Crisi, i 27 trovano l'accordo Modifiche a trattato e fondo - Repubblica.it
Crisi, i 27 trovano l'accordo
Modifiche a trattato e fondo
I capi di Stato e di governo dei 27 a Bruxelles. Intesa su una revisione "limitata" da apportare al testo di Lisbona che consenta la creazione di un meccanismo salva-Stati permanente
Berlusconi e Zapatero parlano con lo svedese Rinfeldt e l'irlandese Cowan
BRUXELLES - I leader europei hanno raggiunto un'intesa sulle modifiche "limitate" da apportare al trattato di Lisbona che consentono la creazione di un fondo salva-Stati permanente. Lo riferiscono fonti europee.
Secondo le fonti, le modifiche al trattato includono la richiesta di Berlino affinchè venga precisato che l'utilizzo del fondo anti-crisi sia considerato "l'ultima ratio" da parte del paese in difficoltà. Ogni decisione sugli aiuti dovrà inoltre essere sempre assunta con decisione unanime e sottoposta a "strette condizioni".
Le modifiche al trattato sono necessarie perchè il testo attuale non autorizza che un paese della zona dell'euro sull'orlo della bancarotta possa essere salvato dai partner. I leader le hanno però limitate allo stretto necessario (due frasi in tutto) per usare la procedura di modifica semplificata prevista dall'articolo 136 dello stesso trattato. Ciò allo scopo di consentire la nuova ratifica da parte degli stati membri attraverso la via parlamentare ed evitare così la strada troppo rischiosa del referendum popolare.
Secondo una tabella di marcia concordata tra i 27, le modifiche saranno formalizzate nel vertice Ue di marzo, dopo una consultazione - che comincerà già nei prossimi giorni - con la Commissione Ue, il Parlamento Ue e la Banca centrale europea. Dopo il vertice di primavera, potrà cominciare il processo di ratifica del nuovo trattato che dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre 2012, in
tempo utile per la trasformazione da temporaneo a permanente del fondo anti-crisi che, nel suo formato attuale, scade nel giugno del 2013.