Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Oggi girano ancora meno soldi degli altri giorni :rolleyes:

Alcuni titoli come il '17 sono abbastanza sostenuti da MM a questi prezzi mentre ci sono titoli come il '19 che sono sostenuti molto lontano e bastra un 2k per far un bel -2%....................che tristezza!
Una domanda a che titolo si riferiscono tra i greci per l'andamento dello spread??? e da che piazza si guarda?

Effettivamente volumi ridicoli rispetto a ieri anche sulle piazze tedesche:
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FRANCOFORTE, 19 maggio (Reuters) - Il volume degli acquisti di bond governativi da parte della Bce dipenderà dai risultati.
Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del board esecutivo, in un'intervista al quotidiano tedesco Boersen-Zeitung, sottolineando che l'obiettivo è ripristinare la funzionalità del mercato.
"Il volume dipenderà dai risultati", ha spiegato Bini Smaghi. "Vogliamo mercati liquidi dove venditori e compratori si incontrano e i prezzi sono equilibrati", ha aggiunto.
"Non si parla di prezzi particolari, spread o dei prezzi più alti", ha poi sottolineato Bini Smaghi aggiungendo che è nell'interesse di tutti - anche della Germania e delle banche tedesche - che la Grecia faccia degli aggiustamenti e ripaghi i creditori.
Per ciò che riguarda l'euro, che ieri ha toccato il minimo di 4 anni contro dollaro, Bini Smaghi ha spiegato che l'obiettivo "è una valuta forte relativamente al potere di acquisto domestico".
"Per avere un euro forte guardiamo a diversi dati, compresi ovviamente i tassi di cambio, e agiamo in linea con il nostro mandato", ha spiegato.
 
Merkel sollecita tassazione su mercati finanziari

mercoledì 19 maggio 2010 10:32

BERLINO (Reuters) - In un nuovo attacco verbale al mondo della finanza, il Cancelliere tedesco Angela Merkel sollecita l'Europa a introdurre una tassa sui mercati finanziari :eek:, che sia o meno un prelievo sulle transazioni.
Bisogna evitare che le banche non possano più "estorcere" risorse allo stato, ha detto Merkel parlando al Parlamento tedesco.
In assenza di un'intesa in sede G20 sulla tassazione dei mercati finanziari a giugno, l'Europa agirà da sola, ha detto Merkel.
L'Unione europea inoltre ha bisogno di predisporre la possibilità di un'insolvenza pilotata:eek:, ha precisato il Cancelliere.


***
Juncker docet.

Certo che la donnetta ci da' dentro oggi ... che sia short sul cambio EUR/USD ? :lol:
 
FRANCOFORTE, 19 maggio (Reuters) - Il volume degli acquisti di bond governativi da parte della Bce dipenderà dai risultati.
Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del board esecutivo, in un'intervista al quotidiano tedesco Boersen-Zeitung, sottolineando che l'obiettivo è ripristinare la funzionalità del mercato.
"Il volume dipenderà dai risultati", ha spiegato Bini Smaghi. "Vogliamo mercati liquidi dove venditori e compratori si incontrano e i prezzi sono equilibrati", ha aggiunto.
"Non si parla di prezzi particolari, spread o dei prezzi più alti", ha poi sottolineato Bini Smaghi aggiungendo che è nell'interesse di tutti - anche della Germania e delle banche tedesche - che la Grecia faccia degli aggiustamenti e ripaghi i creditori.
Per ciò che riguarda l'euro, che ieri ha toccato il minimo di 4 anni contro dollaro, Bini Smaghi ha spiegato che l'obiettivo "è una valuta forte relativamente al potere di acquisto domestico".
"Per avere un euro forte guardiamo a diversi dati, compresi ovviamente i tassi di cambio, e agiamo in linea con il nostro mandato", ha spiegato.

Per quanto riguarda la Grecia ho notato che sino ad oggi (con gli interventi delle banche centrali) i restringimenti massimi sul bund non sono mai andati sotto i 460/470 pb circa.
Senza interventi può risalire poco sopra i 600 pb.
 
Da Berlino continua a soffiare un vento freddo che rischia di gelare questa primavera. “L’euro è in pericolo” ha dichiarato ieri il cancelliere Angela Merkel. Da diverse settimane le sue parole fanno tremare l’Eurozona e la decisione improvvisa della Bafin, la Consob tedesca, di bloccare le vendite allo scoperto “naked” su dieci grosse istituzioni finanziarie tedesche, sui titoli del debito pubblico dei membri dell’Eurozona e sui correlati CDS sono la prima causa dell’ondata di vendite che oggi affonda nuovamente i listini.

Non è una novità: si tratta di un divieto già imposto negli Stati Uniti, ma l’ultima volta che è stato applicato nei principali paesi d’Europa è stato in occasione del crack di Lehman Brothers. Il divieto di vendere allo scoperto senza prima aver preso in prestito i titoli di Deutsche Bank o di Deutsche Post, di Commerzbank o di Allianz inevitabilmente innervosisce i risparmiatori e insinua il timore che qualche nuova bad news deprima l’industria finanziaria europea. Francamente era l’ultima cosa che Bruxelles voleva dopo il faticoso varo del piano da 750 miliardi di euro per il salvataggio dei paesi dell’Europa periferica.

Il nervosismo delle massime istituzioni europee sugli strattoni tedeschi, d’altra parte, diviene sempre più palpabile. Ieri lo stesso presidente tedesco dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker aveva invitato la Merkel a tacere dopo che domenica il cancelliere aveva detto di temere che il maxipiano da 750 milioni servisse solo a “guadagnare tempo”.

I politici di Berlino continuano, però, a giocare da soli e, dopo aver alzato con le proprie incertezze il prezzo del salvataggio di Atene (perdendo comunque le elezioni del Nord Reno-Westfalia), ora vorrebbero imporre un controllo dei bilanci degli stati a rischio che va ben oltre i limiti del trattato di Maastricht. Il ministro belga delle Finanze Didier Reynders ha criticato aspramente le “lezioni di disciplina del budget” che Berlino cerca di imporre ai suoi partner.

Qualche maligno però insinua che in fondo la Germania è il paese che più si avvantaggia di un euro scivolato (troppo rapidamente) in zona 1,21 dollari ma che rilancerà le sue esportazioni. La Merkel si muove da sola anche nel proporre a pugni chiusi una tassazione sulle transazioni finanziarie che, a suo dire, potrebbe anche partire da un nucleo europeo prima di approdare a un accordo internazionale senza il quale non avrebbe senso.

I furori regolatori tedeschi, che hanno già ottenuto dei giorni scorsi i primi via libera a una stretta sugli hedge fund che dovranno munirsi di un patentino europeo, sicuramente toccano nodi importanti nel quadro delle necessarie riforme finanziarie che i risparmiatori aspettano ormai da mesi, tuttavia in questa fase destano molti sospetti. Un attacco alla speculazione all’indomani dei pesanti ribassi dell’euro è comprensibile, ma uno scatto in avanti sull’Eurogruppo e un’azione tanto repentina non può che far temere nuovi drammatici eventi per i mercati.

Qualcuno ipotizza il default di qualche altro colosso bancario o un altro shock per l’Eurozona. Inevitabilmente i listini precipitano ancora a partire dagli indici dell’Europa periferica: ancora una volta, nonostante tutto, il Dax limita i danni, a discapito degli altri membri dell’Eurozona.
(GD)
 
Ho letto, da qualche parte, che lo staff che segue le faccende economiche per la Merkel è composto da "ragazzini" ...

Chissà, magari sono ragazzini speculatori :D.

In ogni caso o il governo tedesco è una parodia stile sturmtruppen, oppure quello che dicevo settimane fa sull'export tedesco che ormai aveva esaurito la copertura sul mercato europeo e voleva estendersi al di fuori dalla zona euro con un cambio favorevole, potrebbe essere anche plausibile a questo punto.
 
Borsa Atene: Ase -2,1%, crescente volatilita'


MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase di Atene cede il 2,1%, in una seduta caratterizzata da una crescente volatilita'.
In netto calo Piraues, a -5,2% ed Eurobank, a -4,6% dopo il downgrade di BofA Merrill su entrambe a neutral da buy.
Hellenic Telecoms cede il 3,5%, Alpha il 2,8%, Tital il 2,4% e Ppc il 2,1%.
"Sulla Borsa locale pesa la debolezza dei mercati europei e si riscontra una certa avversione al rischio in merito all'esposizione alla Grecia", afferma un trader.

 
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