Riflettevo su quale conseguenza potrebbe avere questo trend verso la "convergenza" tra Grecia che sta tenendo bene e anzi migliorando quotazioni e CDS e Irlanda, Portogallo,Spagna verso le quali il sentiment del mercato sta peggiorando.
Credo sia una situazione tutto sommato positiva per i nostri bond, anche se può sembrare controintuitivo...
Se il problema fosse solo la Grecia alla fine il suo debito si potrebbe ristrutturare con danni globali limitati, ovviamente in forma soft, tanto da non farlo passare neanche come un default vero e proprio (stabilizzare la situazione pro tempore con prestiti ponte ha già dimostrato in passato la sua efficacia nello scongiurare crisi di panico generalizzate dei mercati finanziari stile Lehman B., si pensi a GM, Alitalia o Anglo Irish Bank). Quindi di per se i 110 B. non garantiscono la non ristrutturazione del debito Greco e questo il mercato lo sa, infatti le quotazioni sono rimaste in animazione sospesa per mesi dopo i primi facili entusiasmi e ricadute nel panico.
Ora però i dubbi sulla solvibilità dell'area Euro si estendono anche a Irlanda e Portogallo con ombre pure sulla Spagna e poi ci siamo noi che sebbene siamo ancora considerati il vero "affare" sulla piazza europea, con ottimo rapporto rischio (molto basso) /rendimento (molto meglio del bund), deteniamo pur sempre il record assoluto di indebitamento Europeo.
Secondo me con un simile quadro la CEE non potrà assolutamente permettersi un melt down dell'area Euro dichiarando "ognuno per se e Dio per tutti", riguardo al debito pubblico dei singoli paesi. A questo punto devono essere sostenuti o tutti o nessuno. Poi i panni sporchi ce li laveremo in casa, con sanzioni e inasprimento dei controlli per far rientrare i bilanci dei singoli paesi entro i livelli di guardia, magari a botte di austerity e privatizzazioni a manetta. Ma di fronte alla più ampia comunità finanziaria internazionale la situazione dovrà per forza essere stabilizzata. Ovviamente non potrà farsi carico di tutte queste spese la Germania e pochi altri paesi più virtuosi dell'area Euro e credo sia questo che ci tiene a sottolineare la Merkel.
E quale miglior modo allora, se non finanziare un fondo di garanzia per coprire tutti i debiti dei singoli PIIGS alla bisogna, tramite emissioni di bond targati CEE
(o BCE o BEI fate voi...) sovranazionali, tripla A, nuovi di zecca e tirati a lucido
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?. I paesi CEE che fruiranno di tali fondi resteranno poi "indebitati" internamente, rispetto al resto dei paesi membri, ma a tassi modesti, quento basta per ripagare il costo degli interessi tripla A dei bond sovranazionali.
E così il cash lo tireranno fuori i Cinesi
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ansiosi di diversificare i loro portafogli (ormai stracolmi d'oro e di Treasury di cui si fidano sempre meno, soprattutto per la tenace volontà degli americani a svalutare il dollaro).
Così potranno comprarsi titoli tripla A nella valuta più forte del mondo (visto che noi siamo gli unici idioti che di fronte alla svalutazione competitiva delle altre divise principali, continuiamo a salire).
Capisco che la Germania vedrebbe un titolo clone del bund fare concorrenza al suo stesso titolo di stato. Ma non mi sembra ci sia rischio di carenza di domanda vista la congiuntura epocale che stiamo vivendo con il conseguente perdurante Fly to Quality.