Bene asta Bund, contrastate quelle portoghesi.
Attesa oggi rivolta alla prima emissione da 6 mld di euro di Bund a 10 anni. Gli analisti sono concordi nel prevedere una piena copertura dell'offerta, nonostante il periodo estivo ed i rendimenti ai minimi storici. Infatti, la cedola fissata dal Tesoro tedesco al 2,25% è la più bassa mai registrata per un decennale nell'era moderna. L'asta è poi risultata positiva, registrando un bid-to-cover dell'1,6 e risultati in linea con le aspettative, nonostante i minimi storici per il rendimento.
Dopo l'asta tedesca, il future sul Bund ha poi registrato un rialzo dello 0,25%, portandosi a quota 132,02 punti. Risultati contrastanti invece per l'asta portoghese. L'emissione a 3 mesi, ha, infatti, visto un ammontare superiore rispetto alle stime e il rendimento è sceso allo 0,994% dall'1,861%; quella a 12 mesi ha invece registrato un aumento di rendimento, che è passato dal 2,394% al 2,727% e una riduzione del bid-to-cover per entrambe le emissioni.
Si allarga lo spread Grecia/Germania, che si colloca a 838 pb, in crescita di 10 pb rispetto all'apertura, in scia al peggioramento del sentiment sui Paesi periferici dell'area euro. Incide negativamente il risultato dell'asta portoghese di titoli di Stato, che ha visto un'inaspettata crescita del rendimento sul 12 mesi. Risultano invece poco mossi gli spread sul 10 anni Italia/Germania, che si colloca a 147 punti base (+2 pb), Spagna/Germania a 162,5 pb (+1), Portogallo/Germania a 278 pb (invariato) e Irlanda/Germania a 282 pb (+1).
Il future su Gilt e Bund si collocano poi sui massimi storici, rispettivamente a quota 124,60 punti (+0,31%) e 132,22 punti (+0,51%). Complici di questa tendenza sono stati i bassi volumi di scambio e la ripresa dell'avversione al rischio, innescata dai risultati contrastanti dell'asta portoghese, che favoriscono gli investimenti verso asset più sicuri Prosegue intanto in calo il rendimento sul decennale giapponese che passa dallo 0,92% di ieri, allo 0,90%, toccando così un nuovo minimo da agosto 2003.
Oggi sull'Euromot i titoli tedeschi, in scadenza nel 2039, sono in rialzo con +3,98%; bene anche i titoli della Bei con +2,91% (2026) e i titoli greci in scadenza nel 2037, 2040 e 2019 con +1,96%, +1,40% e +1,35%. Sullo stesso segmento in calo i titoli greci in scadenza nel 2025, con -1,50%. Bene i titoli obbligazionari di Merrill Lynch, con +2,00% (2016), di Bers, con +1,79% (2024) e di Barclays, con +1,71% (2022); in ribasso invece quelli di
Mediobanca, con -1,53% (2019), di Interbanca, con -1,43% (201), di Morgan Stanley, con -1,41% (2012) e di Kfw, con -1,05% (2025).
(Milano Finanza)