Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (12 lettori)

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tommy271

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Bankitalia: cresce esposizione banche italiane verso Grecia


ROMA (MF-DJ)--Aumenta l'esposizione delle banche italiane verso la Grecia. Il dato e' segnalato dal Bollettino Statistico della Banca d'Italia.
L'esposizione a marzo scorso e' aumentata a 4,22 miliardi dai 3,85 segnalati a dicembre 2009. Cresce in particolare l'esposizione verso il settore non bancario greco a 3,26 miliardi (3,04 mld a dicembre). La tendenza al rialzo si registra anche verso un altro dei paesi periferici dell'Unione Europea, il Portogallo dove l'esposizione segnalata da via Nazionale cresce a 5,1 miliardi (4,81 miliardi a fine anno). L'esposizione delle banche italiane si riduce invece nei confronti di Irlanda e Spagna. Nel primo caso l'esposizione scende a 11,66 miliardi dai 13,74 miliardi e nel secondo caso della Spagna a 20,5 miliardi dai 21,15 miliardi segnalati alla fine del trimestre precedente.
 

tommy271

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Grecia, Papaconstantinou: le nostre banche usciranno indenni dagli stress test - 20/07/2010

A tre giorni dalla pubblicazioni dei dati sugli stress test delle banche europee, si moltiplicano le voci di chi intende anticiparne le conclusioni...

A tre giorni dalla pubblicazioni dei dati sugli stress test delle banche europee, si moltiplicano le voci di chi intende anticiparne le conclusioni. Ieri è stato il ministro delle Finanze di uno dei Paesi più nell’occhio del ciclone, la Grecia, a lanciarsi in una previsione ottimistica: gli istituti di credito locali usciranno infatti, secondo il membro del governo di Atene George Papaconstantinou, «indenni» dai controlli effettuati dalle autorità comunitarie. «Siamo certi che le nostre banche registreranno risultati positivi», ha aggiunto.
Proprio la Grecia, nazione fortemente colpita dalla crisi finanziaria prima e da quella del debito più di recente, ha deciso di sottoporre ai test il 90% del proprio settore bancario: una proporzione - ha ricordato Papaconstantinou - nettamente superiore rispetto a quella degli altri Stati membri dell’Ue: «Negli altri Paesi la percentuale è in media del 55%». Due giorni fa anche il Belgio si era lanciato in una previsione rosea per i propri istituti coinvolti, con la stampa di Bruxelles che aveva rimbalzato la notizia di una “promozione” per KBC Groep NV e Dexia SA: entrambe avrebbero passato i test, e risulterebbero «sufficientemente capitalizzate per far fronte a nuove ondate della crisi». Situazione opposta, invece, per Hypo Real Estate Holdings: la banca tedesca, ha annunciato l’agenzia Bloomberg citando fonti anonime, non avrebbe superato i controlli.
Ieri, intanto, il Comitato di supervisione bancaria europeo ha fatto sapere che i risultati dei test saranno pubblicati a partire dalle 18, quando le principali piazze finanziarie saranno già chiuse.


(Valori.it)
 

tommy271

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La Borsa di Atene ha invertito l'andamento positivo degli ultimi giorni.
Probabilmente la dipendenza delle banche grece dalla BCE per i finanziamenti, accompagnata da prese di beneficio ha fatto il resto.
L'indice ASE segna - 2,59 a 1584.
Sul fronte obbligazionario non si muove foglia ...
 

tommy271

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Borsa Atene: Ase chiude a -2,9%, pesano prese di profitto


MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase di Atene termina la seduta di oggi in calo del 2,9%, a quota 1579,14 punti.
Dopo il guadagno del 13% nell'arco del mese l'indice ha subito prese di profitto e il sentiment e' stato minato dalle perdite dei mercati internazionali.
"Prospettive di accordi nel settore bancario hanno fornito segnali positivi ai mercati nelle ultime settimane e anche i volumi di contrattazioni sono aumentati, la correzione di oggi era prevista", commenta un analista.
"Il miglioramento dello scenario macro locale suggerisce buone prospettive per la Borsa di Atene, finora considerata terra bruciata", aggiunge l'analista.
In territorio negativo Alpha a -5,2%, National a -4,9%, Piraeus a -4,8%, Hellenic Telecoms a -3,5%, Opap a -2,8% e Ppc a -2,3%.
 

tommy271

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Bene per le aste aste irlandesi, spagnole e greche

20/07/2010 17.26
Oggi in Europa giornata di massicce emissioni governative, con i bond irlandesi che hanno ricevuto una buona domanda, nonostante il downgrade di ieri da parte di Moody's e le preoccupazioni del mercato per lo stress test sulle banche spagnole. L'asta ha visto, infatti, il pieno collocamento dell'offerta che nella mattinata ha emesso 1,5 mld euro di bond a 6 e 10 anni; i rendimenti sono scesi di circa 10 punti base rispetto ai valori d'apertura, invertendo un trend di mercato che aveva portato i bond irlandesi a sottoperformare gli altri periferici nel corso delle ultime 2 settimane.

Delude invece l'emissione dell'Ungheria, il totale dei titoli a 3 mesi collocati sul mercato dopo l'interruzione dei colloqui tra governo, Fmi e Unione europea è, infatti, passato da 45 a 35 mld huf. Secondo un'analista la situazione resta tuttavia sotto controllo; Budapest ha riserve a sufficienza e la riduzione dell'ammontare in offerta non causa problemi. L'annuncio dei risultati dell'asta ha depresso ulteriormente le borse europee, l'euro/dollaro e' sceso sotto quota 1,29.

L'asta di Letras spagnoli ha riscosso un'ottima risposta da parte degli investitori. I rendimenti registrati sul 12 e 18 mesi sono risultati in calo rispetto a giugno, rispettivamente al 2,221% (da 2,303%) e al 2,331% (dal 2,837%) poiché secondo un analista, Madrid ha pagato, per qualche mese, interessi troppo alti sul proprio debito rispetto a quanto suggerito dal rating.

Anche l'asta greca di bill a 3 mesi ha dato risultati positivi, grazie alla quale il Tesoro ha venduto una quota maggiore di titoli rispetto a quanto previsto (1,95 mld euro contro 1,5 mld); tuttavia secondo uno strategist, non si potrà dare una valutazione sulla fiducia del mercato nei confronti di Atene fino a quando non verrà contratto debito a lungo termine.


(MFonline.it)


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Una panoramica sulle aste di oggi.
 

tommy271

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La chiusura di ieri degli spread/bund sul decennale mostra un leggero andamento negativo verso la nostra Grecia, restringono gli altri quattro del gruppone. L'apertura di questa mattina segna 809 pb.
Le recenti news positive dei nostri ellenici non hanno contribuito ad invertire la rotta, stabilizzando il range di oscillazione tra i 760/800 pb.
Probabilmente il peso degli interventi della BCE sui titoli di Atene è la sola cosa che conta: come da manuale ...

Grecia 798 pb. (792)
Portogallo 296 pb. (308)
Irlanda 283 pb. (293)
Spagna 171 pb. (180)
Italia 137 pb. (140)
 

tommy271

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JUNCKER: EUROZONA STA MEGLIO, VERSO RITORNO NORMALITA'

Nei Paesi della zona euro "la situazione sta tornando alla normalità". Lo dice al quotidiano francese Le Monde il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker.
"I mercati - aggiunge - sono più razionali, si sono resi conto che l'iniziativa dell'Unione europea, del Fondo monetario internazionale e della Grecia, è credibile". Anche perchè Atene sta applicando "al millimetro" il piano di rigore per rimettere in sesto i conti pubblici. Ma non è tutto. Juncker riferisce anche che è praticamente pronto il meccanismo di stabilizzazione di Eurolandia.
Dotato di 440 miliardi di euro, questo fondo d'urgenza destinato a sostenere tutti gli Stati membri in difficoltà dovrebbe essere operativo "entro la fine del mese". Insomma, conclude il lussemburghese, "l'eurozona sta meglio, ma non dobbiamo essere beatamente ottimisti".




(L'Occidentale.it)
 

tommy271

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[FONT=Arial,Helvetica,sans-serif][SIZE=-1]Attesa per gli stress test in Ue Oggi Trichet vede i banchieri[/SIZE][/FONT]

[FONT=Arial,Helvetica,sans-serif][SIZE=-1]L’esperto: «La risposta sbagliata a un problema reale»[/SIZE][/FONT]

[FONT=Arial,Helvetica,sans-serif][SIZE=-1]FRANCOFORTE - Politici, autorità di controllo, associazioni di categoria e singole banche. In Europa tutti si affrettano a lanciare messaggi tranquillizzanti per l’esito degli stress test condotti sugli istituti del Vecchio Continente che verranno diffusi venerdì. E oggi il presidente della Bce Jean Claude Trichet vedrà i principali banchieri europei a Francoforte in un incontro informale incentrato proprio sugli stress test. Sull’opportunità di seguire gli Stati Uniti nel pubblicare i test e sul metodo applicata tuttavia, le polemiche e le critiche non si placano. Si accusa i test di essere troppo “blandi” e di promuovere in sostanza la quasi totalità delle 91 banche interessate o di usare un sistema di calcolo uniforme per realtà e situazioni molto diverse. Per il direttore del dipartimento economia della Bocconi Donato Masciandaro, gli stress test sono «la risposta sbagliata a un problema reale» e se venerdì daranno risultati buoni, si tratterà «di un placebo» mentre in caso di un esito negativo saranno «un catalizzatore di ulteriore incertezza sui mercati». Per il docente della Bocconi si tratta di una «scorciatoia» da parte dei politici e le autorità di controllo che hanno scelto «la risposta più facile di dare direttamente le informazioni a un pubblico che peraltro non è in grado di interpretarle» invece di cambiare regole e controlli.
A rasserenare il clima c’è il calo di tensione sui mercati dei titoli di Stato, specie quelli dei Paesi periferici che gli stress test ipotizzano possibili fonti di perdite. Il buon successo delle aste di questi giorni in Irlanda, Spagna, Grecia dice il contrario e allontana le ipotesi non solo di default ma anche di forti riscadenzamenti del debito.

(Corriere Canadese)
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tommy271

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Greece can prove its worth during debt hiatus

By Anke Richter
Published: July 20 2010 17:26 | Last updated: July 20 2010 17:26

A restructuring of Greece’s sovereign debt is unlikely to be considered until late 2011 – giving the country a chance to prove it is worthy of support, says Anke Richter, executive director of credit research at Conduit Capital Markets.
“Greece will certainly make progress on its fiscal consolidation, although we are less sure it will achieve its targets,” she says. Indeed, Ms Richter is not convinced the European Union and International Monetary Fund believe the package will lead to Greek debt sustainability.
“Instead, we think they will view it as a trial period for Greece to show it is ‘worth’ supporting,” she says. “We believe Greece will receive further support if it has shown its ‘worthiness’.”
Such support could take various forms and is based on the assumption that, having shown fiscal restraint, deleveraging is possible, but will need more time, she says. “There is great willingness in the EU to give this a try, given that the alternatives are hardly cost- and pain-free.
“A restructuring in 2012 will only be considered if fiscal progress has been absolutely hopeless. In such a case, a ‘haircut’ of between 40 and 50 per cent would probably be needed, along with a potential exit from the eurozone.
“Equally, should Greece fail even after showing its ‘worthiness’, restructuring will be back on the agenda. But uncertainty will remain high well into late 2011.”



(Financial Times)


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