Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (11 lettori)

Stato
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tommy271

Forumer storico
Borsa Atene: Ase -1,7% dopo pressioni vendite


ATENE (MF-DJ)--L'indice Ase della Borsa di Atene chiude in ribasso dell'1,7% a 1.1411,3 punti a causa delle pressioni alle vendite che hanno colpito altri mercati europei.
"Il piccolo recupero e' durato poco e c'e' stata una ripresa della pressione alle vendite. Gli investitori non sono convinti che i problemi sul debito sovrano siano stati risolti e ritengono che i termini per il ripagamento degli 11 mld euro utilizzati per il salvataggio greco debbano essere prolungati", ha riferito un senior local trader. Bank of Cyprus chiude in ribasso del 4,2%, Eurobank del 3,7%, PPC del 3,4%, National del2.4%, Alpha del 2% e Titan dell'1,5%.
 

frmaoro

il Fankazzista
(Teleborsa) - La BCE ha aumentato gli acquisti di assets aderenti al Securities Market Program, acquistando nella settimana al 26 novembre titoli per un importo di 1,348 mld di euro. Il valore complessivo del programma passa dunque a 67 miliardi di euro. Domani, l'Eurotower condurrà un'asta per drenare la liquidità in eccesso creata con talli acquisti.
 

Grisù

Forumer attivo
Non sono stupito.
In altri termini si sta monetizzando il debito, piuttosto che con QE, emettendo dei titoli paralleli con i quali finanziari gli stati in bancarotta.

Ovvio che si debbano pagare maggiori interessi, basta guardare peraltro l'IRS a 10 anni per rendersene conto.

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Tutto questo non mi pare di per se una cattiva notizia sul fronte greco, probabilmente lo sarà maggiormente per paesi deboli come Italia e Spagna.
 

tommy271

Forumer storico
Greece’s October Credit Expansion Decelerates



The annual growth rate of total credit granted to the domestic private sector slightly decelerated further to 1.0% in October 2010, from 1.2% in September 2010 and 4.1% in December 2009, the Bank of Greece said Monday, reflecting the slight decrease of the annual growth rate of credit to all the relevant sectors.

Credit to enterprises

The net flow of credit to enterprises in October 2010 was negative, amounting to minus €387 million (October 2009: negative net flow of €216 million) and the annual growth rate of credit slightly decreased to 2.2% (September 2010: 2.3%, December 2009: 5.1%).

The analysis of credit to enterprises by branch of economic activity shows that, in October 2010, there was an increase in the annual growth rate of credit to the sectors of industry (October 2010: -0.8%, September 2010: -1.9%, December 2009: -3.5%), trade (October 2010: -1.9%, September 2010: -2.3%, December 2009: 4.2%), communication and transport services excluding shipping (October 2010: -0,5%, September 2010: -0.6%, December 2009: 25.5%) however remaining negative, and an acceleration of credit expansion to other financial institutions (October 2010: 4.2%, September 2010: 2.4%, December 2009: 5.8%).

On the contrary, deceleration was recorded in the annual growth rate of credit to agriculture (October 2010: 0.8%, September 2010: 1.2%, December 2009: 3.7%), to tourism (October 2010: 4.3%, September 2010: 4.5%, December 2009: 7.8%), to shipping (October 2010: 7.3%, September 2010: 8.2%, December 2009: 4.0%), to construction (October 2010: 2.7%, September 2010: 3.3%, December 2009: 2.7%), to electricity-gas-water (October 2010: 23.7%, September 2010: 26.1%, December 2009: 14.7%), and to the “remaining branches” (October 2010: 4,6%, September 2010: 6.1%, December 2009: 10.2%).

Credit to sole proprietors

The net flow of loans to sole proprietors (professionals, farmers and unincorporated businesses) was negative, amounting to minus €150 million in October 2010, and its annual rate of change decelerated in comparison with the previous month (October 2010: 0.1%, September 2010: 1.3%).
Credit to individuals and private non-profit institutions

The net flow of credit to individuals and private non-profit institutions in October 2010 was negative, amounting to minus €123 million (October 2009: positive net flow of €106 million). As a result the annual growth rate of credit expansion to individuals and private non-profit institutions decelerated further (October 2010: -0.1%, September 2010: 0.1%, December 2009: 3.1%).

More specifically, the net flow of housing loans was negative, amounting to minus €91 million in October 2010 (October 2009: positive net flow of €128 million) and its annual growth rate decelerated further (October 2010: 0.7%, September 2010: 1.0%, December 2009: 3.7%).

Consumer credit recorded a negative net flow of €113 million (October 2009: negative net flow of €25 million) and its annual growth rate decreased in comparison with the previous month (October 2010: -2.3%, September 2010: -2.1%, December 2009: 2.0%).

Finally, the net flow of “other loans” to individuals and private non-profit institutions was positive, amounting to €81 million in October 2010 (October 2009: positive net flow of €3 million), and its annual rate of change accelerated to 4.2% compared with 1.6% in September 2010 (December 2009: -1.1%)

(Capital.gr)
 

tommy271

Forumer storico
NBG 9M Net At EUR259 Mil.



NBG said Monday that Group net profit at the end of September 2010 stood at EUR259 million, burdened by extraordinary tax charges, mark-to-market valuation losses in the Greek sovereign bond portfolio, and continued high provisions for NPLs.

“In this particularly difficult period, NBG succeeded in growing its pre-provision profits (ex-trading results) by +6% and, notably, maintaining strong liquidity and boosting its already robust capital adequacy to 13.1% following the recent share capital increase, while fortifying its balance sheet with higher provisions, which totalled EUR991 million, up +35% compared with the same period last year,” the bank said.

Group net profit in Q3.10 amounted to EUR113 million compared with EUR125 million in Q2, reflecting primarily the increase in provisions.

Group income (excluding trading income) grew by +4% mainly due to improved performance in net interest income (up +7% yoy).



NBG 9M Net At EUR259 Mil. - www.capital.gr
 

ficodindia

Forumer storico
La fine dell'euro sarebbe la fine della manna per l'economia tedesca.

Ho sempre sostenuto, nei miei precedenti interventi, che con l'euro la Germania ha un enorme vantaggio competitivo per il semplice fatto che i paesi più deboli sono costretti ad attuare politiche restrittive (o deflazionistiche). Tale vantaggio verrebbe meno se l'euro muore e i paesi in difficoltà possono svalutare. Ne deriva che la Germania farà di tutto per tenere in piedi l'euro nonostante le dichiarazioni contraddittorie del Governo tedesco . Alla fine, credo, che la clausola della partecipazione dei creditori alla svalutazione dei debiti dei Paesi in crisi verrà probabilmente annacquata. Sulle conseguenze della fine dell'euro sulla economia tedesca si veda il seguente interessante articolo.
The Disastrous Consequences of a Return to the Deutsche Mark.
Fears of a Euro Demise: The Disastrous Consequences of a Return to the Deutsche Mark - SPIEGEL ONLINE - News - International
 

tommy271

Forumer storico
Ho sempre sostenuto, nei miei precedenti interventi, che con l'euro la Germania ha un enorme vantaggio competitivo per il semplice fatto che i paesi più deboli sono costretti ad attuare politiche restrittive (o deflazionistiche). Tale vantaggio verrebbe meno se l'euro muore e i paesi in difficoltà possono svalutare. Ne deriva che la Germania farà di tutto per tenere in piedi l'euro nonostante le dichiarazioni contraddittorie del Governo tedesco . Alla fine, credo, che la clausola della partecipazione dei creditori alla svalutazione dei debiti dei Paesi in crisi verrà probabilmente annacquata. Sulle conseguenze della fine dell'euro sulla economia tedesca si veda il seguente interessante articolo.
The Disastrous Consequences of a Return to the Deutsche Mark.
Fears of a Euro Demise: The Disastrous Consequences of a Return to the Deutsche Mark - SPIEGEL ONLINE - News - International

Già postato nelle precedenti pagine.
Io non sono tenero nei confronti dei tedeschi. E' vero quello che dici, però non dimentichiamoci i vantaggi reciproci: noi ad esempio con una moneta forte acquistiamo energetici a basso prezzo e paghiamo tassi di interessi che non sono quelli della "liretta"...
 

Noloss

Forumer attivo
SINTESI - Italia,Ue vede rischi deficit, cita misure addizionali
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Reuters - 29/11/2010 16:22:43
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(riscrive aggregando previsioni Commissione Ue, citazioni Rehn, background)

MILANO/BRUXELLES, 29 novembre (Reuters) - Con la pubblicazione delle stime di autunno, la Commissione europea conferma la sua cautela sulla ripresa economica dell'Italia e mette in evidenza i rischi di uno sforamento di bilancio nei prossimi anni. Una crescita più bassa di quanto previsto dal governo e introiti dalla lotta all'evasione inferiori alle attese potrebbero richiedere il varo di misure addizionali per rispettare l'impegno preso dall'esecutivo di Silvio Berlusconi di riportare il deficit sotto il 3% entro il 2012.

A fronte di un target del governo per il deficit 2012 di 2,7%, in base alle nuove cifre di Bruxelles, l'Italia chiuderà il triennio 2010-2012 con un disavanzo pubblico del 3,5%.

"Questa previsione incorpora sia il pacchetto di consolidamento 2009-11, adottato nell'estate 2008, e le misure 2011-2013 dello scorso maggio, inclusa la stretta prevista per le spese degli enti locali, ma con una valutazione ex-ante meno ottimistica di alcune misure per combattere l'evasione fiscale", dice la Commissione.

In dettaglio Bruxelles dice di aver incorporato nelle proprie stime "solo una parte del gettito aggiuntivo atteso dalla lotta all'evasione fiscale, ovvero la parte derivante dalle misure che con maggior probabilità porteranno effetti immediati".

"In aggiunta circa 0,2 punti percentuali di minore riduzione del deficit/Pil rispetto ai piani nazionali sono dovuti a una proiezione inferiore per la crescita del Pil".

Nella conferenza stampa a commento delle nuove stime, il commissario per gli Affari economici e monetario, Olli Rehn, ha sollecitato Roma a tenersi pronta ad agire contro slittamenti nel budget.

"L'Italia rispetti con rigore i nuovi obiettivi fiscali", ha detto il commissario. Alla domanda sul perchè l'Ue preveda ancora un rapporto deficit/pil al 3,5% nel 2012, ovvero sopra la soglia del 3%, Rehn ha risposto che "è essenziale che, in caso di bisogno, siano prese misure addizionali per rispettare questi obiettivi".

Bruxelles si attende un deficit pubblico a fine 2010 del 5% del Pil, in progressiva discesa a 4,3% nel 2011 per arrivare a 3,5% nel 2012.

Sul fronte del debito, Bruxelles si attende un aumento a 118,9% del Pil quest'anno, un picco a 120,2% l'anno prossimo e un marginale calo a 119,9% nel 2012.


UE VEDE RIPRESA MODERATA TRAINATA DA EXPORT
Per quanto riguarda l'economia nel suo complesso, Bruxelles vede "un ritorno ai moderati tassi di crescita registrati prima della crisi", con una ripresa trainata quest'anno, ma anche i prossimi due, dalle esportazioni nette.

Le stime di crescita del Pil sono a 1,1% per il 2010 (da 0,8% stimato a maggio nelle previsioni di primavera), ancora 1,1% nel 2011 (da 1,4%) e 1,4% nel 2012.

"Le debolezze strutturali all'origine di una crescita di produttività non soddisfacente nel corso degli ultimi dieci anni peseranno sulla capacità dell'economia di recuperare con velocità dopo la forte perdita di produzione registrata nel corso della recessione", scrive la Commissione.

Bruxelles sottolinea che l'Italia registrerà una crescita della produttività modesta nel 2011 e nel 2012 e che la disoccupazione, dopo il picco di 8,5% registrato la scorsa primavera, rimarrà poco sopra l'8% per tutto il triennio di previsione.

Il deflatore del Pil è visto accelerare a 1,6% nel 2011, da 0,7% del 2010, e a 1,7% nel 2012.

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Sui mercati oggi, non è mia intenzione fare dietrologia, poiché si è scoperta l'acqua calda ma ritengo che comunque abbia influito quanto wikiLeaks ha detto oggi dei nostri rappresentanti di governo :rolleyes:
 
Stato
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