Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Il banchiere non fa mai accademia.

Qui a fare dell'accademia siete voi e i vari Bini Smaghi.
La realta' e' che e' gia' iniziato lo scaricabarile tra i vari attori che a partire dall'aprile 2010 hanno dovuto sobbarcarsi l'onere di cacciar fuori continuamente soldi per non far fare default alla Grecia, ultima in ordine di tempo la stessa BCE che minaccia di non accettare piu' i fecal-bonds come collaterale.
Vi ricordo che in appena 30 mesi (dal dicembre 2008 al prossimo giugno 2011) il rapporto debito/PIL della Grecia e' peggiorato di oltre 40 punti (da 109 a 150%) per l'effetto combinato di deficit e recessione.
Le manovre fiscali non hanno sortito nessun effetto per il semplice fatto che il PIL greco era tutta fuffa pubblica fin dall'inizio (ovvero: stipendi pubblici e loro indotto); il motivo per il quale il gettito fiscale continua a calare e' dovuto al fatto che e' connesso alla spesa, ovvero quando si tagliano gli stipendi pubblici contemporaneamente calano le imposte sugli stessi, nonche' sull'indotto nel settore privato (se prima il dipendente pubblico andava in birreria ogni sera e adesso non ci va piu' , lo stato non incassa piu' ne' l'IVA sulla birra ne' l'IRPEF sul birraio).
Tutto cio' genera il sospetto che probabilmente non esista un punto di pareggio per il bilancio pubblico , e che sia necessario riportare il paese indietro di cinquant'anni in termini di tenore di vita per renderlo nuovamente competitivo ed in grado di produrre PIL vero , non spesa pubblica finanziata dalla vendita all'estero di cartaccia e relativi servizi privati indotti.

Il banchiere centrale che finanzia le banche non fa mai accademia: svolge l'importante funzione di rendere liquido il sistema. La minaccia della BCE è solo un monito ai politici ricordando loro le implicazione reali di un eventuale default della Grecia. Riguardo a ciò che dici dell'economia greca non merita alcuna risposta in quanto secondo me sono luoghi comuni. La Grecia è semplicemente nella condizione in cui era l'Italia neglia anni '90 per cui ha dovuto porre mano a massicce privatizzazioni per, tra l'altro, poter aderire all'euro. Ora la Grecia, in soldoni, dovrà fare (e farà) la stessa cosa.
 
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Depa Wants Greece to Become Natural Gas Import, Pricing Hub

By Paul Tugwell - May 19, 2011 5:41 PM GMT+0200 Thu May 19 15:41:18 GMT 2011

Depa SA, Greece’s public gas company, plans to make the country a natural gas transmission corridor and import gateway into south-east Europe for liquefied natural gas, Deputy Chief Executive Officer Spiros Paleoyannis said.
“Our vision is to make our country a transmission corridor for natural gas from Russia, the Caspian Sea and the Middle East” as well as “a new gateway for LNG from various sources for south-east Europe and the Balkans,” Paleoyannis said today at a conference, according to an e-mailed copy of his speech from Athens-based Depa.
As part of these plans, “we hope to make Greece a new benchmark for the pricing of natural gas in the region, or a regional gas pricing hub,” he said. Three international pipelines being built to carry gas to Europe will cross Greek territory.
Depa intends to build an LNG regasification plant in northern Greece, either on land or at sea, which will be mainly used for exporting gas to other countries in south-east Europe, he said.
LNG is gas that has been cooled to liquid form for transporting by ship, and which is then reconverted to its gaseous state when needed.



(Bloomberg)
 
Crisi: Grecia, tramonta idea ristrutturazione, nuovo piano


Ue pensa a 2 mosse: ulteriori aiuti e intesa con banche esposte



(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - La ferma opposizione della Bce sembra aver fatto definitivamente tramontare l'ipotesi di una ristrutturazione anche 'soft' del debito greco, come quella che prevede l'allungamento della scadenza dei titoli.
Tanto che le capitali europee - secondo fonti Ue - starebbero gia' lavorando ad un altro piano.
Un piano a 'due fasi' che i Paesi dell'Eurozona vorrebbero varare a giugno. La prima mossa (in cantiere da diverse settimane) e' quella di nuovi aiuti ad Atene da parte della Ue e dell'Fmi per coprire le esigenze di finanziamento della Grecia fino al 2014.
Si parla di almeno altri 60 miliardi di euro, oltre ai 110 gia' decisi un anno fa.
Per fare il punto sull'entita' precisa dei nuovi prestiti e sulle condizioni alle quali saranno erogati bisognera' attendere l'esito della missione di Commissione Ue, Bce ed Fmi ancora in corso nella capitale ellenica.
La premessa per i nuovi aiuti resta quella del varo da parte del governo greco di ulteriori misure di aggiustamento del bilancio e per velocizzare le riforme strutturali, a partire dalle privatizzazioni.
La seconda mossa e' quella volta ad evitare il cosiddetto 'reprofiling', vale a dire un riscadenzamento delle obbligazioni greche. E' la ristrutturazione 'morbida' evocata dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, appoggiata da alcuni Paesi, ma sonoramente bocciata dalla Bce. Si starebbe allora lavorando a un'intesa con le banche esposte sul fronte dei titoli di Stato greci, incentivandole a non vendere i bond e a sostituirli alla loro scadenza con nuove obbligazioni.
 
Qui a fare dell'accademia siete voi e i vari Bini Smaghi.
La realta' e' che e' gia' iniziato lo scaricabarile tra i vari attori che a partire dall'aprile 2010 hanno dovuto sobbarcarsi l'onere di cacciar fuori continuamente soldi per non far fare default alla Grecia, ultima in ordine di tempo la stessa BCE che minaccia di non accettare piu' i fecal-bonds come collaterale.
Vi ricordo che in appena 30 mesi (dal dicembre 2008 al prossimo giugno 2011) il rapporto debito/PIL della Grecia e' peggiorato di oltre 40 punti (da 109 a 150%) per l'effetto combinato di deficit e recessione.
Le manovre fiscali non hanno sortito nessun effetto per il semplice fatto che il PIL greco era tutta fuffa pubblica fin dall'inizio (ovvero: stipendi pubblici e loro indotto); il motivo per il quale il gettito fiscale continua a calare e' dovuto al fatto che e' connesso alla spesa, ovvero quando si tagliano gli stipendi pubblici contemporaneamente calano le imposte sugli stessi, nonche' sull'indotto nel settore privato (se prima il dipendente pubblico andava in birreria ogni sera e adesso non ci va piu' , lo stato non incassa piu' ne' l'IVA sulla birra ne' l'IRPEF sul birraio).
Tutto cio' genera il sospetto che probabilmente non esista un punto di pareggio per il bilancio pubblico , e che sia necessario riportare il paese indietro di cinquant'anni in termini di tenore di vita per renderlo nuovamente competitivo ed in grado di produrre PIL vero , non spesa pubblica finanziata dalla vendita all'estero di cartaccia e relativi servizi privati indotti.



ma non hai niente altro da fare,,,,,,,per caso? ...guarda che l'abbiamo capito che la tua opinione nel merito dei ns investimenti ellenici è che andranno in cenere.......non c'è bisogno che c'è lo ricordi un giorno si e l'altro pure......come faceva quel Prete nel film di Troisi che ogni momento gli ricordava " a Troisi "...che doveva MORIRE.........ce lo siamo appuntati che secondo Te la Grecia fallisce........stiamo a vedere dai........certo saprai che il fallimento della grecia non implica solamente ,la terra dell'antica cultura , ma tutto un sistema finanziario ,cui al confronto, il fallimento della LB sarebbe veramente poca cosa.......mi auguro e spero che non siano così STUPIDI da ripetere , ma questa volta moltiplicato all'ennesima potenza ,il disastro LB........bruciando una valanga di ricchezza pubblica......senza sapere dove poi si andrà a parare.......ma forse a te questo non interessa ....magari è meglio che vai a trovare la tua amichetta del tuo Avatar......o no?
 
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Fmi, Lagarde ha tutte le qualità per candidatura - Juncker

giovedì 19 maggio 2011 19:13




PARIGI, 19 marzo, 19 maggio (Reuters) - Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha tutte le qualità per essere un buon candidato alla guida del Fmi. Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean- Calude Juncker.
"Ai miei occhi sarebbe un candidato ideale" ha dichiarato Juncker ad una radio francese, sottolineando che un nuovo direttore generale proveniente dalla zona euro sarebbe la scelta migliore per permettere al Fmi di gestire la crisi debitoria della regione.
Juncker ha inoltre spiegato che l'Europa dovrebbe presentare un'unica candidatura per la direzione del Fmi.



***
Per noi bondisti ellenici, Lagarde sarebbe un'ottima scelta.
In continuità con le politiche FMI precedenti.
 
Qui a fare dell'accademia siete voi e i vari Bini Smaghi.
La realta' e' che e' gia' iniziato lo scaricabarile tra i vari attori che a partire dall'aprile 2010 hanno dovuto sobbarcarsi l'onere di cacciar fuori continuamente soldi per non far fare default alla Grecia, ultima in ordine di tempo la stessa BCE che minaccia di non accettare piu' i fecal-bonds come collaterale.
Vi ricordo che in appena 30 mesi (dal dicembre 2008 al prossimo giugno 2011) il rapporto debito/PIL della Grecia e' peggiorato di oltre 40 punti (da 109 a 150%) per l'effetto combinato di deficit e recessione.
Le manovre fiscali non hanno sortito nessun effetto per il semplice fatto che il PIL greco era tutta fuffa pubblica fin dall'inizio (ovvero: stipendi pubblici e loro indotto); il motivo per il quale il gettito fiscale continua a calare e' dovuto al fatto che e' connesso alla spesa, ovvero quando si tagliano gli stipendi pubblici contemporaneamente calano le imposte sugli stessi, nonche' sull'indotto nel settore privato (se prima il dipendente pubblico andava in birreria ogni sera e adesso non ci va piu' , lo stato non incassa piu' ne' l'IVA sulla birra ne' l'IRPEF sul birraio).
Tutto cio' genera il sospetto che probabilmente non esista un punto di pareggio per il bilancio pubblico , e che sia necessario riportare il paese indietro di cinquant'anni in termini di tenore di vita per renderlo nuovamente competitivo ed in grado di produrre PIL vero , non spesa pubblica finanziata dalla vendita all'estero di cartaccia e relativi servizi privati indotti.


(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG 2011
La ferma opposizione della Bce sembra aver fatto definitivamente tramontare l'ipotesi di una ristrutturazione anche 'soft' del debito greco, come quella che prevede l'allungamento della scadenza dei titoli. Tanto che le capitali europee - secondo fonti Ue - starebbero gia' lavorando ad un altro piano. Un piano a 'due fasi' che i Paesi dell'Eurozona vorrebbero varare a giugno.

:cool:

Ti rispondo in sotteranea come hai usato tu ;)
 
Greek Debt Restructuring Stymied by Default Swap Concern, Citigroup Says

By Abigail Moses - May 19, 2011 1:56 PM GMT+0200



Greece is unlikely to restructure its debt in the short term because it would be difficult to do so without triggering payouts of credit-default swaps, according to Citigroup Inc.
It is certainly possible to envisage forms of restructuring which fail to trigger CDS, but we are doubtful that they will be employed in practice,” said Michael Hampden- Turner, a strategist at Citigroup in London. “We suspect that European and ECB policy makers will duck the hard decisions.”
Political leaders and European Central Bank officials are likely to “muddle through” with another “state-funded bailout, perhaps this time collateralized by future asset sales,” he said. New steps are needed after last year’s 110 billion-euro ($156 billion) rescue failed to restore Greece’s financial health.
European officials are trying to avoid tripping swaps, with French Finance Minister Christine Lagarde saying this week that “anything that would constitute a credit event, is for me off the table.” Speculation is increasing that a restructuring of Greek bonds may be possible without meeting the International Swaps & Derivatives Association’s definitions of such an event.
That could be avoided if changes are voluntary rather than binding,Hampden-Turner said. But even a voluntary restructuring, or “reprofiling” as officials are calling a possible maturity extension, might still trigger the contracts, he said.


Stigma, Contagion

Officials struggling to stem the crisis want to avoid triggering swaps out of concern for stigma, contagion and rewarding speculators, whom they blame for worsening the region’s crisis, Hampden-Turner said. Greek debt will likely have to be restructured at some point, he said.
It would be difficult to persuade investors to willingly accept changes without some sort of coercive “stick,” and options including taxes and retroactively applying collective action clauses could still trip swaps, Hampden-Turner said. Official pressure is unlikely because it would be “politically unpalatable” to force losses only on European financial institutions, while hedge funds and proprietary trading desks outside the region escape such demands, he said.
Credit-default swaps pay the buyer face value in exchange for the underlying securities or the cash equivalent should a borrower fail to adhere to its debt agreements.
“We are less convinced by the argument that politicians are determined to see CDS holders punished and hedge funds lose,” Hampden-Turner said. “Politicians might like to avoid a scenario in which CDS trigger, but contagion seems like a more significant and legitimate concern.”

(Bloomberg)
 
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Crisi: Grecia, tramonta idea ristrutturazione, nuovo piano


Ue pensa a 2 mosse: ulteriori aiuti e intesa con banche esposte



(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - La ferma opposizione della Bce sembra aver fatto definitivamente tramontare l'ipotesi di una ristrutturazione anche 'soft' del debito greco, come quella che prevede l'allungamento della scadenza dei titoli.
Tanto che le capitali europee - secondo fonti Ue - starebbero gia' lavorando ad un altro piano.
Un piano a 'due fasi' che i Paesi dell'Eurozona vorrebbero varare a giugno. La prima mossa (in cantiere da diverse settimane) e' quella di nuovi aiuti ad Atene da parte della Ue e dell'Fmi per coprire le esigenze di finanziamento della Grecia fino al 2014.
Si parla di almeno altri 60 miliardi di euro, oltre ai 110 gia' decisi un anno fa.
Per fare il punto sull'entita' precisa dei nuovi prestiti e sulle condizioni alle quali saranno erogati bisognera' attendere l'esito della missione di Commissione Ue, Bce ed Fmi ancora in corso nella capitale ellenica.
La premessa per i nuovi aiuti resta quella del varo da parte del governo greco di ulteriori misure di aggiustamento del bilancio e per velocizzare le riforme strutturali, a partire dalle privatizzazioni.
La seconda mossa e' quella volta ad evitare il cosiddetto 'reprofiling', vale a dire un riscadenzamento delle obbligazioni greche. E' la ristrutturazione 'morbida' evocata dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, appoggiata da alcuni Paesi, ma sonoramente bocciata dalla Bce. Si starebbe allora lavorando a un'intesa con le banche esposte sul fronte dei titoli di Stato greci, incentivandole a non vendere i bond e a sostituirli alla loro scadenza con nuove obbligazioni.


Nonostante la volontà di salvare la Grecia a qualsiasi costo dal default gli spread continuano la loro costante ascesa arrivando sui massimi storici.

Sul tavolo ci sono diverse opzioni, e anche gli stessi tedeschi hanno abbassato il tiro ...

Mia operatività.

Sono esposto solo sulla 26 già da un anno e mezzo con un loss di circa il 22%, le ho in carico a 66 pmc. Nel frattempo che la querele continua, mi son preso già un 10% di interessi netto. Con un recovery brutale al 30%, faccio un totale di 40. Non mollo l'osso consapevole di poter subire gravi perdite... ma secondo me il gioco vale la candela. + tempo passa e + mi avvicino al prezzo di carico... se poi arrivasse la soluzione e si ripartisse all'insù ....
 
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AP Interview: Greek union leader says more austerity will bring 'employment crash'

By: Theodora Tongas, The Associated Press
Posted: 05/19/2011 12:24 PM





ATHENS, Greece - The head of Greece's largest labour union said Thursday that deeper austerity measures planned by the nation's Socialist government would cause an "employment crash," pushing the jobless rate to new records.
In an interview with The Associated Press, Yiannis Panagopoulos, leader of the umbrella GSEE union, accused the European Union of imposing unfair cost-cutting measures that would cause suffering for pensioners and low-income wage earners.
Panagopoulos was hosting a meeting of European trade union groups.
A day earlier, the Greek government said it would comply with EU demands to broadly double the level of austerity measures for 2011 to maintain its bailout loan commitments and slash 150,000 public sector jobs by the end of 2015.
"Until now, the only people who have paid are salaried workers and pensioners. We reject every idea that involves burdening salaried workers and pensioners with new unfair, unsocial measures which lead to unemployment," Panagopoulos said.
"Recession in the marketplace leads to the shutting down of businesses and widespread layoffs, leading to unemployment and an employment crash."
Greece's unemployment rate rose to 15.9 per cent in February, after more than 180,000 people lost their jobs in 2010.
The jobless rate could reach 18 per cent by the end of 2011, according to estimates published by the Bank of Greece in an annual report before the additional cuts were announced.
On Wednesday, Finance Minister George Papaconstantinou said that cuts worth €6 billion ($8.6 billion) would be imposed on Greeks this year — doubling an earlier estimate.
He was responding to a blunt warning from the European Union that Greece is slipping from targets and needs to urgently reinvigorate its privatization program and reforms to improve public sector efficiency.
Loans worth €110 billion ($157 billion) from EU countries and the International Monetary Fund helped Greece avoid bankruptcy last year.
Panagopoulos, who has repeatedly urged to the government to improve its widely criticized tax administration and stop soaking middle-class and blue-collar Greeks, accused the EU of hiding behind the traditionally tough IMF.
Referring to the resignation of IMF chief Dominique Strauss-Kahn, the union leader said: "The International Monetary Fund implements a general policy that is well-known and that is not dependent on individuals. The change may mean nothing because at its core there is a fiscal outlook that leads to austerity."
Panagopoulos said the work of EU-IMF debt inspectors has made it clear that "the hard policies, policies that demolish the welfare state, don't come mainly from the IMF but from the European Commission, the majority of which represents new conservative governments in Europe."
"They hide behind the well-known tough exterior of the IMF, but they are the ones setting policy," he said.


***
Il punto di vista dei Sindacati.
 
Nonostante la volontà di salvare la Grecia a qualsiasi costo dal default gli spread continuano la loro costante ascesa arrivando sui massimi storici.

Sul tavolo ci sono diverse opzioni, e anche gli stessi tedeschi hanno abbassato il tiro ...

Mia operatività.

Sono esposto solo sulla 26 già da un anno e mezzo con un loss di circa il 22%, le ho in carico a 66 pmc. Nel frattempo che la querele continua, mi son preso già un 10% di interessi netto. Con un recovery brutale al 30%, faccio un totale di 40. Non mollo l'osso consapevole di poter subire gravi perdite... ma secondo me il gioco vale la candela. + tempo passa e + mi avvicino al prezzo di carico... se poi arrivasse la soluzione e si ripartisse all'insù ....

E' quello che fanno molti.
A parte noi trader, ma la maggior parte dei titoli GGB sono in carico intorno alla parità.
Quindi uscendo ora ci si prende in pieno un haircut non dichiarato... io credo che i prezzi attuali (salvo sui titoli brevi) riflettano ampiamente le peggiori stime.
Certamente non quelle dei catastrofisti con un default al 50% o al 70% del nominale ...
 
Stato
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