Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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In molti, soprattutto in Germania, si augurano a gran voce che la Grecia esca dall’euro, per poter recuperare margini di manovra sul cambio e recidere il potenziale sistemico del paese ellenico. Sfortunatamente, le procedure di fuoriuscita dalla moneta unica non esistono, e parimenti non è giuridicamente possibile pensare ad un’espulsione. Il governo di Papandreou sta tentando di massimizzare questo suo leverage negoziale, che però è tutto fuorché un “pasto gratis”, e potrebbe essere travolto dalle proteste di piazza, secondo una traiettoria “argentina”. In quest’ultimo caso, ipotizzando una decurtazione del valore di rimborso dei debito greco tra il 30 ed il 50 per cento, resterà da valutare quale sarà l’impatto sistemico del default sul sistema finanziario europeo, e sui paesi che rappresentano gli anelli più deboli della catena. Ma per l’analisi di scenario, ad oggi non riusciamo a scorgere un lieto fine.
 
In molti, soprattutto in Germania, si augurano a gran voce che la Grecia esca dall’euro, per poter recuperare margini di manovra sul cambio e recidere il potenziale sistemico del paese ellenico. Sfortunatamente, le procedure di fuoriuscita dalla moneta unica non esistono, e parimenti non è giuridicamente possibile pensare ad un’espulsione. Il governo di Papandreou sta tentando di massimizzare questo suo leverage negoziale, che però è tutto fuorché un “pasto gratis”, e potrebbe essere travolto dalle proteste di piazza, secondo una traiettoria “argentina”. In quest’ultimo caso, ipotizzando una decurtazione del valore di rimborso dei debito greco tra il 30 ed il 50 per cento, resterà da valutare quale sarà l’impatto sistemico del default sul sistema finanziario europeo, e sui paesi che rappresentano gli anelli più deboli della catena. Ma per l’analisi di scenario, ad oggi non riusciamo a scorgere un lieto fine.

Che la Germania spinga per una fuoriuscita della Grecia dall'Euro non ne sono convintissimo.
Al momento Papandreou si sta muovendo molto bene sia sul piano interno che su quello internazionale però, purtroppo, l'economia arranca: servirebbe un massiccio piano di investimenti dall'estero che potrebbero concretizzarsi verso fine anno con l'avvio del piano di privatizzazioni.
D'altra parte lo sforzo richiesto non è pesante: un piano Marshall ci starebbe bene ...

Per quanto riguarda le ipotesi di haircut o di default la linea dei rendimenti parla chiaro: il mercato si aspetta il crack per il 2012, per il momento c'è ancora un annetto per riuscire a raddrizzare la situazione.
Credo che nella migliore delle ipotesi un haircut possa consistere in un forzato riscadenziamento del debito (in questo giocherebbe la stabilità di tutti i periferici) mentre per l'ipotesi del default la vedo in "stile Argentina", un taglio pesante del 70% sul nominale. In questo caso la Grecia non avrebbe più accesso alle normali fonti di credito per tanti anni quindi meglio andarci giù duro ...
 
La chiusura di venerdì degli spread bund: prosegue il movimento di allargamento, settimana prossima vedremo se il dato favorevole del PIL dell'eurozona saprà invertire la rotta ...

Grecia 828 pb. (813)
Irlanda 304 pb. (298)
Portogallo 289 pb. (295)
Spagna 189 pb. (180)
Italia 148 pb. (141)
 
EUROZONA: CRESCITA A DUE VELOCITA'. RISCHIANO DI PIU' I PAESI PERIFERICI

(ASCA) - Roma, 13 ago - Con i dati del Pil del secondo trimestre dell'Eurozona nasce la Premier League della crescita economica.

L'area euro ha archiviato il trimestre con un aumento del Pil pari all'1% su base trimestrale e all'1,7% su base annuale. Ma sono esplose le divergenze tra i membri dell'Euroclub. Nella ''Premier League'' entrano quei paesi che stanno crescendo in linea o in misure maggiore della media di Eurolandia, nell'ordine Slovacchia con +4,9%, la Germania +3,7%, Belgio +2,2%, Olanda +2,1%, Austria +2%, Francia +1,7%. Poi i paesi periferici, Portogallo +1,4%, Italia +1,1%, Spagna -0,2%, ultima la Grecia -3,5%.

Il mercato del debito pubblico sembra aver cominciato a prezzare queste anomalie nel ritmo di crescita, i paesi piu' lenti potrebbero accusare un peggioramento dei conti pubblici o scivolare in deflazione. Infatti, una dinamica ciclica piu' debole implica per i conti dello stato un calo delle entrate e maggiori difficolta' a contenere la spesa, soprattutto quando si devono finanziare misure di coesione sociale.

Cosi'appena sono usciti i numeri del Pil dell'Eurozona sono aumentate le turbolenze sul mercato del debito pubblico.

Mentre il rendimento dei titoli di Stato decennali tedeschi (Bund) scendeva al 2,41%, appena 1 punto base sopra il minimo storico di mercoledi' scorso, si notava contemporaneamente una ripresa delle vendite sui titoli dei paesi periferici. Lo spread dei titoli di Stato italiani e spagnoli rispetto al Bund e' salito di 10 punti base rispettivamente a 150 e 186 punti, l'Irlanda ha raggiunto 292 punti sulla scia di una crescita anemica e di un deficit pubblico che viaggia al 19% del Pil, una sorta di record mondiale. Infine la Grecia, ormai avvitata nella depressione, a quota 806 punti.

Insomma, il mercato, spiegano nelle sale operative, dopo aver guardato per mesi solo ai livelli di deficit pubblico comincia a soppesare le differenze di performance economica tra i paesi dell'euro. Potrebbe essere la seconda puntata della crisi del debito sovrano.
 
Credit default swaps rise after data


Reuters, AP


The cost of protecting Greek government debt against default rose yesterday after data showed Greece’s economy shrank by a bigger-than-expected 1.5 percent in the second quarter.
Five-year credit default swaps (CDS) on Greek government debt widened to 795 basis points (bps), up 32 bps on the day and compared with around 785 bps before the data was released, according to CDS monitor Markit.
This means it now costs 795,000 euros per year to insure an exposure of 10 million euros of Greek government bonds.
“Greece is widening after disappointing Q2 GDP figures,” said Markit’s Gavan Nolan.
The 10-year Greek/German government bond yield spread was steady at around 810 bps.
The latest Greek data weighed on the euro, yesterday sending it to a three-week low against the dollar as it underscored concerns about the eurozone’s recovery.
The euro slid further to $1.2859 from $1.2882 after plunging more than 3 cents on Wednesday.
 
Recession tunnel gets darker
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Second-quarter GDP data shows economy in worse shape; May jobless figures soar


By Stelios Bouras - Kathimerini English Edition / [email protected]



Belt-tightening measures aimed at restoring Greece's fiscal health sent the economy into a deeper-than-expected recession in the second quarter of the year, forcing a growing number of workers into unemployment.


Provisional data released by the Hellenic Statistical Authority (ELSTAT) yesterday showed gross domestic product (GDP) contracted by 3.5 percent on an annual basis, versus a drop of 2.3 percent in the first quarter of the year. Quarter-on-quarter it contracted by 1.5 percent.
Polls conducted by Reuters and Bloomberg showed that economists were looking for a annual contraction rate of 3.3-3.4 percent.


Alpha Bank blamed a large part of the drop off on a 39.8 percent cut in the government's investment program in the first half of the year, adding that a recovery in spending on public investments after June will help support growth.
«It is likely that the Greek economy's recession is peaking,» it said in a report yesterday.


The European Commission, International Monetary Fund and European Central Bank, which agreed to lend Athens 110 billion euros, expect the economy to contract by 4 percent this year but Finance Minister Giorgos Papaconstantinou is more upbeat, recently predicting a less severe contraction rate.
Greece has promised to reduce its budget deficit by 13.7 billion euros in 2010 to 18.6 billion euros, or 8.1 percent of GDP, in exchange for the rescue funds but the state's austerity measures are taking a heft toll on the economy.


The deficit cut, which translates into a massive 12-month fiscal adjustment, is a result of value-added tax hikes and cuts to pensions and public servants' salaries, which are eroding household disposable income.
Giorgos Kasimatis, the president of the Central Union of Chambers of Greece (KEEE), said earlier this week more than 100,000 businesses across Greece are heading for closure due to plunging consumption, putting 150,000 jobs at risk.


ELSTAT data on May unemployment yesterday highlighted the deteriorating labor market conditions, particularly among younger Greeks.
Unemployment in May jumped to 12 percent from 8.5 percent in the same month a year earlier, which means that 181,784 people lost their jobs. Greece's working population stands at 4.43 million people.
One in three people aged between 15 to 24 were out of work in May while the jobless rate for those aged between 25-34 stands at 15.8 percent. The jobless figure in the 27-member European Union stood at 10 percent.
Unemployment is expected to rise sharply by the end of the year, according to the Greek General Confederation of Labor (GSEE), which sees the figure rising to as high as 20 percent due to the downturn and recently introduced changes to labor laws, allowing employers more flexibility in cutting staff numbers.
 
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