Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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La palla al piede del debito greco


(Teleborsa) - Roma, 26 mag - I grandi investitori Europei concordano nel ritenere che il rischio di inedempienza dalla Grecia sui propri Bond governativi rende le quotazioni azionarie troppo costose in relazione ai possibili benefici che i piani di salvataggio messi in campo dall'Unione potranno trasferire all'economia greca.
Pur ritenendo i valori mediamente bassi e ricompressi ad un P/E pari all'8,6% le compagnie di investimento vedono rischi di ulteriori cadute dopo che il mercato azionario greco ha perso otre 78 miliardi di dollari di capitalizzazione, pari al 13,6% del proprio PIL.
In sintesi la percezione fra gli investitori europei è che la Grecia è ancora un mercato rischioso e che è difficile ipotizzare adesso un adeguato livello di rientro da parte degli investitori che ritengono poco attraente la paradossale spaccatura tra il P/E medio europeo e quello espresso dal mercato azionario greco che è superiore al 30%.
Insomma la finanza privata ritiene poco convincente negli effetti in prospettiva la manovra messa in campo all'Unione sulla ristrutturazione del debito greco e più specificatamente quella interna attuata dal ministro Papandreu, alla faccia delle dichiarazioni fatte dallo stesso ministro e sul fatto che chi avesse scommesso contro il debito greco sarebbe rimasto in maniche di camicia. Lui era in mutande ed ancora non lo sapeva.
 
Volevo evidenziare che in assenza di agenzie cassandre o sturmtruppen vari la Grecia è scesa dal podio dei CdS dopo diverse settimane.

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Mi aspetterei a breve qualche dichiarazione sul colore delle braghe degli impiegati greci per far riprendere quota ai CdS sulla Grecia o altre amenità simili da parte del politico di turno o dal premio nobel di qualche secolo fa. :ihih:
 
Grecia
Per la Grecia, l'OCSE osserva che il ripristino della fiducia e il recupero richiede un consolidamento radicale associato alle riforme strutturali.
Secondo le stime dell'Agenzia, quest'anno l'economia greca si contrarrà del 3,7%, date le misure di austerità severe annunciate dal governo che comprometteranno lo sviluppo, come indicato nella relazione.

La previsione è leggermente più ottimista rispetto alle stime del governo greco, l'UE e il FMI.

Per quanto riguarda la disoccupazione in Grecia è prevista in aumento quest'anno al 12,1% e nel 2011 al 14,3%.

Eurozona
Cambiano le stime precedenti della zona euro, con una crescita del 1,2% nel 2010 e 1,8% nel 2011 (dallo 0,9% e 1,7%).

kathimerini.gr con informazioni provenienti da Reuters
 
Guarda il Lato positivo,Sono Stabili,è il Bund che è su livelli assurdi

E' vero ma preferivo vedere salire la Grecia piuttosto che scendere i Bund :rolleyes:

Comunque sono giornate di positiva calma e va bene così, sopratutto perchè se avessero sentito lo scossone che gira anche tra i nostri tds avremmo assistitito auna nuova discesa, quindi non mi lamento!;)
 
Su vari siti Greci si legge di un Forte Fermento sul recupero evasione,corruzione sul fronte Sanità Farmacia,oltre che sulle Invalidità Presunte.
Se vanno avanti cosi recuperano tanti di quei soldi...
Oltretutto a Me pare che gran parte della Popolazione Greca sia Benestante e Abbia Casa di Propietà ecc..
 
E' vero ma preferivo vedere salire la Grecia piuttosto che scendere i Bund :rolleyes:

Comunque sono giornate di positiva calma e va bene così, sopratutto perchè se avessero sentito lo scossone che gira anche tra i nostri tds avremmo assistitito auna nuova discesa, quindi non mi lamento!;)

Se e ripeto Se,ci si stabilizza un Pochino,il Bund Scende e I rendimenti dei Periferici Calano,quindi i prezzi Salgono;)

La Liquidità tornerà tra Qlc Mese quando la Grecia non sarà + sotto i riflettori
 
Zona euro, Ocse vede rimbalzo crescita, rischio per periferici

mercoledì 26 maggio 2010 15:00




BRUSSELS, May (Reuters) - L'economia della zona euro si sta lentamente riprendendo grazie a stimoli fiscali e a un miglioramento nell'interscambio commerciale, ma la competitività scarsa e le finanze pubbliche nelle economie periferiche costituiscono un rischio.
Lo ha detto l'Ocse in un rapporto pubblicato oggi.
Per l'organizzazione l'economia della zona euro si espanderà probabilmente dell'1,2% quest'anno e dell'1,8% nel 2011, stime più ottimistiche di quelle della Commissione europea rispettivamente dello 0,9% e dell'1,5%.
"Una ripresa graduale è iniziata, guidata dagli stimoli di politica economica, un rimbalzo nel commercio mondiale e da migliorate condizioni finanziarie, sebbene di recente ci sia stata una significativa volatilità dei mercati finanziari" dice il rapporto.
"Difficoltà nel ripristino della competitività e di sane finanze pubbliche in alcuni paesi periferici potrebbero rendere complicata la ripresa" ha detto l'Ocse.
I paesi periferici sono Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, tutti hanno dovuto introdurre misure di austerità per convincere i mercati della propria capacità di ripagare il debito.
"Un consolidamento fiscale profondo e sostenuto, insieme a riforme strutturali, sono un elemento chiave per ripristinare la fiducia e la crescita" ha detto l'Ocse riguardo alla Grecia.
"Riuscire a tenere a freno la spesa pubblica, con riforme delle pensioni e miglioramenti nell'efficienza del settore pubblico sono cruciali per il successo del programma" dice l'Ocse.
La Grecia si è assicurata un pacchetto di prestiti d'emergenza di 110 miliardi di euro dalla zona euro e dal Fmi.
I timori del mercato si sono rivolti quindi a Spagna e Portogallo che, malgrado un rapporto debito-Pil inferiore a quello della Grecia, soffrono anche di una lenta crescita e di bassa competitività.
Questo ha costretto i paesi della zona euro a raccogliere con il Fmi 750 miliardi di euro di prestiti come rete di salvataggio per qualunque stato della zona euro che non possa più prendere prestiti a tassi sostenibili sul mercato.
Gli economisti sottolineano tuttavia che mentre la possibilità di ricevere prestiti d'emergenza risolve i problemi di finanziamento immediato, non risolve i sottostanti problemi di finanze pubbliche gonfiate, bassa crescita e debole competitività.
L'Ocse ha detto che la Spagna dovrebbe attuare i piani di consolidamento fiscale che prevedono una riduzione del deficit al 7% del Pil nel 2011, e intraprendere una riforma delle pensioni per dare basi sostenibili alla finanza pubblica.
"Il mancato raggiungimento di un sufficiente consolidamento fiscale impatterà sulla fiducia degli investitori" ha detto l'Ocse sulla Spagna, stimando che la sua crescita economica potrebbe essere ancora negativa quest'anno a -0,2% ma salire allo 0,9% nel 2011.
La crescita economica del Portogallo resterà probabilmente debole all'1,0% quest'anno e allo 0,8% nel 2011.
"Nonostante una ripresa nella domanda estera, la scarsa competitività compromette la crescita dell'export: sia il rialzo del costo del lavoro durante la crisi, sia la produttività bassa rendono improbabile che il Portogallo riguadagni quote di mercato nel periodo stimato" ha detto l'Ocse.
 
Al record di altezza di 2,6 miliardi si prevede di raggiungere il finanziamento della Banca centrale europea (BEI) per il nostro paese nel 2010 e sarà più che doppio rispetto alla media degli ultimi cinque anni, come il vice presidente della Banca Plutarco SAKELLARIS Parlando durante la firma di un accordo di finanziamento di 400 milioni di euro con il greco Petroleum Company (Hellenic Petroleum), per aumentare la produzione di gas puliti attraverso il potenziamento della raffineria di Eleusi.

di finanziamento della BEI nel nostro paese, come ha sottolineato k.Sakellaris copriranno tutti i principali settori, in particolare trasporti, energia, riqualificazione urbana e l'istruzione. L'aumento è parte di un più ampio insieme di misure di supporto, compresi i finanziamenti for settori prioritari di energia, climate change and infrastructure, così come "" trasporto pulito and to promuovere la convergenza e medie imprese tappi.

BEI - Hellenic Petroleum

Alla cerimonia della firma, il signor SAKELLARIS, nelle sue dichiarazioni ha detto che il potenziamento della raffineria di Eleusi contribuirà a migliorare la qualità dell'ambiente, attuando le più moderne tecnologie di raffinazione e aumentare la produzione di carburanti puliti.

Parlando della manifestazione di Tassos Giannitsis, presidente della Hellenic Petroleum SA, ha dichiarato che l'investimento di 1,2 miliardi di euro di Hellenic Petroleum è il più grande investimento industriale mai realizzati in Grecia, migliora la competitività, crea posti di lavoro, genera prodotti migliori e più amichevole per l'ambiente, ridurre le importazioni e le esportazioni aumentano, e migliora notevolmente le prestazioni ambientali della raffineria per tagliare le emissioni di tutti gli inquinanti locali. "Il progetto è in corso e dovrebbe essere completata nella seconda metà del prossimo anno. In un momento molto difficile per il nostro paese, la Hellenic Petroleum SA si è impegnata ad attuare le sue strategy for crescita e competitività, che comprende un programma importanti investimenti superiore al 2000000000 € per il period 2009-1911 focused su operations di raffinazione e marketing e una grande iniziativa per migliorare le prestazioni di tutte le nostre attività ", ha detto k.Giannitsis.

L'amministratore delegato di Hellenic Petroleum ha annunciato che Yannis Kostopoulos già creato 500 posti di lavoro dalla progressiva realizzazione degli investimenti fino all'autunno del 2000, creerà posti di lavoro in giro. Allo stesso tempo, creare 165 posti di lavoro permanenti in ELPE e gli investimenti contribuisce a mantenere almeno 700 posti di lavoro indiretti associati con lo sviluppo di (fornitori, ecc).

Al completamento degli investimenti che i benefici ambientali saranno molto grandi ", ha detto Kostopoulos, dando indicazione del fatto che gli inquinanti dell'aria a livello locale sarà ridotto del 80%.
 
Zona euro, Ocse vede rimbalzo crescita, rischio per periferici

mercoledì 26 maggio 2010 15:00




BRUSSELS, May (Reuters) - L'economia della zona euro si sta lentamente riprendendo grazie a stimoli fiscali e a un miglioramento nell'interscambio commerciale, ma la competitività scarsa e le finanze pubbliche nelle economie periferiche costituiscono un rischio.
Lo ha detto l'Ocse in un rapporto pubblicato oggi.
Per l'organizzazione l'economia della zona euro si espanderà probabilmente dell'1,2% quest'anno e dell'1,8% nel 2011, stime più ottimistiche di quelle della Commissione europea rispettivamente dello 0,9% e dell'1,5%.
"Una ripresa graduale è iniziata, guidata dagli stimoli di politica economica, un rimbalzo nel commercio mondiale e da migliorate condizioni finanziarie, sebbene di recente ci sia stata una significativa volatilità dei mercati finanziari" dice il rapporto.
"Difficoltà nel ripristino della competitività e di sane finanze pubbliche in alcuni paesi periferici potrebbero rendere complicata la ripresa" ha detto l'Ocse.
I paesi periferici sono Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, tutti hanno dovuto introdurre misure di austerità per convincere i mercati della propria capacità di ripagare il debito.
"Un consolidamento fiscale profondo e sostenuto, insieme a riforme strutturali, sono un elemento chiave per ripristinare la fiducia e la crescita" ha detto l'Ocse riguardo alla Grecia.
"Riuscire a tenere a freno la spesa pubblica, con riforme delle pensioni e miglioramenti nell'efficienza del settore pubblico sono cruciali per il successo del programma" dice l'Ocse.
La Grecia si è assicurata un pacchetto di prestiti d'emergenza di 110 miliardi di euro dalla zona euro e dal Fmi.
I timori del mercato si sono rivolti quindi a Spagna e Portogallo che, malgrado un rapporto debito-Pil inferiore a quello della Grecia, soffrono anche di una lenta crescita e di bassa competitività.
Questo ha costretto i paesi della zona euro a raccogliere con il Fmi 750 miliardi di euro di prestiti come rete di salvataggio per qualunque stato della zona euro che non possa più prendere prestiti a tassi sostenibili sul mercato.
Gli economisti sottolineano tuttavia che mentre la possibilità di ricevere prestiti d'emergenza risolve i problemi di finanziamento immediato, non risolve i sottostanti problemi di finanze pubbliche gonfiate, bassa crescita e debole competitività.
L'Ocse ha detto che la Spagna dovrebbe attuare i piani di consolidamento fiscale che prevedono una riduzione del deficit al 7% del Pil nel 2011, e intraprendere una riforma delle pensioni per dare basi sostenibili alla finanza pubblica.
"Il mancato raggiungimento di un sufficiente consolidamento fiscale impatterà sulla fiducia degli investitori" ha detto l'Ocse sulla Spagna, stimando che la sua crescita economica potrebbe essere ancora negativa quest'anno a -0,2% ma salire allo 0,9% nel 2011.
La crescita economica del Portogallo resterà probabilmente debole all'1,0% quest'anno e allo 0,8% nel 2011.
"Nonostante una ripresa nella domanda estera, la scarsa competitività compromette la crescita dell'export: sia il rialzo del costo del lavoro durante la crisi, sia la produttività bassa rendono improbabile che il Portogallo riguadagni quote di mercato nel periodo stimato" ha detto l'Ocse.

Scopro con orgoglio che l'Italia non fa più parte dei paesi periferici??:eek:
 
Grecia, riunione governo su piano privatizzazioni

mercoledì 26 maggio 2010 17:54

ATENE, 26 maggio (Reuters) - Il governo greco si è riunito per dare avvio al piano di privatizzazioni che potrebbe rappresentare un piccolo aiuto per ripagare l'enorme debito del paese ma soprattutto mandare un segnale sulla serietà sulle riforme economiche.
Il piano è una delle condizioni per il pacchetto di salvataggio da 110 miliardi di euro messo a punto dall'Ue e dal Fondo Monetario Internazionale. Nel dettaglio il piano deve essere pronto entro la fine dell'anno e consentire la raccolta di risorse per almeno un miliardo l'anno tra il 2011 e il 2013.
Nessun comunicato è stato emesso dopo la riunione del premier George Papandreou con il consiglio dei ministri.
Secondo quanto riferito da alcuni funzionari greci a Reuters, il governo sta valutando l'avvio delle procedure di privatizzazione per Ose, che gestisce le ferrovie di stato, e Larco, produttrice di nickel, oltre alla vendita di alcuni asset immobiliari.
I prossimi sulla lista sono la società monopolista del gas Depa, Athens International Airport, Athens Water Company (EYDr.AT: Quotazione) e Thessaloniki Water Company.
Mentre non sono comprese, quanto meno per il breve termine, le partecipazioni del 34% in Opap (OPAr.AT: Quotazione), la più grande agenzia di scommesse europea, e del 20% in OTE (OTEr.AT: Quotazione), la maggiore compagnia telefonica dei Balcani, secondo quanto riferito dal funzionario.
 
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