GRAVISSIMO: il ministro della sanità Speranza ha TOLTO dai protocolli ufficiali molte terapie efficaci e obbliga al protocollo dimostratosi mortale


IL COVID-19 È UNA QUESTIONE POLITICA
Ai malati ricoverati in terapia intensiva, su indicazione di OMS e Cina, non venivano somministrati i farmaci corretti. Invece venivano sedati, intubati e legati a pancia in giù.
Ovviamente il personale sanitario ha agito in perfetta buona fede eseguendo direttive autorevoli e legittime (frutto di scelte politiche e commerciali).
Per completare l’opera, venivano vietate le autopsie che avrebbero dimostrato che l’ossigeno pompato in quelle condizioni spesso bruciava i polmoni causando il decesso più del virus stesso.
Questa scelta politica è criminale perché ha comportato terrorismo psicologico, giustificato le limitazioni dei diritti e della libertà, fatto fallire migliaia di imprese e famiglie e, soprattutto, causato migliaia di morti.
Si è trattato, appunto, di una scelta politica come è dimostrato dal forte dibattito scientifico che mostrava fronti contrapposti di scienziati con teorie diametralmente opposte.

Sul piano politico, Trump diceva di usare farmaci economici e comuni come l’eparina e l’idrossiclorochina.
La Cina e l’Oms, invece, sconsigliavano tali farmaci e gli antinfiammatori mentre spingevano ad intubare i malati a pancia in giù a qualsiasi costo, anche quello di sedare e legare i pazienti (che subivano, in completa solitudine, sofferenze atroci e una terribile morte per soffocamento, dimenandosi nel tentativo di liberarsi).
Non ascoltare Trump e ascoltare la Cina è una terribile e nefasta scelta politica.
La Cina ci ha portato il virus, ci ha venduto costosissimi macchinari, ha ucciso migliaia di italiani.

Molte nazioni nel mondo hanno avviato azioni risarcitorie nei confronti della Cina che ha omesso di fornire tempestivamente alcune preziose informazioni e ne ha comunicate altre sbagliate. L’Italia non figura tra queste nazioni che si sono attivate sul piano internazionale per ottenere giustizia.
Sarà una coincidenza ma la bandiera della Cina raffigura esattamente 5 stelle. I legami tra Pd, m5s e Cina sono noti, dimostrati ed evidenti.
La Cina si conferma, anche in questa occasione, una terribile dittatura comunista e molti politici, intellettuali, giornalisti, manager e scienziati italiani ne sono apertamente soggiogati in nome della loro carriera e di un’atroce ideologia sconfitta dalla storia.
Il Comitato Tecnico Scientifico ha dichiarato che non riusciva nemmeno a tradurre le istruzioni di tali macchine perché scritte in cinese. Quali decisioni scientifiche possono essere prese sulla base di documenti scritti in cinese?
Questa guerra psicologica, cavalcata e strumentalizzata politicamente, ha permesso all’Unione Europea, in particolare alla Germania, di costringerci ad accettare forme di indebitamento che ci renderanno più poveri e meno liberi.
Questo dimostra in modo inconfutabile che abbiamo il peggior governo della storia, composto da criminali incompetenti e traditori.
Sono paragonabili alle Brigate Rosse che, per raggiungere i loro scopi, mettevano bombe per le strade e facevano strage di italiani (vedi Wikipedia).
Abbiamo vissuto e stiamo vivendo una nuova strategia delle tensione basata sull’errata gestione politica del virus cinese?
Come italiani e come uomini liberi, abbiamo una sola possibilità politica di invertire le cose.
Augurarci che Trump venga rieletto e spazzi via, una volta per tutte, tutto questo marciume.
Viviamo tempi biblici. #Q
Giulio Curatella
 
se in Italia la terapia del PLASMA IPERIMMUNE è boicottata dai politicanti traditori del popolo di questo governo
in America ...

Coronavirus, Trump: "Fda ha autorizzato la terapia con plasma iperimmune" | Il Financial Times: "Arma elettorale"
Alla vigilia della convention repubblicana che dovrà ricandidarlo per il secondo mandato, il presidente Usa annuncia la "svolta terapeutuca": "Scelta coraggiosa che non cʼentra con la politica". Ma secondo i media è una "forzatura" in vista del voto



naturalmente i poteri forti ci vogliono o tutti morti o tutti vaccinati ....
 
insomma in USA si utilizza il plasma iperimmune e la clorochina.... due protocolli boicottati in Italia

le elezioni portano i politici a fare leggi a favore della popolazione e non sempre a favore delle case farmaceutiche
 
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Lettera di una dottoressa – al ministero Disperanza
Maurizio Blondet 13 Novembre 2020
Una grande italiana

DOTT.SSA GRAZIA DONDINI
Medico di base in provincia di Bologna

Noi medici di medicina generale, tutti gli anni, generalmente da ottobre a marzo, vediamo polmoniti interstiziali, polmoniti atipiche. E tutti gli anni le trattiamo con antibiotico. Si tratta di pazienti che vengono in ambulatorio con sintomi simil-influenzali – tosse, febbre, poi compare “senso di affanno” – che non si esauriscono nell’arco di qualche giorno. La valutazione del paziente e l’evoluzione clinica depongono per forme batteriche; si dà loro un antibiotico macrolide (e nei casi più complicati del cortisone) e, nell’arco di qualche giorno, si riprendono egregiamente con completa risoluzione dei sintomi.

Quest’anno non è andata così… Il 22 febbraio di quest’anno è stata comunicata la circolazione di un nuovo coronavirus.
Il Ministero della Salute ha mandato un’ordinanza a tutti noi medici del territorio, dicendoci sostanzialmente che eravamo di fronte a un nuovo virus, sconosciuto, per il quale non esisteva alcuna terapia.
La cosa paradossale è che fino a quel giorno avevamo gestito i medesimi pazienti con successo, senza affollare ospedali e terapie intensive; ma da quel momento si è deciso che tutto quello che avevamo fatto fino ad allora non poteva più funzionare.
Non era più possibile un approccio clinico/terapeutico. Noi, medici di Medicina generale, dovevamo da allora delegare al dipartimento di Sanità Pubblica, che non fa clinica, ma una sorveglianza di tipo epidemiologico; potevamo vedere i pazienti solamente se in possesso di mascherina FFP2, che io ho potuto ritirare all’ASL solo il 30 di marzo.
Ma c’è una cosa più grave.

Nella circolare ministeriale, il Ministro della Sanità ci dava le seguenti indicazioni su come approcciarci ai malati: isolamento e riduzione dei contatti, uso dei vari DPI, disincentivazione delle iniziative di ricorso autonomo ai servizi sanitari, al pronto soccorso, al medico di medicina generale.

Dunque, le persone che stavano male erano isolate; e, cosa ancora più grave, il numero di pubblica utilità previsto non rispondeva.
Tutti i pazienti lamentavano che non rispondeva nessuno; io stessa ho provato a chiamare il 1500 senza successo. Un ministro della salute che si accinge ad affrontare una emergenza sanitaria prevede che i numeri di pubblica utilità non rispondano?

Un disastro.

In sintesi: le polmoniti atipiche non sono state più trattate con antibiotico, i pazienti lasciati soli, abbandonati a se stessi a domicilio. Ovviamente dopo 7-10 giorni, con la cascata di citochine e l’amplificazione del processo infiammatorio, arrivavano in ospedale in fin di vita. Poi, la ventilazione meccanica ha fatto il resto.
Io ho continuato a fare quello che ho sempre fatto, rischiando anche denunce per epidemia colposa, e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva.
Ho parlato con una collega di Bergamo e un altro collega di Bologna, che hanno continuato a lavorare nel medesimo modo, e nessuno di noi ha avuto decessi e ricoveri in terapia intensiva.


Anche l’OMS ha dato indicazioni problematiche: nelle prime fasi della malattia ha previsto solo l’isolamento domiciliare, nella seconda e terza fase, quindi condizioni di gravità moderata e severa, l’unico approccio terapeutico previsto doveva essere l’ossigenoterapia e la ventilazione meccanica. A mio modo di vedere c’è una responsabilità anche dell’OMS, perché non ha dato facoltà al medico di valutare clinicamente il paziente.

MB. I comportamenti estremamente sospetti di Speranza e dell’OMS spiegati bene. La dottoressa che si firma e non è anonima, subirà punizioni? Attenzione!
 
Lettera di una dottoressa – al ministero Disperanza
Maurizio Blondet 13 Novembre 2020
Una grande italiana

DOTT.SSA GRAZIA DONDINI
Medico di base in provincia di Bologna

Noi medici di medicina generale, tutti gli anni, generalmente da ottobre a marzo, vediamo polmoniti interstiziali, polmoniti atipiche. E tutti gli anni le trattiamo con antibiotico. Si tratta di pazienti che vengono in ambulatorio con sintomi simil-influenzali – tosse, febbre, poi compare “senso di affanno” – che non si esauriscono nell’arco di qualche giorno. La valutazione del paziente e l’evoluzione clinica depongono per forme batteriche; si dà loro un antibiotico macrolide (e nei casi più complicati del cortisone) e, nell’arco di qualche giorno, si riprendono egregiamente con completa risoluzione dei sintomi.

Quest’anno non è andata così… Il 22 febbraio di quest’anno è stata comunicata la circolazione di un nuovo coronavirus.

La cosa paradossale è che fino a quel giorno avevamo gestito i medesimi pazienti con successo, senza affollare ospedali e terapie intensive; ma da quel momento si è deciso che tutto quello che avevamo fatto fino ad allora non poteva più funzionare.
Non era più possibile un approccio clinico/terapeutico. Noi, medici di Medicina generale, dovevamo da allora delegare al dipartimento di Sanità Pubblica, che non fa clinica, ma una sorveglianza di tipo epidemiologico; potevamo vedere i pazienti solamente se in possesso di mascherina FFP2, che io ho potuto ritirare all’ASL solo il 30 di marzo.
Ma c’è una cosa più grave.

Nella circolare ministeriale, il Ministro della Sanità ci dava le seguenti indicazioni su come approcciarci ai malati: isolamento e riduzione dei contatti, uso dei vari DPI, disincentivazione delle iniziative di ricorso autonomo ai servizi sanitari, al pronto soccorso, al medico di medicina generale.


Tutti i pazienti lamentavano che non rispondeva nessuno; io stessa ho provato a chiamare il 1500 senza successo. Un ministro della salute che si accinge ad affrontare una emergenza sanitaria prevede che i numeri di pubblica utilità non rispondano?

Un disastro.

In sintesi: le polmoniti atipiche non sono state più trattate con antibiotico, i pazienti lasciati soli, abbandonati a se stessi a domicilio. Ovviamente dopo 7-10 giorni, con la cascata di citochine e l’amplificazione del processo infiammatorio, arrivavano in ospedale in fin di vita. Poi, la ventilazione meccanica ha fatto il resto.

Io ho continuato a fare quello che ho sempre fatto, rischiando anche denunce per epidemia colposa, e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva.
Ho parlato con una collega di Bergamo e un altro collega di Bologna, che hanno continuato a lavorare nel medesimo modo, e nessuno di noi ha avuto decessi e ricoveri in terapia intensiva.


Anche l’OMS ha dato indicazioni problematiche: nelle prime fasi della malattia ha previsto solo l’isolamento domiciliare, nella seconda e terza fase, quindi condizioni di gravità moderata e severa, l’unico approccio terapeutico previsto doveva essere l’ossigenoterapia e la ventilazione meccanica. A mio modo di vedere c’è una responsabilità anche dell’OMS, perché non ha dato facoltà al medico di valutare clinicamente il paziente.

MB. I comportamenti estremamente sospetti di Speranza e dell’OMS spiegati bene. La dottoressa che si firma e non è anonima, subirà punizioni? Attenzione!
la sensazione che ricevo è che volevano molti morti ... sono corrotti e assassini!
 
Ma il ministro Speranza è corrotto o solo incapace?

"Si continua a fare terrorismo perché il 93 per cento delle persone che sono asintomatiche o poco sintomatiche tra i contagiati vengono trattate come persone uscite dal reattore nucleare di Chernobyl" afferma Matteo Bassetti, nonostante i furibondi e sguaiati attacchi di cui è stato fatto segno da parte di covidioti e presstitute assortiti.
Oggi dare testimonianza veritiera di quanto accade sul campo è vietato dal "Ministero della Verità" di orwelliana memoria.
Non serve essere medici, né scienziati seri ed autorevoli, né serve aver avuto esperienze dirette dei fatti se la narrazione ufficiale è un'altra.
L'informazione è ormai solo PROPAGANDA ma fortunatamente c'è ancora chi continua a smascherare la menzogna imperante.
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Bassetti: Basta terrorismo mediatico - Liberopensare.com


LIBEROPENSARE.COM
Bassetti: "Basta terrorismo mediatico" - Liberopensare.com
Lo dice Matteo Bassetti, primario infettivologo al San Martino di Genova, a La Zanzara
 
Vittorio Sgarbi si scaglia contro Roberto Speranza: "Sei un menagramo, bugiardo e pure traditore"
anche La7 si accorge che il ministro senza-Speranza o è incapace o è colluso
ha fatto di tutto tranno garantire le cure adeguate ai malati di covid
anzi
quando una cura si mostrava efficace ... ecco che subito cercava di eliminare il farmaco e/o la terapia

Otto e Mezzo, Lilli Gruber e Paolo Mieli contro Roberto Speranza: “Sistema aberrante, cos'ha fatto in Calabria”, passato sotto silenzio
 
IL NUOVO COMMISSARIO ALLA SANITA’ CALABRESE…. E’ INDAGATO. Il Governo non ne azzecca una neanche per sbaglio
La vicenda della nomina del Commissario alla sanità Calabrese sta sempre più mostrando dei risvolti da farse, se non fosse che in gioco c’è la pelle dei cittadini.
Dopo il generale Cotticeli, che non sapeva di doversi occupare del piano Covid,
dopo Zuccattelli, il cesenate per cui bisogna limonare 15 minuti per prendere il Covid,
si era pensato Gino Strada, che sarà onesto, ma è leggermente ideologicamente inclinato e non ha esperienza di gestione del sistema sanitario.

Allora senza-Speranza, il ministro della sinistrata sanità sceglie l’ex rettore della Sapienza Eugenio Gaudio che, tra l’altro, ha il vantaggio di essere nativo di Cosenza.

Tutto bene?
NO, perchè risulta che Gaudio sia indagato per un questione di concorsi universitari truccati dalla procura di Catania. Per carità, nell’Italia dei Trojan se non sei indagato non sei nessuno e, da quanto filtra, la sua posizione si dovrebbe avviare all’archiviazione, ma intanto è indagato e viene nominato in un posizione delicatissima. Possibile che non si potesse attendere un mese per la sua archiviazione oppure non ci fosse, in tutta la Calabria, nessun altro che potesse essere scelto?

Intanto Gino Strada, spinto dall’ala sinistra del governo e dal Movimento 5 Stelle che, non avendo testa, segue sempre un capo, manda tutti a quel paese. Del resto non lo fareste voi ? Chi vuole essere un attore in una farsa?

Naturalmente in tutto questo i calabresi vengono considerati come il problema minore.
Grazie a Recnews scopriamo che i famosi “Posti covid” non sono altro che letti riservati ad altre patologie dirottati verso la nuova, togliendo quindi comunque alle persone la possibilità di curarsi. Dopo anni di commissariamento figuriamoci se possono pensare di poter gestire la propria sanità da se, no, devono essere sempre la colonia di qualcun altro, anche se questo padrone, alla fine, si rivela solo un clown.
 

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