La Grecia? Destinata a fallire, seguita forse da Irlanda a Portogallo. Ma nonostante tutto l’euro sopravvivrà. E’ questa, in estrema sintesi, la conclusione del sondaggio condotto dalla Bbc su un campione di 52 economisti interpellati sul tema della crisi dei debiti sovrani europei. A fornire una risposta sono stati in 38. Lo ha riferito la stessa emittente britannica nella sua edizione online.
L’interpretazione degli economisti, interrogati per altro ogni tre mesi dalla Banca centrale europea (Bce), appare piuttosto chiara. Nonostante le rassicurazioni del governo di Atene, i problemi evidenziati dall’economia greca non possono essere risolti alle condizioni attuali. In altri termini, sostiene Gabriel Stein, economista presso la Lombard Street Research di Londra, “la Grecia farà bancarotta perché impossibilitata a raggiungere gli obiettivi fiscali e di crescita necessari per rendere sostenibile il debito ed evitare il default”. Un’opinione condivisa da 25 dei 38 analisti che hanno risposto al sondaggio. Se due terzi del totale non è più disposto a dare fiducia ad Atene, oltre un terzo (14 economisti) ipotizza un destino analogo per l’Irlanda e circa un quinto (7) si dichiara invece pessimista sul Portogallo. Molto improbabile, invece, il default di Spagna e Italia. Al tracollo di Madrid ci credono in 2, a quello italiano uno soltanto.
A mettere d’accordo tutti o quasi c’è invece il giudizio positivo sul futuro dell’euro. Ben 33 osservatori su 38 sono convinti che la moneta unica sopravvivrà a fronte degli enormi costi che il suo abbandono implicherebbe