Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Fonti anonime mi riferiscono che Shark è rientrato sulla Grecia, dopo aver passato all'incasso un mini-loss del 12%.
Dopo aver abbandonato Leonida alla vigilia della Battaglia, ora si è ripresentato nei ranghi ... :lol::lol::lol:.

In fondo, come dice Paologorgo, è un bravo ragazzo ... merita simpatia.

mi sto toccando :eek:
 
ESEGP Buy MOT GREECE 11MZ19 5 EUR 10000 52,4 31/05/11 13:02:34 5000 52,40
- - 05311...
ESEG Buy MOT GREECE 11MZ19 5 EUR 5000 52,4 31/05/11 13:00:27 5000 52,40
- - 05311...
ESEGP Buy MOT GREECE 11MZ19 5 EUR 5000 51,63 31/05/11 12:57:19 3000 51,63
- - 05311...
ESEG Buy MOT HEL REPUBLIC 14 5.5 EUR 7000 61 31/05/11 11:20:46 7000 61,00
- - 05311...


ma la mamma lo sà?
:lol:
 
Fonti anonime mi riferiscono che Shark è rientrato sulla Grecia, dopo aver passato all'incasso un mini-loss del 12%.
Dopo aver abbandonato Leonida alla vigilia della Battaglia, ora si è ripresentato nei ranghi ... :lol::lol::lol:.

In fondo, come dice Paologorgo, è un bravo ragazzo ... merita simpatia.

Ehh, ma tu non cogli le finezze tattiche del suo operato. Probabilmente avrà voluto provare a vedere se toccava i minimi nella vendita per poi rientrare nel rimbalzo...

:D:D:D
 
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ECB digs in heels over restructuring




The European Central Bank will not soften its strong opposition to a Greek debt restructuring, outgoing Executive Board member Gertrude Tumpel-Gugerell said on Tuesday.
Tumpel-Gugerell told Reuters that giving Greece more time to pay back its debts would amount to a default no matter how it was presented.
Asked whether a full restructuring of Greek debt or the milder reprofiling that has been touted recently was an option the ECB could live with, she strongly rebuffed the idea, saying: «It is not an option."
Asked whether the ECB might soften its stance once the European Commission, International Monetary Fund and ECB had sat down with the Greek government after the latest assessment of Athens' progress, she was equally clear. «It is not the case."
She declined to comment on whether a debt rollover -- private investors voluntarily agreeing to buy more Greek debt once current bonds expire -- might satisfy the ECB.
A number of top ECB policymakers have been deliberately blunt in their warnings of the consequences of a Greek debt restructuring in recent weeks.
Jurgen Stark and Jose Manuel Gonzalez-Paramo have both said it could be more damaging than the collapse of Lehman Brothers, while Lorenzo Bini Smaghi has warned it would be a death sentence for the Greek banking system.
Mario Draghi, who is widely expected to be the next president of the European Central Bank, said Tuesday that euro-zone governments that support partners in the currency area are doing so with «stringent conditions» and the support «is not a fiscal transfer between countries."
Referring to the sovereign debt crisis in Greece, Ireland and Portugal, Draghi said the right response lay «first and foremost» in national policies and the «complete implementation» of adjustment plans that have been agreed on.
Troubled government debt loads of those three countries «can potentially have significant systemic effects» on a global level, he said.
Draghi, who is governor of the Bank of Italy, made the remarks in his «concluding remarks,» at an annual speech in Rome.
Recovery from the brink is possible, he said, noting that Italy in the early 1990s had to sell government bonds worth 10 times Greece's current annual borrowing requirement and twice its value in relation to gross domestic product. Italy managed without assistance from abroad and thanks to a large-scale privatization program--which Draghi helped engineer as a senior Treasury official at the time.






ekathimerini.com , Tuesday May 31, 2011 (16:05)
 
In questi momenti la Borsa di Atene ha toccato il + 5,12%.
I nostri spread si mantengono stabili, dopo il forte recupero giornaliero, a 1335 pb, circa.
 
La Borsa di Atene risale dai minimi e ritocca quota 1300.
La sessione si chiude con un ottimo + 5,58% a 1309 punti. Volumi molto sostenuti a 160 MLN.

I nostri spread rimangono sostanzialmente stabili a 1335 pb.
 
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Treasuries in calo su notizie Grecia, sale propensione rischio

martedì 31 maggio 2011 15:59



NEW YORK, 31 maggio (Reuters) - I prezzi dei titoli di Stato Usa sono in ribasso sulle notizie sulla Grecia, più vicina ai nuovi fondi, che hanno aumentato la propensione al rischio.
"Mentre il mercato perde terreno sulla Grecia, ci sono anche buone ragioni per acquistare", dice Brian Edmonds di Cantor Fitzgerald a New York. "Dal punto di vista dei fondamentali, l'economia Usa e quella globale si stanno indebolendo. Ci sono anche gli acquisti di fine mese e gli acquisti della Fed sulla parte lunga della curva".
La Germania, che insieme ad altri paesi ha fatto resistenza all'ipotesi di fornire fondi extra alla Grecia senza condizioni, sta considerando di abbandonare il progetto di spingere il paese a una ristrutturazione del debito a breve, ha scritto il Wall Street Journal.
Il riconoscimento del fatto che la Germania deve prestare altro denaro alla Grecia, senza che i detentori del debito condividano il peso dell'operazione, aiuta l'euro zona a superare l'impasse legata al fatto che il paese potrebbe essere senza liquidità a partire da metà luglio.
Alle 15,40 italiane il decennale US10YT=RR perde 5/32, rendimento 3,09%, il trentennale US30YT=RR 3/32, 4,25%.
 
Bce, target prezzi stabili anche con crisi debito-Draghi

martedì 31 maggio 2011 16:02




* Politica monetaria Bce resta accomodante
* Nel mondo rischio inflazione in aumento
* Grecia, non c'è scorciatoia a attuazione piani correttivi

(aggiunge altre dichiarazioni Draghi)


di Giselda Vagnoni


ROMA, 31 maggio (Reuters) - La lotta all'inflazione resterà l'obiettivo primario della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi anche in presenza di rischi sui debiti sovrani e di banche in cattiva salute.
Lo ha detto lo stesso governatore della Banca d'Italia e futuro presidente della Bce nelle sue ultime Considerazioni finali.
"La Bce ha il compito di assicurare la stabilità dei prezzi nel medio periodo; la stabilità monetaria è il suo fondamentale contributo alla crescita. Le future decisioni di politica monetaria saranno sempre guidate da questo obiettivo primario", dice Draghi che da novembre prenderà il posto del francese Jean-Claude Trichet a Francoforte.
"Nè la presenza di rischi sovrani, nè la dipendenza patologica di alcune banche dal finanziamento della Bce possono far deflettere da questo obiettivo".
Il governatore, in carica alla Banca d'Italia dal 2006 e prima managing director in Goldman Sachs e direttore generale del Tesoro italiano negli anni Novanta, osserva che, nel mondo, "il rischio di inflazione è in aumento" e che le politiche monetarie devono ora iniziare "un percorso di rientro, per impedire che si formino attese inflazionistiche".
Anche dopo la riduzione dei tassi Bce di 25 punti base lo scorso aprile, in Europa, "le condizioni monetarie rimangono accomodanti".



GRECIA SI TRAGGA FUORI DA GUAI DA SOLA COME FECE ITALIA


Con un apparente sguardo alla critica situazione della Grecia, per la quale si intensificano le attese di ulteriori interventi di aiuto, Draghi si allinea alla posizione della Bce nettamente contraria a qualunque forma di ristrutturazione del debito.
"Non esistono scorciatoie. La risposta alla crisi del debito sta innanzitutto nelle politiche nazionali, nella piena attuazione dei piani concordati", scandisce.
"Alla solidarietà tra i paesi membri dell'Unione devono corrispondere senso di responsabilità e rispetto delle regole. Il sostegno finanziario da parte dei governi dell'area dell'euro serve ai paesi per procedere alle correzioni al riparo dalla volatilità dei mercati. Non è un trasferimento fiscale tra paesi ed è soggetto a condizioni stringenti".
Draghi richiama, poi, la sua personale esperienza al Tesoro in uno dei momenti di maggiore turbolenza per il paese e ricorda che "l'Italia seppe uscire dalla crisi senza bisogno di aiuti esterni, grazie a un ambizioso piano di consolidamento fiscale, a riforme strutturali importanti e all'attuazione di un programma di privatizzazioni per il circa il 10% del Pil".
E aggiunge: "In quel periodo dovevamo collocare sul mercato ogni anno titoli per un ammontare pari, in termini reali, a dieci volte il fabbisogno di finanziamento annuo della Grecia oggi, a due volte come incidenza sul Pil".
 
Bce si opporrà a pressioni su Bini Smaghi per dimissioni - fonti

martedì 31 maggio 2011 16:57






MILANO/ROMA, 31 maggio (Reuters) - La Banca centrale europea si opporrà a eventuali pressioni sul suo consigliere esecutivo Lorenzo Bini Smaghi perchè lasci il board prima del tempo.
Lo riferiscono alcune fonti della Bce, aggiugendo di attendersi che il governo italiano chieda al banchiere fiorentino di diventare governatore di Banca d'Italia.
Se l'Italia o qualche altro governo forzassero le dimissioni di Bini Smaghi prima della naturale scadenza del suo mandato, nel maggio 2003, la Bce adirebbe a vie legali contro l'eventuale tentativo di ledere l'indipendenza di uno dei suoi membri, dice una fonte.
"Bini Smaghi si trova in una posizione molto forte, il suo posto è sicuro a meno che non gli venga fatta un'offerta che non può rifiutare", riferisce un'altra fonte della Bce. "Se qualcuno cercherà di forzare la sua uscita, non funzionerà".
Secondo una fonte della Banca centrale europea, un'opinione del servizio legale interno alla banca sostiene che se il banchiere fiorentino dovesse lasciare il suo posto a Francoforte anzitempo per una posizione inferiore a quella attuale, allora si configurerebbe la fattispecie di pressioni e rischi a scapito dell'indipendenza di un membro della Bce.
Un'altra fonte Bce sottolinea, però, che questa materia è lasciata a negoziati riservati, mentre lo Statuto della Banca non contiene indicazioni specifiche sulle dimissioni anticipate di un proprio consigliere. Secondo questa fonte c'è il rischio per Bini Smaghi di aprire un conflitto con il governo italiano e di innervosire gli altri paesi della zona euro, che ambiscono a inserire un loro candidato al suo posto, se Berlusconi non gli offrisse la presidenza della Banca d'Italia e lui scegliesse di terminare il suo mandato alla Bce fino al maggio 2013.
"Può dimettersi in ogni momento, ma deve essere una sua decisione, la sua uscita prima del tempo non può essere vista come l'esito di pressioni politiche" dice questa fonte. "Deve trovare una soluzione che funzioni e che sia di suo gradimento, se ci riesce".
(Marc Jones, Gavin Jones, Paul Taylor, Francesca Landini)



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Questione Draghi/BCE/Smaghi/Bankitalia.
 
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