Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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L'apertura degli spread sul bund.
Il Bund inizia a perdere un pò di forza, stringono i periferici.
Grecia sempre in ampia oscillazione compresa tra 550/600 pb. Allarga verso sera e restringe durante la giornata (acquisti BCE).

Grecia 601 pb. (600)
Portogallo 270 pb. (284)
Spagna 195 pb. (209)
Italia 144 pb. (162)
UK. 94 pb. (98)
Belgio 83 pb. (99)
Usa 67 pb. (65)
 
Greece: 2010 deficit-cutting exceeds targets
By NICHOLAS PAPHITIS – 19 hours ago
ATHENS, Greece — Greece has weathered the worst of its debt crisis, its prime minister declared Thursday as official data indicated the government exceeded its budget deficit-cutting targets for the first five months of 2010.
"We are on the way back to a normal financial and fiscal situation, having left the major dangers behind," Prime Minister George Papandreou said.
He insisted that Greece was no longer in danger of bankruptcy and dismissed as "a disastrous rumor mill" any talk of the country exiting the eurozone and returning to its old currency, the drachma.
"I have even heard that here are ships bringing in special paper on which to print drachmas," he said. "This is obviously risible, but it is also very dangerous as it upsets our citizens for no reason at all."
After amassing a vast public debt and overspending to the tune of 13.6 percent of gross domestic product in 2009, Greece was saved from defaulting on its loans last month by the first installment of a euro110 billion ($131 billion) rescue package from the International Monetary Fund and the 15 other nations that share the euro currency.
In return, Papandreou's center-left government announced painful austerity measures, slashing pensions and salaries while increasing indirect taxes, seeking to bring the deficit down to 2.6 percent in 2014.
Still, a number of economists believe Greece will eventually restructure its debt despite the bailout.
Labor unions have fiercely oppose the cutbacks, arguing that less well-off Greeks will suffer disproportionately. On Thursday, state railway workers held a 24-hour strike — halting all services — to protest plans to restructure the loss-making company, cut unprofitable lines and partially privatize rail operator Trenose.
The continued flow of the European Union and International Monetary Fund bailout funds — a second batch is due in September — will depend on successful implementation of the austerity package.
Greek officials insist the effort remains well on track, with deficit-cutting targets exceeded in the first five months of 2010 as a lower-than-expected increase in revenues was offset by higher spending cuts.
A finance ministry statement Thursday said the January-May deficit was euro8.97 billion ($10.77 billion), compared to euro14.65 billion in the first five months of 2009. It said that represents a 38.8 percent reduction, more than the planned 35.1 percent cut.
In a further encouraging sign, Greece's statistical authority said unemployment in March dipped to 11.6 percent. Although that was a five-year high for the month, the figure was down from 12.1 percent in February, with 26,500 fewer jobless people.
Copyright © 2010 The Associated Press. All rights reserved.
 
Borsa Atene: Ase +1%, rimbalzo dopo recenti vendite


MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase di Atene cresce dell'1,1%, a quota 1.493,3 punti, in scia al rimbalzo della Borsa dopo la recente pressione sulle vendite.
Il sentiment e' sollevato dai guadagni della notte di Wall Street.
In rialzo Opap a +2,9%, Eurobank a +2,6%, Alpha a +2,4%, National a +1,8%, Piraues a +1,5% ed Hellenic Telecoms a +0,9%.
 
BANCHE UE: MOODY'S, ESPOSIZIONE A DEBITO PIGS "GESTIBILE"


10:22 11 GIU 2010

(AGI) - Londra - Lo "stress test" di Moody's su alcune delle piu' grandi banche dell'Ue le promuove. Il test ha rivelato che l'esposizione degli istituti tanto al debito pubblico quando ai prestiti al settore privato in Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda e' gestibile, rispetto agli attuali livelli di capitale. L'agenzia non prevede interventi sul rating in base a tali esposizioni.

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:lol::lol::lol:
 
Ue avrebbe dovuto intervenire prima con aiuti Grecia - Wellink

venerdì 11 giugno 2010 13:10


VIENNA 11 giugno (Reuters) - L'Unione europea avrebbe dovuto intervenire prima di quanto ha fatto con un pacchetto di salvataggio per la Grecia.
Lo ha detto Nout Wellink, membro del board della Banca centrale europea. Ma Wellink, che è anche governatore della banca centrale olandese, ha detto ai giornalisti che è troppo presto per parlare di ulteriore espansione del massiccio pacchetto dell'Unione europea per aiutare i paesi non in grado di far fronte all'espansione del debito.
"Mi sembra un po' presto per parlare di ulteriore espansione", ha detto Wellink.
L'attuale incertezza del mercato si è riflessa in un maggior uso dei depositi overnight presso la Bce, ma le aspettative di inflazione nella zona euro sono più ancorate che negli Stati Uniti, ha anche detto.
"Per una valutazione corretta è necessario considerare che le aspettative di inflazione sono ancorate più saldamente in Europa che negli Stati Uniti", ha detto.
 
Agenzie rating, downgrade debito euro ingiustificato-Stark (Bce)

venerdì 11 giugno 2010 12:08


FRANCOFORTE 11 giugno (Reuters) - I downgrade decisi dalle agenzie di rating nei giorni caldi della crisi del debito sovrano nella zona euro sono "ingiustificati", sostiene Juergen Stark, membro del board della Banca centrale europea, secondo cui le agenzia hanno deciso i downgrade senza "avere idea" del pacchetto di aiuti in arrivo.
I dettagli del programma greco non sono stati apprezzati dai mercati, ha aggiunto Stark, che definisce i problemi dell'Unione monetaria "seri, ma non seri quanto il mercato sembra credere". Il piano greco infatti è "serio e ambizioso" e i mercati stanno "chiaramente reagendo in modo eccessivo" nelle circostanze attuali.
La Bce discuterà di come "dipendere meno" dalle agenzie di rating, dice Stark, secondo il quale nella sfera delle agenzie sarebbe necessaria più concorrenza. Le agenzie, nell'inseguire i mercati, agiscono in maniera pro-ciclica e potrebbero avere degli interessi in tal senso. Serve una visione indipendente su come valutare i prodotti finanziari e la situazione delle finanze pubbliche nei paesi, ha detto Stark, osservando come i titoli del debito pubblico che la Bce sta acquistando sono, secondo l'opinione delle agenzie, di bassa qualità.

EURO IN DUBBIO? FOLLIA
Chiedersi se l'euro abbia un futuro è folle, ha detto Stark. La crisi attuale non è una crisi dell'euro, ma del debito sovrano, ha spiegato, aggiungendo che l'area euro non sta comunque fronteggiando una distruzione della ricchezza di ordine paragonabile a quella di altre parti del mondo eil potenziale di crescita economica della regione potrebbe essere simile a quello precedente alla crisi finanziaria.
Altri paesi industrializzati hanno sfide simili di fronte a sé in fatto di finanze pubbliche, ha proseguito Stark. La crisi è comunque un campanello d'allarme e indica che i meccanismi di sorveglianza economica devono essere rafforzati, un lavoro da affrontare in autunno.

INFLAZIONE NON PREOCCUPA
Il banchiere è infine tranquillo sulle prospettive circa l'andamento dei prezzi in uscita dalla fase recessiva. I dati, dice Stark, mostrano che l'inflazione è ancora decisamente sotto controllo nell'area euro e non si vedono all'orizzonte aumenti della pressione inflazionistica nella zona euro.
Le fondamenta della Bce, ha chiarito Stark, poggiano sulla stabilità dei prezzi e non sono destinate a cambiare.

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Anche Stark mi sembra più fiducioso sulla Grecia ...
 
Bce: Stark, agenzie di rating "irresponsabili" sulla Grecia

11/06/2010 15.30


Le agenzie di rating hanno peggiorato "in modo irresponsabile" la volatilità sui mercati del debito a inizio d'anno quando hanno deciso di declassare la Grecia mentre Europa, Bce e Fmi stavano mettendo a punto il piano di salvataggio da 110 miliardi di euro per Atene. Lo ha detto il capo-economista della Bce, Juergen Stark, intervenendo a un convegno. Le agenzie di rating "non avevano idea di che cosa stavamo discutendo, né delle dimensioni del piano". Le agenzie di rating "non sanno niente di più rispetto al resto del mercato. Lo seguono in modo prociclico", mentre, invece, ci sarebbe bisogno "di un punto di vista indipendente su come valutare i prodotti e le situazioni".

(MFonline.it)
 
Bini (Bce): uscita paese da euro danneggerebbe fortemente tutti

venerdì 11 giugno 2010 14:45


MILANO (Reuters) - L'uscita dalla zona euro di un paese in difficoltà o la riorganizzazione dell'Unione monetaria in un club per le sole nazioni più stabili avrebbe costi molto elevati per tutti, paesi creditori inclusi.
Questa è la considerazione che ha spinto i paesi europei a scegliere la via del consolidamento fiscale per Atene e tutti gli altri, accompagnata da riforme strutturali e dal rinnovamento del Patto di stabilità. E la stessa visione ha trova forti sostenitori, al di fuori dall'Europa, nei paesi del G7 e del G20, con gli Stati Uniti in prima fila che hanno premuto per il supporto del Fondo monetario ad Atene avendo bene in mente l'impatto dell'insolvenza di un paese avanzato.
Lo spiega Lorenzo Bini Smaghi, membro del consiglio esecutivo della Bce in un discorso preparato per il meeting del 'Consiglio per gli Stati Uniti e l'Italia'.
"Le ipotesi presentate da alcuni rispetto alla possibilità che un paese abbandoni l'euro o riguardo alla ricostituzione della zona euro in forma ridotta avrebbero effetti fortemente negativi su tutti, sia che si tratti di creditori netti sia di debitori netti", dice Bini Smaghi.
"L'impatto sarebbe ben più costoso che l'approccio alternativo - standard - che prevede di attuare un rigido piano di consolidamento fiscale in tutti i paesi, iniziando dalla Grecia", aggiunge.


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:clap:
 
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