Ti posto l'analisi che trovavi sul sole24ore Plus di Sabato scorso.
E' piuttosto verosimile ed azzeccata: il problema è proprio quello...sono in ritardo.
Se sommi il ritardo nella produzione a regime con l'euro forte e con la crescita di vendita servizi (con minore marginalità), dalla prossima trimestrale non mi aspetterei molto.
Però rimane un buonissimo titolo con buone prospettive sul medio.
Analisi fondamentale/1 - GranitiFiandre
I ritardi degli impianti frenano i conti 2003
Nonostante il potenziale
di rivalutazione delle
quotazioni rispetto al
fair value (9,51 euro), Analisi
Mercati Finanziari conferma
in marketperform il giudizio
su GranitiFiandre. La prudenza
è motivata dal ritardo
nell’avvio della produzione
nello stabilimento tedesco e
dal rinvio della realizzazione
dell’impianto americano (previsto
inizialmente a fine 2003
e posticipato ai primi mesi del
2004) che hanno determinato
lo slittamento degli obiettivi
del gruppo di aumento della
capacità produttiva emiglioramento
della redditività.
Gli analisti hanno rivisto le
precedenti previsioni alla luce
di questi ritardi e dei risultati
economici dei primi nove mesi.
Per l’esercizio 2003 è stato
stimato un fatturato di 158 milioni
(dai precedenti 195 milioni)
ipotizzando una flessione
del 3% dei ricavi e un apporto
dell’impianto tedesco ridotto
da 26 a 10,4 milioni, mentre il
contributo di quello statunitense
è stato escluso rispetto
ai 3,3 milioni previsti inizialmente.
Sono invece rimaste invariate
le stime riferite alla redditività,
riassumibili in un Ebitda
margin pari al 20,6% e un Ebit
margin del 14,6%, valori inferiori
a quelli della gestione
2002. Le performance reddituali
dovrebbero essere influenzate
dall’effetto dell’apprezzamento
dell’euro, dalla
crescente incidenza delle attività
relative ai servizi, che presentano
una marginalità inferiore
a quella del core business,
e dai maggiori costi fissi
collegati all’avvio dello stabilimento
tedesco.
Per il biennio 2004/2005,
con la progressiva entrata
regime
dei nuovi impianti, il giro
d’affari dovrebbe registrare
un deciso sviluppo. In particolare
è stata prevista una crescita
organica dei ricavi dell’1% e
un apporto dei nuovi stabilimenti
rispettivamente pari a
58 milioni e 123 milioni circa.
Per il 2004 è stato mantenuto
un Ebitda margin al 20,8% e
un Ebit margin al 14,8%, pressoché
in linea con i valori del
2003, in considerazione dei costi
di avvio dell’impianto americano
che dovrebbero assorbire
parte dei benefici in termini
di costi derivanti dai suddetti
stabilimenti. Sono attesi risparmi
sugli oneri di produzione
nell’ordine del 15%, circa grazie
all’elevata automazione e
ai minori oneri di trasporto
dei prodotti. Nel 2005 è stato
previsto un miglioramento della
redditività con un Ebitda
margin che dovrebbe attestarsi
al 22,2% e un Ebit margin
pari al 16,2 per cento.