Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (3 lettori)

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chiccodj

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Grecia IT0006527532

Allora ne ho un po in portafoglio (parecchie direi) ho appena preso il cedolone , quindi confermo che la grecia PAGA , a differenza della C...te che vedo scritte in alcuni forum, in oltre le ho a 74 € di media , pertanto se ristrutturassero con un 30% io perderei il 4% ma intanto mi prendo i cedoloni fino al 2019 !? ultima considerazione oggi ho provato vedendo che erano a 63 , a metterle in acquisto a 64,8 CHIARAMENTE prese 0 pezzi!! quindi mi chiedo .... Ma non è che qualcuno davvero ci sta solo speculando e tra poco deve rientrare !?
 

tommy271

Forumer storico
Allora ne ho un po in portafoglio (parecchie direi) ho appena preso il cedolone , quindi confermo che la grecia PAGA , a differenza della C...te che vedo scritte in alcuni forum, in oltre le ho a 74 € di media , pertanto se ristrutturassero con un 30% io perderei il 4% ma intanto mi prendo i cedoloni fino al 2019 !? ultima considerazione oggi ho provato vedendo che erano a 63 , a metterle in acquisto a 64,8 CHIARAMENTE prese 0 pezzi!! quindi mi chiedo .... Ma non è che qualcuno davvero ci sta solo speculando e tra poco deve rientrare !?

Che la Grecia paghi le cedole non vi è alcun dubbio ... c'era qualche "rumors" sulle irlandesi ...
La percentuale di un eventuale haircut non la conosciamo, può essere del 30% come del 50% o del 70%.
Conosciamo solo le percentuali valide per gli stress test bancari.
 

tommy271

Forumer storico
SCHEDA- Fondo salvataggio Esm per paesi zona euro in difficoltà

martedì 22 marzo 2011 17:59




BRUXELLES, 22 marzo (Reuters) - I ministri finanziari della
zona euro hanno concordato l'istituzione di un Meccanismo di
Stabilità Europeo - un fondo di salvataggio permanente per la
zona euro.
Di seguito sono riportate le decisioni messe a punto per
l'Esm, che va a sostituire il fondo esistente - l'EFSF - a metà
del 2013. L'accordo, raggiunto ieri sera, dovrebbe essere
approvato dai leader dell'UE al vertice marzo 24-25.


BASE GIURIDICA

L'Esm sarà istituito da un trattato tra i paesi della zona
euro come organizzazione intergovernativa sotto il diritto
pubblico internazionale, con sede in Lussemburgo.


SCOPO

L'Esm, con una capacità di prestito effettiva di 500
miliardi di euro, consentirà di raccogliere fondi e fornire a
severe condizioni a Stati della zona euro minacciati da gravi
problemi di finanziamento, al fine di garantire la stabilità
della zona euro.


GOVERNANCE

I ministri delle Finanze della zona euro costituiranno il
board dei governatori dell'Esm. Tale board includerà anche un
Commissario economico e per gli Affari monetari e il Presidente
della Banca centrale europea (BCE) in qualità di osservatori.

I ministri decideranno sulla concessione di aiuti
finanziari, i suoi termini e le condizioni, la capacità di
prestito dell'Esm e i suoi strumenti.
Le decisioni saranno prese a maggioranza qualificata,
'voting weights', in base alle sottoscrizioni al capitale Esm.
Si interde per maggioranza l'80% dei voti.



STRUTTURA DEL CAPITALE

L'Esm avrà un capitale complessivo sottoscritto di 700
miliardi di euro, al fine di garantire una tripla A di rating
del credito.


Di questa somma, 80 miliardi di euro saranno pagati in
fondi, di cui la metà verrà coperta entro il luglio 2013 e
l'altra metà nei successivi tre anni.

L'Esm avrà anche una combinazione di 'committed callable
capital', cioè strigenti impegni di pagamento, e garanzie da
parte di paesi della zona euro per un totale di 620 miliardi di
euro. Il 'capitale richiamabile' può essere richiesto dai
ministri delle Finanze della zona euro a maggioranza semplice,
quando il cash è stato ridotto dall'assorbimento di perdite sui
prestiti concessi.


CONTRIBUZIONI

I paesi della zona Euro contribuiranno al capitale Esm sulla
base delle quote Bce. Tuttavia i paesi con un Pil pro capite
inferiore al 75% della media UE pagheranno di meno per 12 anni
dopo l'adesione alla zona euro.


PERCENTUALE CONTRIBUTO CONCORDATO DA ESM

Austria - 2,783

Belgio - 3,477

Cipro - 0,196

Estonia - 0,186

Finlandia - 1,797

Francia - 20,386

Germania - 27,146

Grecia - 2,817

Irlanda - 1,592

Italia - 17,914

Lussemburgo - 0,250

Malta - 0,073

Paesi Bassi - 5,717

Portogallo - 2,509

Slovacchia - 0,824
Slovenia - 0,428
Spagna - 11,904


STRUMENTI

L'Esm fornirà assistenza ai paesi in difficoltà attraverso
prestiti. La durata del programma e la scadenza dei prestiti
dipenderanno dalla natura degli squilibri e dalle prospettive
del beneficiario di riottenere l'accesso ai mercati.

In via eccezionale, esso può intervenire sul mercato
primario del debito sulla base di un programma di aggiustamento
macroeconomico a strette condizioni, dopo accordo con i ministri
della zona euro.


L'obiettivo di acquistare obbligazioni sul mercato primario
sarà di massimizzare l'efficienza dei costi del supporto per il
paese. I ministri delle finanze della zona euro possono decidere
di modificare gli strumenti a loro disposizione.


FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE


L'Esm collaborerà a stretto contatto con il FMI.



ATTIVAZIONE BAILOUT


L'aiuto finanziario da parte dell'Esm sarà attivato su
richiesta di un paese. I ministri delle finanze della zona euro
chiederanno allora alla Commissione europea di valutare, insieme
con la Bce e il Fmi, la sostenibilità del debito del
richiedente.

Commissione, Bce e Fmi valuteranno poi di quanti soldi il
paese richiedente ha necessità e quale sarà il coinvolgimento
del settore privato.
I ministri della zona euro chiederanno poi
alla Commissione, al Fmi e alla Bce di negoziare un protocollo
d'intesa con il paese candidato.


Una volta che è stato firmato e approvato l'aiuto
finanziario dai ministri della zona euro, Commissione, Bce e Fmi
controlleranno il rispetto delle quote di accordo e le tranche
di prestito saranno erogate sulla base delle loro relazioni.


COSTO DEI PRESTITI

Fino a tre anni: costi del finanziamento ESM + 200 bps

Più di tre anni: costi di finanziamento + 200 bps + una
maggiorazione di 100 punti base su importi di prestito
outstanding dopo tre anni.



COINVOLGIMENTO DEL SETTORE PRIVATO

"Una forma adeguata e proporzionata di coinvolgimento del
settore privato è attesa in tutti i casi in cui l'aiuto
finanziario viene ricevuto dallo stato beneficiario"
dice il
contratto Esm.

La natura e la portata di questa partecipazione deve essere
impostata caso per caso e dipenderà dall'esito delle analisi di
sostenibilità del debito, in linea con le pratiche del Fmi, e
relazione alle potenziali implicazioni per la stabilità
finanziaria dell'area euro.

La pratica Fmi dice che il debito è sostenibile quando un
mutuatario è in grado di continuare a onorare il debito senza
una irrealistica correzione delle entrate e delle uscite.
- Se il debito può "realisticamente" essere riportato su un
percorso sostenibile, il paese incoraggerà gli investitori
privati a mantenere la loro esposizione.

- Se il debito non può realisticamente essere riportato su
un percorso sostenibile, al paese verrà chiesto di avviare
colloqui con i creditori sul ripristino della sostenibilità del
debito. Il contributo dell'Esm dipenderà da un sufficiente
coinvolgimento del settore privato.




Nei colloqui con i creditori, il paese deve:

- assicurarsi che le soluzioni siano proporzionate con il
problema della sostenibilità del debito.

- tenere un dialogo aperto con i creditori e il governo
condivide le informazioni pertinenti con gli investitori.

- gli investitori sono consultati in merito alla
progettazione di eventuali rinegoziazioni o ristrutturazioni del
debito. "Misure che riducono l'attuale valore netto del debito
saranno prese in considerazione solo quando le altre opzioni
avranno poche possibilità di produrre i risultati attesi"
dice
il documento.


- il paese terrà conto dell'effetto contagio e ricaduta
delle misure che coinvolgono gli investitori privati.


CAC

Clausole di azione collettiva, che impediscono di bloccare
un accordo di ristrutturazione del debito da parte di un
obbligazionista a spese di altri, saranno incluse in tutte le
nuove operazioni governative della zona euro a partire da luglio
2013.




ESM COME CREDITORE PREFERENZIALE

L'Esm avrà lo status di creditore preferenziale, ma
subordinato al Fmi,
con efficacia dal primo luglio 2013.


TRANSIZIONE EFSF-ESM


Le porzioni non elargite e non finanziate dei programmi
esistenti di credito dell'Efsf saranno trasferite all'Esm. I
prestiti congiunti di Efsf ed Esm non dovranno eccedere i 500
miliardi di euro.


PARTECIPAZIONE DI PAESI NON EURO

I paesi dell'Uninoe europea esterni alla zona euro possono
partecipare come creditori ai programmi di salvataggio dell'Esm
su base ad hoc. L'Esm non fornisce crediti ai paesi non
appartenenti all'area euro, i quali godono di una specifica
strttura di supporto alla bilancia dei pagamenti gestita dalla
Commissione europea.

 
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tommy271

Forumer storico
Bce: Stark,buoni motivi per alzare tassi


G7 pronto ad agire nuovamente su yen



(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Ci sono buoni motivi per normalizzare la politica monetaria nell'area euro, visto che le condizioni economiche sono migliorate e cosi' anche la situazione dei mercati finanziari.
Lo ha dichiarato in un'intervista al quotidiano giapponese Nikkei Juergen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce.
Stark, parlando dell'incertezza creata dalla situazione giapponese, ha poi aggiunto che il G7 e' ''pronto'' a fornire ulteriore sostegno a Tokyo contro il rafforzamento dello yen.
 

tommy271

Forumer storico
Alpha Bank of Greece 2010 Profit Declines on Loan-Losses

March 22, 2011, 1:25 PM EDT

By Maria Petrakis
(Updates with CEO comment in third paragraph.)


March 22 (Bloomberg) -- Alpha Bank SA, Greece’s third- biggest bank, posted a 76 percent decline in profit last year as loan-losses rose amidst a shrinking economy.
Net income fell to 85.6 million euros ($121.6 million) from 349.8 million euros in 2009, the Athens-based lender said in an e-mailed statement. Fourth-quarter profit was 10.1 million euros, in line with the estimate of seven analysts surveyed by Bloomberg. It compares with 37.3 million euros in the previous quarter and 5.2 million euros in the year-earlier period.
“In a very testing year, we delivered a positive financial performance from core banking activities providing the resilience of our model,” Chief Executive Officer Dimitris Mantzounis said in the statement. “We deleveraged our balance sheet to strengthen our liquidity and capital position.”
The bank’s Tier 1 capital, a measure of financial strength, stood at 11.8 percent. Alpha had loan losses and provisions of 240.4 million euros in the quarter, compared with 223.1 million euros in the third quarter.
Prime Minister George Papandreou’s wage and pension cuts damped profit for the country’s lenders as the economy contracted 4.5 percent last year and unemployment rose. Alpha has focused on reducing costs and bolstering capital to ride out the crisis in Greece, which required a 110 billion-euro bailout by the European Union and International Monetary Fund in May.


Deposit Base


Alpha’s deposit base stood at 38.3 billion euros at the end of the quarter, down by 645 million euros from the previous quarter. The ratio of non-performing loans rose to 8.5 percent.
The deposit decline will taper off this year, Chief Economist Michael Massourakis said, as the country’s recession draws to an end toward the latter part of the year. Non- performing loans will likely peak in the first quarter of next year.
The bank’s reliance on funding from the European Central Bank was 14.2 billion euros at the end of the year. Greek banks have been reliant on the ECB amid concern over their Greek government bond holdings. Alpha had a Greek government bond portfolio of 3.7 billion euros at the end of the year.
Alpha shares declined for the first time in five days, losing 3.6 percent to 5.14 euros at the close in Athens. The stock has risen 35 percent this year, in part due to speculation the bank will be acquired by larger rival National Bank of Greece SA.
Alpha last month rejected an unsolicited all-stock takeover bid then worth 2.8 billion euros from National, Greece’s largest lender. National has urged Alpha to reconsider. The government is pushing the country’s banks to combine after their capital was depleted by the sovereign debt crisis.
“As far as we’re concerned it’s over, dead,” Alpha’s General Manager Spyros Filaretos said in a phone interview. He told analysts on a conference call that Alpha “doesn’t reject the logic that always exists on mergers and acquisitions but at these times it’s a risky and complicated exercise.”


(Bloomberg)


***
Corporate.
 

tommy271

Forumer storico
In linea di massima qualunque intervento del futuro ESM sarà associato ad un processo di "ristrutturazione" verso i privati.
Per quanto riguarda il famoso "2013" che dovrà segnare uno spartiacque, al momento sembrano riguardino le sole clausole di azione collettiva mentre non si fa riferimento a differenze tra nuove e vecchie emissioni.
Qui però ci vorrebbe un avvocato per capire la questione ...
 

ferdo

Utente Senior
Il problema, però, è che se la Bce non compra, l'ESM non compra e il EFSF non compra ... chi compra i nostri titoli?
Con un rating junk sono preclusi gli investimenti dei fondi ...

La soluzione potrebbe essere, e qui ritorniamo sempre al punto di partenza, un prestito diretto dell'EFSF alla Grecia in grado di ricomprarsi i suoi titoli e tagliare così parte del debito.
L'opzione non mi pare sia stata ancora scartata.

li lasciano nelle nostre mani fino a scadenza :lol:
 

Rottweiler

Forumer storico
Osservando il solito schema di riferimento per il budget 2011 potrai osservare che il deficit previsto nell'anno corrente sarà ottimisticamente di 19bneuro dei quali 16 di soli interessi.
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L'abbattimento di questo dato favorirebbe il ritorno prima del previsto in ambito positivo riducendo il deficit su PIL. Tale manovra produrrebbe una riduzione del rischio quindi non vedrei particolari problemi nel tornare sul mercato immediatamente dopo. L'accordo dovrebbe prevedere una negoziazione con le sole Banche. BCE, UE e FMI non dovrebbero avere per loro natura il compito di guadagnare dai prestiti.
I privati detengono meno di un terzo del debito greco e il buyback potrebbe esser svolto sul mercato appena i tassi si normalizzeranno.

In ogni caso il problema è la crescita del PIL che da solo genererebbe una riduzione degli interessi sulle nuove emissioni, se ci sarà una importante caduta di esso nel 2011 saranno guai. Le privatizzazioni sono l'altro punto che i greci stanno prendendo poco seriamente e che potrebbe ridurre le spese dello stato ribaltando parte del saving su incentivi per favorire la crescita.

Si proseguirà comunque la solita politica cialtrona del vivere alla giornata e quindi continuo a pensare che saranno i greci prima o poi e sulla base del sentimento della piazza a prendere una decisione definitiva che potrebbe essere ben peggiore delle misure sopra descritte.

Ciao,
posso chiederti a quale link trovi queste tabelle?
Grazie.
 
Stato
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