Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Veramente io ho sempre detto di vendere , sia sui massimi che sui minimi che sui medi :lol:


Scusate, aldilà di vendere ai max e/o ai min; la decisione odierna di rivedere il tutto a Marzo, mette a rischio il pagamento della cedola????

Personalmente credo che i Tds, si acquistano sopratutto per le cedole annuali e/o semestrali che siano; se poi si riesce anche a lucrare tra A/V,,,,è tutto oro colato.

Si, credo che la decisione odierna influenzi ben poco le quotazioni.
Naturalmente, correggetemi, se lo credete opportuno; è sempre bene capire la "logica" che muove le decisioni.

Io continuo a pensare che l'Europa non si disferà tanto facilmente di un paese membro per bancarotta, ricordate che il 1 Gennaio è entrato un nuovo paese forse (economicamente parlando) non molto meglio di Grecia ed Irlanda.
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Avete letto: [SIZE=+3]Perchè l'Oriente compra i nostri "maiali"
[/SIZE]In sostanza analizzando i risultati dell’asta portoghese del 12 Gennaio si rileva il ritorno dell’80% di investitori non domestici a dimostrazione che, parte di questi, sicuramente sono asiatici e fondi sovrani credono più dei tedeschi alle parole del premier portoghese e quindi nella possibilità del Portogallo di raggiungere gli obiettivi di budget senza ricadere negli aiuti stile-irlandese.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Scusate, aldilà di vendere ai max e/o ai min; la decisione odierna di rivedere il tutto a Marzo, mette a rischio il pagamento della cedola????

Personalmente credo che i Tds, si acquistano sopratutto per le cedole annuali e/o semestrali che siano; se poi si riesce anche a lucrare tra A/V,,,,è tutto oro colato.

Si, credo che la decisione odierna influenzi ben poco le quotazioni.
Naturalmente, correggetemi, se lo credete opportuno; è sempre bene capire la "logica" che muove le decisioni.

Io continuo a pensare che l'Europa non si disferà tanto facilmente di un paese membro per bancarotta, ricordate che il 1 Gennaio è entrato un nuovo paese forse (economicamente parlando) non molto meglio di Grecia ed Irlanda.
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Avete letto: [SIZE=+3]Perchè l'Oriente compra i nostri "maiali"
[/SIZE]In sostanza analizzando i risultati dell’asta portoghese del 12 Gennaio si rileva il ritorno dell’80% di investitori non domestici a dimostrazione che, parte di questi, sicuramente sono asiatici e fondi sovrani credono più dei tedeschi alle parole del premier portoghese e quindi nella possibilità del Portogallo di raggiungere gli obiettivi di budget senza ricadere negli aiuti stile-irlandese.

A parte che la Cina ha comprato debito Portoghese in collocamento privato, chiedendo interessi più alti di quanti ne chiedeva il mercato.
Hanno voluto il 4,75% per un titolo a 18 mesi. :eek:
E per altro la maturity cade pure nel periodo "protetto" prima del 2013.
Quindi i Cinesi sono i primi che ci stanno lucrando ben bene.
A questo punto non mi stupirebbe se grazie a qualche clausola abbiano anche un livello di seniority maggiore o comunque maggiori garanzie.
In ogni caso, anche nella peggiore delle eventualità non ce la vedo la Cina che non rientra in possesso anche dell'ultimo centesimo che ci ha messo :D
 
Hanno voluto il 4,75% per un titolo a 18 mesi. :eek:
E per altro la maturity cade pure nel periodo "protetto" prima del 2013.
Appunto.
L'oriente non sta affatto "comprando i nostri maiali" ; sta approfittando delle garanzie offerte dalla UE sul debito dei maiali per lucrare un extra rendimento.
Posso solo augurarmi che i Cinesi facciano la stessa fine di chi nel 92 lucrava sulla differenza di tassi tra ECU e lira approfittando della stabilita' del cambio "garantita" da BankItalia :rolleyes:
 
Scusate, aldilà di vendere ai max e/o ai min; la decisione odierna di rivedere il tutto a Marzo, mette a rischio il pagamento della cedola????

Personalmente credo che i Tds, si acquistano sopratutto per le cedole annuali e/o semestrali che siano; se poi si riesce anche a lucrare tra A/V,,,,è tutto oro colato.

Si, credo che la decisione odierna influenzi ben poco le quotazioni.
Naturalmente, correggetemi, se lo credete opportuno; è sempre bene capire la "logica" che muove le decisioni.

Io continuo a pensare che l'Europa non si disferà tanto facilmente di un paese membro per bancarotta, ricordate che il 1 Gennaio è entrato un nuovo paese forse (economicamente parlando) non molto meglio di Grecia ed Irlanda.

Avete letto: [SIZE=+3]Perchè l'Oriente compra i nostri "maiali"
[/SIZE]In sostanza analizzando i risultati dell’asta portoghese del 12 Gennaio si rileva il ritorno dell’80% di investitori non domestici a dimostrazione che, parte di questi, sicuramente sono asiatici e fondi sovrani credono più dei tedeschi alle parole del premier portoghese e quindi nella possibilità del Portogallo di raggiungere gli obiettivi di budget senza ricadere negli aiuti stile-irlandese.

Ciao Lup, intanto il 17 membro dell'Euro entrato il 1 gennaio 2011 sta (economicamente parlando) messo bene.
L'Estonia non ha praticamente debito pubblico, è una piccola economia che ha vissuto il dramma della crisi dei paesi baltici.

Per il resto, l'intervento cinese sui debiti pubblici è a proprio beneficio. Su questo non vi è dubbio, non sono missionari.
Quello che sostengo io, è la possibile comunanza di interessi che ci può essere la Cina ed Europa: siamo la terza pedina dello scacchiere.

Non mi è dato sapere in quale modalità i cinesi sono intervenuti (sappiamo qualcosa dell'Asta portoghese) però non posso nascondere il fatto che l'asta greca di ieri è andata all'80% ad investitori esteri e quella Spagnola e Belga di ieri è stata assegnata tramite un sindacato di banche.
Queste ultime terranno in pancia o gireranno ad altri?
 
Ieri nonostante il buon esito delle Aste ellenica, spagnola e belga si è verificato un allargamento degli spread dovuto alla solita litigiosità che i nostri hanno mostrato durante l'Eurogruppo e l'Ecofin.
Se da una parte si è voluto dimostrare che senza la Germania non ci può essere l'accordo, dall'altro si è tenuta ferma la posizione di non lasciare nessuno al proprio destino.
Questa crisi ci sta dimostrando che, nonostante tutto, stiamo facendo dei passi in avanti verso una maggiore integrazione europea.
La classe politica rimane inadeguata agli eventi, ma regge.

Nel frattempo non ci resta che registrare l'interazione di tutti i Periferici: quando si muove qualcosa di grosso, tutti ne fanno le spese ...
L'abbiamo visto ieri, i risultati interni positivi delle Aste hanno fatto restringere gli spread poi la notizia della mancanza di un quadro di riferimento compiuto del EFSF ha affossato i primi tre della lista: quelli più esposti alla speculazione.

Grecia 831 pb. (810)
Irlanda 575 pb. (552)
Portogallo 396 pb. (388)
Spagna 238 pb. (243)
Italia 167 pb. (170)
Belgio 108 pb. (109)
 
Merkel a Stern: Germania farà per l'euro quel che serve

mercoledì 19 gennaio 2011 08:17




BERLINO (Reuters) - La Germania continuerà a fare quel che serve per garantire la stabilità dell'euro.
Lo dice il Cancelliere Angela Merkel in una intervista al settimanale Stern che sarà nelle edicole domani.
"Non ci sarà il ritorno al marco tedesco" per Merkel, che ribadisce come la Germania sia pienamente impegnata verso l'euro e "continuerà a fare quel che è necessario" per garantirne la stabilità.
Nella anticipazione dell'intervista, Merkel si dichiara favorevole a un miglioramento del coordinamento tra i paesi della zona euro. "Sono in gioco politiche più condivise in fatto di fisco e questioni sociali, leggi del lavoro e sviluppo dei compensi nel settore pubblico. Dobbiamo coordinarci" dice il Cancelliere "per smantellare differenze a volte considerevoli".
 
Grecia emette titoli pubblici a tre mesi

2011-01-19 10:44:32

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Secondo quanto rilasciato dall'Ufficio dell'Amministrazione per il debito pubblico greco, il 18 gennaio la Grecia è riuscita ad emttere titoli pubblici a tre mesi, con un tasso di interesse del 4,1%, reperendo 650 milioni di euro.
Gli analisi ritengono che mentre il governo greco e i suoi partners europei discutono per prorogare la scadenza dei prestiti alla Grecia, gli investitori internazionali sono ancora molto attivi nell'acquisto del Tesoro greco. La percentuale degli acquisti stranieri dello stesso giorno è stata dell'80%.
Tuttavia, alcuni hanno affermato che il mercato internazionale ha ancora un atteggiamento perplesso e scetticismo nei confronti dell'economia greca.


(Radio Cina Internazionale)
 
Greece raises huge sum through treasury bills auction



08:50, January 19, 2011



Greece completed another successful auction of three-month treasury bills on Tuesday, raising 650 million euros (869.8 million U.S. dollars) at an interest rate of 4.1 percent, according to the country's Public Debt Management Agency (PDMA).

PDMA and local analysts expressed satisfaction at the outcome of the latest sale in the Greek monthly short-term debt auction program. The agency aimed to raise 500 million euros (669.15 million dollars) and secured the same interest rate as a similar auction held last November.

In October 2010, Greek three-month treasury bills were sold at an interest rate of 3.75 percent. Last week, PDMA raised 1.95 billion euros (2.6 billion dollars) through the sale of six-month treasury bills at an interest rate of 4.9 percent.

It is less than the interest rate Greece secured for the long-term loans released gradually by the International Monetary Fund and European Union since last May, when the eurozone-member country narrowly escaped default.

As Athens negotiates with European partners the extension of the repayment period of the multi-billion euros funds, Greek analysts note that the mass participation of foreign investors in Tuesday's auction, which reached almost 80 percent, reiterates the increasing confidence in the prospects of the ailing economy.

They point to the imminent improvement in the spread of Greek bonds compared to the German ones.

Other analysts on the other hand argue that the international markets seem to remain sceptical about whether Greece will manage to exit the crisis by 2014, according to the Greek government's plan.

They point to the latest downgrade of five Greek banks by credit rating agency Fitch in the past few hours. The credit ratings of the National Bank of Greece, Alpha Bank, Eurobank, Piraeus Bank and Agricultural Bank were downgraded from "BBB-" to "BB+" with a negative outlook, following a similar downgrade of the Greek state bonds to junk status last week.

Fitch and other credit rating firms acknowledge the progress achieved in Greece since May through fiscal austerity and structural reform measures, but express pessimism over the future environment.

Greek and European officials have criticized credit rating agencies of making "unfounded" decisions.

(Il Quotidiano del Popolo, Pechino)
 
"Greece Is Not In Talks To Extend The Repayment Of Its Entire Debt"



A finance ministry official noted on Tuesday that Greece is not in talks to lengthen the repayment of its entire outstanding debt, according to Reuters.

"The government has a very specific agenda ... there is preliminary agreement to extend repayment of Greece΄s EU/IMF bailout loans and that΄s it," the official said.

"There is nothing else being discussed, nothing more on extending repayment of all outstanding debt," the official told Reuters.

The official, who requested anonymity, was responding to comments by Deputy Prime Minister Theodoros Pangalos, who said late on Monday that he believed Greece could be helped out of its debt crisis by extending repayment of all outstanding debt but without any haircuts.

(capital.gr)

Come dire...
"No, non ancora...
Ora è il turno dei prestiti EU+IMF che dobbiamo riuscire a procrastinare nelle scadenze e magari a tagliare per quanto riguarda gli alti interessi richiesti.

Poi sarà il turno dell'intero outstanding, magari dopo il 2013 e certo non avvertiremo il mercato prima..." :D

Purtroppo mi dispiace ma questo modo di procedere mi ha tolto gran parte della fiducia che la ristrutturazione non si faccia.
Prescindendo da considerazioni strettamente economiche, che pure hanno la loro importanza per capire quanto il mercato sottostimi o sovrastimi il rischio di uno specifico debito, è evidente che molte circostanze come quella Greca o dei PIIGS in genere, anche in passato, hanno rappresentato allettanti possibilità speculative.
A volte vanno bene a volte possono andare male.
E non dipende quasi mai unicamente dalla stretta congiuntura economica (quella diamo per scontato che "butta male" altrimenti non ci sarebbe proprio lo stato di crisi e i timori di insolvenza).
Spesso è solo un fatto di decisioni politiche (quando la politica si mette in mezzo, come nei TdS ma anche in corporate di rilevanza nazionale e sovranazionale) e a fronte di possibili soluzioni pro tempore (al limite quella di riuscire a "rollare" con nuovo debito) la volontà ferrea, potendo, di onorare i propri debiti.
A chi ha lucrato anni fa sulla Russia e sugli emergenti, quel BRIC di cui oggi si va tanto fieri, è andata bene.
Chi ha provato a speculare su GM ha subito la ristrutturazione (va per altro detto che chi l'avesse comprata all'ultimo avrebbe avuto un prezzo di carico, rateo compreso, che mi sembra non sia stato in alcun modo conteggiato nella conversione in azioni, di circa 15-16, che ai prezzi attuali del bond sul pink sheet calcolando la conversione nelle nuove azioni, significa aver più che raddoppiato l'investimento! :up:).
Chi nello stesso periodo avesse provato ad acquistare a 20-30 le obbligazioni ventennali Ford, che ha fatto una offerta volontaria di scambio (certo pure li c'era da raggiungere una quota minima, quindi forse non era facile fare hold out a cuor leggero) adesso avrebbe un bond più che quadruplicato di valore sul mercato e gli avrebbe fruttato rispetto alla somma inizialmente stanziata il 36% di interesse annuo di solo flusso cedolare :eek:.
Analoga considerazione per chi avesse fatto hold out con i bond Safilo dopo l'offerta volontaria del fondo olandese che era sceso in campo a salvarla.

Chi avesse provato invece con le subordinate Irlandesi (apparentemente vicenda che due anni fa poteva sembrare più rassicurante, con messa in protezione per due anni sotto l'egida dello stato Irlandese, e qui ci vedo una raggelante analogia) lo hanno passato al tritacarne.

:rolleyes: che dire....
La palla di vetro non ce l'ha nessuno.
Solo che questa vicenda poteva raggionevolmente e a buon senso sembrare di infinitamente più semplice soluzione.
Tutti speravano in una semplice soluzione politica.
Ma la Germania ha complicato enormemente le carte in tavola, perchè di essere il fideiussore finale proprio non ne vuole sapere. A torto o a ragione, non entro nel merito, al limite si dovrebbe contestare come da più parti si è più volte detto, che l'Europa Unita andava fondata su una maggiore integrazione centralizzata, sia fiscale che del debito e delle spese pubbliche e non solo per fissare le "quote latte" :D
Che forse i paesi più peones (e ci metto anche il nostro in primis) avrebbero avuto tutto da guadagnarci dal soggiacere a regole che ci imponevano gli euroburocrati. Magari potrebbero sancire in primis, come forma di perequazione, che gli stipendi di europarlamentari ma anche delle "caste" politiche nazionali, fossero equiparati (verso il basso).
Non risolve la recessione, ma in tempi di austerity sarebbe un bell'esempio doveroso. E più in generale noi in particolare ne beneficeremmo ad avere una sentinella europea, per vigilare su sprechi, corruzione, appalti truccati, bustarelle.

Comunque tornando al discorso principale, di fatto l'EU si è dimostrata fondata su basi ancora ampiamente dis-integrate, in termini di coordinazione economica e di conseguenza oggi, di volontà politiche.
E quello che ne è venuto fuori è un circo con nani e ballerine all'insegna di immobilismo, di lentezza decisionale nel trovare una soluzione definitiva, che credo abbia stupito oltremodo il mercato ed è stata manna per la speculazione. Se uno avesse dovuto scegliere se fare "una puntata" sulla drammatica crisi Russa del '98 (per le cui conseguenze immediate sui listini, era saltato il Fondo Long Term Capital Management sulle opzioni gestito dai nobel Black e Shoels) o sulla Grecia di oggi non ho dubbi che questa crisi in confronto appare come poca cosa. Il punto però è capire quali reali intenzioni politiche si stanno insinuando nelle testoline degli euroburocrati.
E spero che avere l'Europa alle spalle, non si riveli, invece che una ulteriore garanzia come tutti credevano, un aspetto controproducente rispetto ad uno stato totalmente sovrano delle sue decisioni e forte della volonta di voler onorare il suo debito (per intenderci non come l'Argentina ;) ).
 
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