Non solo.
Ha iniziato un piano di contenimento della spesa pubblica, modernizzato l'impresa e avviato un serio piano di prelievo fiscale.
Purtroppo siamo ancora agli inizi ...
giusto per contribuire all'argomento, visto che vi leggo sempre ma non scrivo quasi mai, riciclo un post già usato sull'altra faccia della luna
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L'Italia ha fatto cose che se fossero replicate oggi porterebbero la gente a dar fuoco all'intera nazione.... altro che proteste in piazza.
Iniziamo dalla cosa che piu' di tutte ricordiamo con dolore... ma che fu solo la minima parte del malloppo: il prelievo forzoso del 1992 fatto dal governo di Giuliano Amato, ora presidente della Treccani.
Il prelievo fu fatto sulla valuta disponibile nella notte del 9 luglio, l'imposta fu congelata dalle banche in modo che non fosse possibile sottrarla in nessun modo prima del pagamento vero e proprio 2 mesi dopo.
Fu anche introdotta una una tantum sul valore catastale degli immobili, se ricordo bene... e fu anche inventata l'ICI e l'addizionale IRPEF locale, oltre all'aumento regionale del bolli auto.
Fu anche privatizzato il Credito Italiano, staccato dall'IRI trasformato in una S.P.A., che l'anno successivo sotto la presidenza di Prodi inizio' a disfarsi dei suoi gioielli (STET, RAI, FINMECCANICA, ALITALIA, AUTOSTRADE, FINSIDER, CREDITO ITALIANO, COMIT, BANCO DI ROMA, e cosi' via...).
Venne abolita la scala mobile e con l'accordo con CGIL CISL e UIL vennero BLOCCATI I SALARI fino a fine 1993, e furono aumentate le tasse sui redditi piu' elevati, e vi ricordo che i tassi sulla nostra liretta a settembre erano al 15%! Significa che i sindacati dei lavoratori pubblici hanno concesso allo stato oltre il 20% dello stipendio!
Furono anche stoppate le pensioni baby (quelle che bastavano 20 anni se eri statale.... grrrrrrr), fu aumentata l'eta' pensionabile e l'anzianita' contributiva, furono bloccati i pensionamenti.
Ci fu la famosissima minimum tax, una patrimoniale sulle imprese, nacquero i ticket sanitari e la tassa sul medico di famiglia.
Era un periodo pesantissimo per l'Italia, non si parlo' mai di restituzione di quel 6x1000. C'era ben altro in ballo.
Svalutammo la lira e uscimmo dallo SME.
Ma ce la facemmo, le nostre esportazioni ci spinsero fuori dalla crisi e mettemmo in difficolta' mezza europa, e oggi lo possiamo raccontare non piu' come un incubo ma come una vittoria della nostra Italia.