Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (3 lettori)

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tommy271

Forumer storico
Altra giornata sotto il segno meno.
Forse ci siamo un pochino impantanati nella campagna di Grecia.
Vorrà dire che staremo fermi un pò di più del dovuto.
Nel frattempo godiamoci i ratei :sad::sad::sad:.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia, disavanzo al 2,8% del Pil nel 2012 - MinFin

giovedì 14 gennaio 2010 11:30

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ATENE, 14 gennaio (Reuters) - La Grecia punta a ridurre il proprio disavanzo di bilancio, attualmente in doppia cifra, al 5,6% del pil nel 2011 e al 2,8% nel 2012. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou, presentando stamane al consiglio dei ministri il piano triennnale di correzione dei conti pubblici del Paese.
Quest'anno il taglio previsto del deficit sarà di quattro punti percentuali, ha aggiunto il ministro. Il rapporto deficit/pil è salito al 12,7% nel 2009.
I mercati finanziari e i partner europei hanno da tempo messo sotto pressione la Grecia, la cui crisi finanziaria ha provocato il taglio del rating del Paese e l'aumento del costo del debito, affinchè adotti misure drastiche per il risanmento delle proprie finanze.
Il piano di stabilità elaborato dal governo di Atene, che delinea le varie fasi del processo di risanamento, viene ritenuto fondamentale per la ricostituzione della credibilità del Paese, in un contesto in cui i mercati sembrano dubitare della capacità dell'esecutivo socialista di mettere in partica una politica di austerità, senza accendere la protesta sociale.
Il piano sarà inviato già domani a Bruxelles, per le valutazioni della Commissione europea, ha affermato stamane durante il consiglio dei ministri il premier George Papandreou.
"Gli sforzi che compiremo nei prossimi tre anni saranno decisivi per il futuro del Paese" ha detto Papandreou. "Gli obiettivi sono raggiungibili, ce la faremo".
Sul fronte del debito pubblico, il piano di stabilità prevede una riduzione a partire dal 2012, con un target fissato al 113,4% del pil nel 2013. Stimati, invece, ricavi da privatizzazioni nell'ordine del 2,3% del pil nei prossimi tre anni.
 

belindo

Guest
Altra giornata sotto il segno meno.
Forse ci siamo un pochino impantanati nella campagna di Grecia.
Vorrà dire che staremo fermi un pò di più del dovuto.
Nel frattempo godiamoci i ratei :sad::sad::sad:.

Mi sa che hai prorpio ragione! :(

Però grazie ai consigli come quelli che mi hai dato tu, il mio "pantano" mi sporca solo le suole delle scarpe ;)
quindi mi godo il piccolo rateo e sono felice lo stesso!:p
 

tommy271

Forumer storico
Mi sa che hai prorpio ragione! :(

Però grazie ai consigli come quelli che mi hai dato tu, il mio "pantano" mi sporca solo le suole delle scarpe ;)
quindi mi godo il piccolo rateo e sono felice lo stesso!:p

L'importante è non averli in portafoglio sopra i 100 (parlo del 17/18) altrimenti si deve aspettare un pò di più.
 

ale.v

Nuovo forumer
A me sembra che il flusso di notizie negative di questa ultima settimana sia probabilmente giunto al termine.
Dalla settimana prossima, a parte bocciature sonore del piano greco da parte della bce o del fmi (e lo giudico poco probabile) non ne vedo molte altre possibili.

Nell'ottica di un trading di giorni-settimane, credo che aspetterò ancora qualche giorno, ovvero la fine della missione del FMI e (ri)-entrerò, soprattutto se i prezzi saranno calati un'altro po'.
 

Imark

Forumer storico
Scivolone ieri, che riporta i titoli greci indietro di un paio di giorni in termini di prezzi ... poco buona anche l'inversione della situazione verificatasi in occasione del recente recupero: i prezzi BBML sono tornati al di sotto di quelli Xtrakter ... oggi riallineamento dei mercati retail verso il basso, da quanto mi pare di vedere...

il 2013 - 100,30 (BBML) 100,61 (Xtrakter)
il 2016 - 91,69 (BBML) 91,90 (Xtrakter);
il 2017 - 93,81 (BBML) 94 (Xtrakter);
il 2018 - 94,11 (BBML) 94,38 (Xtrakter);
il 2019 6% 102,36 (BBML) 102,80 (Xtrakter)
il 2022 - 100,48 (BBML) 100,56 (Xtrakter)
il 2024 - 87,34 (BBML) 87,75 (Xtrakter)
il 2026 - 90,33 (BBML) 91,04 (Xtrakter)
il 2037 - 77,21 (BBML) 77,78 (Xtrakter)

GGBei 2025 - 86,62 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 73,23 (BBML), non significativo su Xtrakter

Ancora fumate nere sui prezzi: cali consistenti su tutta la linea ... oggi solito riallineamento del retail, almeno per ora.

il 2013 - 99,55 (BBML) 99,57 (Xtrakter)
il 2016 - 90,40 (BBML) 90,79 (Xtrakter);
il 2017 - 92,67 (BBML) 93,11 (Xtrakter);
il 2018 - 92,83 (BBML) 93,25 (Xtrakter);
il 2019 6% 100,74 (BBML) 101,25 (Xtrakter)
il 2022 - 99,43 (BBML) 99,91 (Xtrakter)
il 2024 - 86,32 (BBML) 87 (Xtrakter)
il 2026 - 89,13 (BBML) 89,95 (Xtrakter)
il 2037 - 75,99 (BBML) 76,58 (Xtrakter)

GGBei 2025 - 84,85 (BBML), non significativo su Xtrakter
GGBei 2030 - 72,03 (BBML), non significativo su Xtrakter
 

Imark

Forumer storico
Altra giornata sotto il segno meno.
Forse ci siamo un pochino impantanati nella campagna di Grecia.
Vorrà dire che staremo fermi un pò di più del dovuto.
Nel frattempo godiamoci i ratei :sad::sad::sad:.

Sono ancora in nero sul 2017 e marginalmente negativo sul 2026 ... sinceramente, un pantano così non me lo aspettavo...

Circa i TDS greci comprati dall'estero, si consideri anche che Cipro ha costruito le sue fortune finanziarie su Grecia (e vicino oriente) alla stessa maniera in cui il Ticino lo ha fatto con l'Italia... e quello comprato per tramite di banche e finanziarie cipriote è debito greco formalmente "in mani estere" ....
 

Imark

Forumer storico
cmq mai visto un accanimento mediatico così forte


Grecia, rating "junk" in caso di uscita da euro - S&P

Per ora non ci sono indicazioni sul sito di S&P, nel senso che non hanno ancora pubblicato il dispaccio stampa... non ce l'hanno solo con i greci cmq...

Greek bonds would fall to junk outside euro zone-S&P

EUROZONE/BREAKUP

FRANKFURT, Jan 14 (Reuters) - If Greece were to leave the euro zone and start using a national currency, its sovereign credit rating would fall to junk status, rating agency Standard & Poor's said on Thursday.

S&P Managing Director Moritz Kraemer, writing in a newspaper column, said he did not think any country would quit the 16-country currency bloc and the costs of such a move would exceed the benefits.

But if Greece, which was downgraded by all three major ratings agencies late last year, were to leave the bloc, its sovereign debt would likely be downgraded even further.

S&P currently rates Greece BBB+, still within investment grade.

"According to estimates by Standard & Poor's, the Greek rating could fall after a (euro zone) exit by approximately four steps and thus into speculative grade (non-investment grade, BB+ or lower)," Kraemer said in a guest column in German daily Boersen-Zeitung.

If Spain, Portugal or Italy were to leave, their ratings "could fall by two to three notches. And these simulations do not even take into account possible serious or political crises," he added.

If a country leaving the euro zone were to re-denominate its public debt in the new national currency, he said, that would be even worse, amounting to country default.

While European Central Bank officials have said there is no chance of a euro zone break-up, some analysts have toyed with the idea in recent weeks as investors have demanded an increasingly high yield premium to hold government bonds from countries with a less solid fiscal track record compared with Germany and its benchmark Bunds.

The cost of credit default swaps insuring Greece's debt rose to 328 basis points on Wednesday, or $328,000 per year for five years to insure $10 million in debt, from 281 basis points on Tuesday, according to CMA DataVision. (Reporting by Sakari Suoninen; Editing by Ruth Pitchford)
 

Imark

Forumer storico
In ogni caso, si sapeva che prima o poi i nodi sarebbero giunti al pettine: l'euro implicava un patto, con i tedeschi che temporaneamente accettavano una valuta più debole, all'epoca della sua concezione, quale strumento per facilitare la ristrutturazione della sx DDR ed i paesi latini che avevano una valuta più forte, la quale facilitava indebitamento e/o gestione di debiti elevati, per chi già li aveva, a condizione che nel mentre il "sistema paese" di queste nazioni fosse riformato per renderlo compatibile con una valuta quale l'euro, incrementando la competitività e riducendo burocrazia, corruzione, meritofobia ecc. ecc.

Adesso si comincia a vedere alla distanza il tempo in cui si andrà ad una prima verifica di quanto fatto, generata dalla crisi...
 
Stato
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