Non indendevo questo: è chiaro che i greci si tengono aperti a più soluzioni di uscita. E' un loro diritto ... è chiaro che Lazard non si occupa di problematiche ambientali.
Mi riferivo che più lontana nel tempo dovesse essere tale ristrutturazione, meno recupererebbero gli obbligazionisti ... ma forse ti riferivi ad altro.
Sì, ed è normale che su queste cose i non addetti ai lavori vengano a sapere il più tardi possibile... gli addetti ai lavori invece potranno muoversi per tempo.
Il più lontano nel tempo, meno si recupera è legato ad una valutazione della vicenda greca in parallelo con quella argentina. Alla partenza della crisi argentina, questo paese aveva una metrica finanziaria molto migliore di quella ellenica all'inizio della crisi greca, ed avrebbe potuto abbandonare il cambio fisso con il dollaro e ristrutturare il debito a condizioni più favorevoli per gli obbligazionisti di quelle poste in essere in seguito.
Fu fatta una scelta differente: il tentativo di restare peggati ad una valuta forte innescò una spirale deflattiva, che vanificò gli sforzi di risanamento del deficit pubblico, mentre i finanziamenti internazionali tenevano artificiosamente solvibile il paese, ma erodevano a propria volta il recovery per gli obbligazionisti quando gli argentini, impossibilitati ad avere crescita economica, decisero per il default.
Ora, assumiamo che le pressioni sulla Grecia siano per una ristrutturazione dopo il 2012, piuttosto che ad inizio 2011: nel mentre il paese aggrava la sua situazione, in quanto il debito continua a salire (come da programma di salvataggio), il PIL va in negativo e ci resta stabilmente, sale vertiginosamente la disoccupazione, le tasse salgono, ma la base imponibile si riduce, per cui il prelievo complessivo si riduce, la privatizzazione riduce le entrate future dello stato mentre i suoi proventi incidono solo marginalmente sul debito...
Insomma, quello che è successo in Argentina, sta succedendo in Lettonia ed Estonia, e succederà anche in Grecia...
Per questo dico che c'è da capire cosa vorrà fare la classe politica greca... arrivare stremati ad una ristrutturazione fra 3 anni oppure farla più velocemente, in condizioni che consentano un rapido ritorno alla crescita.
L'unica nota positiva, in questo diversa rispetto al caso argentino, sta nell'indebolimento dell'euro ... sicuramente aiuta la Grecia un euro meno forte, ma è da vedere quanto incide e se è sufficiente a consentire un certo livello di crescita economica anche in un paese come la Grecia.