Grecia, disavanzo al 2,8% del Pil nel 2012 - MinFin
giovedì 14 gennaio 2010 11:30
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ATENE, 14 gennaio (Reuters) - La Grecia punta a ridurre il proprio disavanzo di bilancio, attualmente in doppia cifra, al 5,6% del pil nel 2011 e al 2,8% nel 2012. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou, presentando stamane al consiglio dei ministri il piano triennnale di correzione dei conti pubblici del Paese.
Quest'anno il taglio previsto del deficit sarà di quattro punti percentuali, ha aggiunto il ministro. Il rapporto deficit/pil è salito al 12,7% nel 2009.
I mercati finanziari e i partner europei hanno da tempo messo sotto pressione la Grecia, la cui crisi finanziaria ha provocato il taglio del rating del Paese e l'aumento del costo del debito, affinchè adotti misure drastiche per il risanmento delle proprie finanze.
Il piano di stabilità elaborato dal governo di Atene, che delinea le varie fasi del processo di risanamento, viene ritenuto fondamentale per la ricostituzione della credibilità del Paese, in un contesto in cui i mercati sembrano dubitare della capacità dell'esecutivo socialista di mettere in partica una politica di austerità, senza accendere la protesta sociale.
Il piano sarà inviato già domani a Bruxelles, per le valutazioni della Commissione europea, ha affermato stamane durante il consiglio dei ministri il premier George Papandreou.
"Gli sforzi che compiremo nei prossimi tre anni saranno decisivi per il futuro del Paese" ha detto Papandreou. "Gli obiettivi sono raggiungibili, ce la faremo".
Sul fronte del debito pubblico, il piano di stabilità prevede una riduzione a partire dal 2012, con un target fissato al 113,4% del pil nel 2013. Stimati, invece, ricavi da privatizzazioni nell'ordine del 2,3% del pil nei prossimi tre anni.