PASTELLETTO
Guest
Sono indeciso se comprare o no uno spizzico dei GR0133001140 6,5% al 2019, vendendo i mie attuali 6,5% al 2014.
Consigli?
Consigli?
Sono indeciso se comprare o no uno spizzico dei GR0133001140 6,5% al 2019, vendendo i mie attuali 6,5% al 2014.
Consigli?
Mi riferivo alle previsioni dei greci riportate lo scorso anno, riviste poi puntualmente dopo alcuni mesi. Uno schema realistico è il seguente che comunque prevede un PIL positivo già dal 2012, cosa tutt'altro che scontata.La riduzione sotto al 3% dovrebbe essere prevista entro il 2014.
Per una volta ha agito con tempismo l'Europa dei 17 leader dell'Eurogruppo sorprendendo in positivo i mercati con l'accordo sui fondi di stabilizzazione Efsf e Esm, quando nessuno se lo aspettava visto che era stato annunciato per il prossimo vertice Ue del 24-25 marzo.
Ha preso in contropiede i mercati, nella speranza di scaricarne le munizioni, chiedendo e ottenendo dalla Grecia, assediata dallo spettro della ristrutturazione del debito, più impegni di rigore e riforme insieme al piano di privatizzazione da 50 miliardi.
In cambio George Papandreu ha incassato il sospirato premio: la riduzione dal 5,2 al 4,2% dei tassi di interesse sul prestito europeo e l'allungamento delle scadenze da 5 a 7 anni e mezzo. Con un risparmio complessivo di 6 miliardi, ha sottolineato il premier ellenico.
aspettatevi il botto
Sera, Frmaoro, spero che tu abbia ragione nel sottolineare che il mercato accolga positivamente il tempismo di questi accordi; non sono daccordo con l'affermazione che riducendo il tasso del prestito ed allungando il periodo, la grecia risparmi 6 miliardi, in quanto in un piano di ammortamento di un prestito (o mutuo in generale), nel caso di allungamento del periodo di rimborso, aumenta inevitabilmente la cifra di interesse da restituire; quello che diminuisce è la rata del prestito, composta di interessi e di capitale. Quest'ultimo, allungando il periodo diminuisce notevolmente, quindi l'impegno finanziario annuo è minore perchè è stato dilazionato il capitale.Per una volta ha agito con tempismo l'Europa dei 17 leader dell'Eurogruppo sorprendendo in positivo i mercati con l'accordo sui fondi di stabilizzazione Efsf e Esm, quando nessuno se lo aspettava visto che era stato annunciato per il prossimo vertice Ue del 24-25 marzo.
Ha preso in contropiede i mercati, nella speranza di scaricarne le munizioni, chiedendo e ottenendo dalla Grecia, assediata dallo spettro della ristrutturazione del debito, più impegni di rigore e riforme insieme al piano di privatizzazione da 50 miliardi.
In cambio George Papandreu ha incassato il sospirato premio: la riduzione dal 5,2 al 4,2% dei tassi di interesse sul prestito europeo e l'allungamento delle scadenze da 5 a 7 anni e mezzo. Con un risparmio complessivo di 6 miliardi, ha sottolineato il premier ellenico.
aspettatevi il botto
Sera, Frmaoro, spero che tu abbia ragione nel sottolineare che il mercato accolga positivamente il tempismo di questi accordi; non sono daccordo con l'affermazione che riducendo il tasso del prestito ed allungando il periodo, la grecia risparmi 6 miliardi, in quanto in un piano di ammortamento di un prestito (o mutuo in generale), nel caso di allungamento del periodo di rimborso, aumenta inevitabilmente la cifra di interesse da restituire; quello che diminuisce è la rata del prestito, composta di interessi e di capitale. Quest'ultimo, allungando il periodo diminuisce notevolmente, quindi l'impegno finanziario annuo è minore perchè è stato dilazionato il capitale.