - ha spiegato Obama - ha creato un'impasse pericolosa. Abbiamo gli occhi del mondo addosso.