A parte il fatto che se i politici europei continuano con queste esternazioni estemporanee per i loro fini elettorali la fiducia piena sui mercati non tornerà ne ora ne mai, spero vivamente che la Grecia possa "testare" i mercati ben prima del 2013, almeno entro il 2012, per prestiti più lunghi....
Altrimenti la vedo molto male: se fino al fatidico 2013 la Grecia andasse avanti solo con i prestiti brevissimi che emette già oggi e con i fondi che gli sono stati già più o meno garantiti e si aspettasse solo quell'anno per testare il mercato, allora l'esito potrebbe essere una farsa in cui di fatto la Grecia va in default proprio all'indomani di quando gli staccano la spina (leggi: fine dei fondi UE e inizio del rimborso, anche se dilazionato in più anni di quelli inizialmente pattuiti e inizio fase in cui deve camminare sulle sue gambe, ossia rifinanziarsi sul mercato).
In altri termini è un cane che si morde la coda, serve fiducia affinchè possa tornare a finaziarsi da sola in modo vagamente sostenibile, ma perchè torni fiducia piena è necessario che il mercato si renda conto che la Grecia possa sostenere il debito pregresso e quello nuovo con cui si andrà a rifinanziare.
Io di sicuro non aspetterò fino al 2013. Se non vedo prima che venga attuata una politica di pompaggio di fiducia da parte della politica europea, fosse anche con dichiarazioni "molto ottimiste", per non dire mendaci

e se di fatto le quotazioni quindi non si alzano ben prima del 2013, tanto da consentire alla Grecia di tornare sui mercati e innescare nuovamente il fisiologico schema Ponzi su cui si basa il Debito Pubblico, se così non sarà, allora sarà solo la storia di un default annunciato. Un remake delle subordinate bancarie Irlandesi con i loro due anni di protezione, scaduti a settembre scorso.