tommy271
Forumer storico
Politica Economica
SOS exit strategy
Enrico Cisnetto
"Il Mondo" venerdì 27 maggio 2011
Se la Grecia si ricompra (a sconto) il debito greco
Diciamoci la verità, i tedeschi hanno ragione a dubitare dei greci. Fin qui il governo di Atene, per paura della piazza, si è mostrato incerto. Per questo è molto probabile che la Grecia debba ristrutturare il suo debito pubblico. Anzi, il tema non è già più sul se, ma sul come. Anche perché a seconda di come si realizza, potrebbe significare un vero e proprio default oppure un’efficace exit strategy. E non solo per la Grecia, ma anche per l’euro. Per questo, tra le diverse ipotesi circolate – dall’allungamento, volontario o meno, delle scadenze alla riduzione del valore dei titoli, passando per il mancato pagamento degli interessi – la più interessante mi sembra quella avanzata dalla Voce.info per mano di Angelo Baglioni, riprendendo un’idea suggerita da Paul Krugman nel 1988 per i paesi in via di sviluppo. La proposta è che Atene proceda ad un buyback dei propri titoli del debito pubblico, sulla base del fatto che attualmente i bond di medio-lungo termine quotano circa la metà del loro valore facciale. “Così il governo greco potrebbe ritirare 1 euro di debito spendendo solo 50 centesimi”, spiega Baglioni. In realtà l’operazione conviene solo in caso di “leverage buyback”, cioè se si realizza con soldi a prestito. Certo, così si tratterebbe di una “semplice” mutazione del creditore – faccio un debito nuovo per annullare in parte quello vecchio – ma con vantaggio per tutti. Infatti, supponiamo che a prestare la somma necessaria sia, come logico, il Fondo europeo di stabilità finanziaria. Ora, l’Efsf potrebbe applicare un tasso inferiore a quello attualmente pagato dalla Grecia sul mercato, in cambio della precedenza sugli altri creditori in caso di insolvenza. Ne guadagnerebbero il debitore (ed è lo scopo del marchingegno) e il nuovo creditore (meno interessi ma più sicurezza). E i vecchi (attuali) detentori dei titoli subirebbero il minore dei danni possibili. Che non è cosa da poco.
DA QUANTI MESI STIAMO DISCUTENDO SU QUESTO ? In ogni caso nel finale non si tiene conto soprattutto della maggioranza del retail che ha in carico i titoli con valori alti...
Scopre l'acqua calda il nostro Angelo Baglioni ...

Comunque un'operazione fatta con i mercati aperti potrebbe risultare vana.
Essendo i nostri titoli alquanto illiquidi un compratore "forte" farebbe lievitare inevitabilmente i prezzi sul secondario.
Potrebbero invece offrire un concambio titoli sino ad una cifra X e garantirli. Lasciando senza copertura quelli che non aderiscono.
Forse, in questo modo, potrebbero avere più chance...
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