Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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Grecia, prossima tranche aiuti disponibile a luglio - Ue-Fmi-Bce
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Reuters - 03/06/2011 17:31:49
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Comunque è normalissimo che i titoli non abbiano avuto chissà quali impennate. Non mi aspettavo questo (e per fortuna ;) così man mano che ci si vede più chiaro magari si incrementa).
Adesso non aveva senso che si muovessero più di tanto.
Hanno solo detto che gli accordi si sono conclusi per la prossima tranche.
Immagino sia quella da 12 miliardi per arrivare a pagare la Agosto 2011.
I prezzi si sarebbero mossi, in basso, schiantandosi, se dicevano che erano saltati tutti gli accordi.
Ma non c'è ragione di nessuna esplosione al rialzo, che qualcuno di voi mi sembra attendere e anzi ritenere imminente.

Prima il parlamento Greco deve far passare il piano fiscale e di privatizzazioni.
Poi la Troika deve spiegare esattamente come vuole ottenere questa partecipazione soft dei creditori (per lo più istituzionali) senza ottenere un credit event.

L'articolo postato da Tommy sulle dichiarazioni si S&P, spiega come sia veramente difficile far passare uno swap "volontario" penalizzante come se non fosse un default. E a ben vedere S&P ha ragione.

Prima di tutto spiegano che per consuetudine di mercato, non esiste la storia del rollaggio "volontario" sotto "pressante richiesta" ;)
Al massimo puoi fare un'offerta di pubblico scambo (OPS) che grosso modo è un buy back.
Inoltre sottolineano che in genere al di sotto del rating B di un'emittente, quella richiesta "volontaria" in realtà è psicologicamente da considerare obbligatoria, perchè è una sorta di ricatto: "se non accetti salta il banco e rischi di andare incontro a perdite molto più alte".
Questo soprattutto se chi ti propone lo swap "volontario" praticamente ha esaurito il cash e se non accetti, comunque non può pagarti.

Inoltre è interessante notare come in ogni caso lo swap volontario, se non è premiato adeguatamente, determina comunque una perdita. Ancor più imbarazzante se si fa il confronto col mercato secondario.
Se alla scadenza della 2012, mi restituiscono 100 nominali sotto forma di un bond 2026 a parità di interessi, non solo ci perdo se non mi alzano la cedola per ripagarmi il disturbo, ma ci straperdo se calcolo che qualora mi avessero restituito il cash, io mi compravo la 2026 sul secondario a 49 ottenendo interessi stellari, a parità di rischio.
E questo è il punto. Evidentemente come minimo l'incentivo deve essere uno swap con titolo garantito al 100%, vuoi dalle garanzie UE, vuoi da un collaterale. Così che acquisti valore in termini di sicurezza, quindi più basso spread, fino ad equivalere magari con i titoli EFSF o con il BUND, a fronte della perdita di cash flow, poichè allunghi le scadente (e io credo anche che si riducano gli interessi sulle cedole).
Che poi se vogliamo fare della filosofia, potremmo anche appellarci al fatto che per una banca l'incentivo ad accettare un bond con ritorno economico minore del pattuito dovrebbe essere compensato con la miglio sicurezza, poichè tu emittente nel frattempo sei diventato una chiavica di debitore a rischio insolvenza. E ritorniamo al punto che l'incentivo alla fine è un implicito ricatto,
e lo scambio avviene proprio perchè l'emittente è in default, ma lo si dovrebbe accettare per non farglielo dichiarare ufficialmente.
Come dice S&P è un problema di semantica. Io aggiungo anche un bel paradosso di logica ricorsiva.

Ammesso che quindi riesca il miracolo di far passare questa cosa con il consenso, sorrisi e strette di mano di tutti i banchieri della zona Euro, senza far scattare il famigerato credit event e i CDS, in ogni caso si otterrà una vasta percentuale di outstanding che una volta swappato sarà privilegiato rispetto al vecchi debito.
Quindi mentre è legittimo pensare a un corposo rimbalzo delle brevi, appena ci sia totale chiarezza sulla questione, poichè si può presumere di riuscire a portarle a casa, per le medie e lunghe permangono grosse incertezze.
E anche se ora dicono che con il nuovo piano vogliono coprire fino a metà 2014, resta comunque l'originale programma di far partire ESM a metà 2013, quando poi si considerava automatica la chiamata in solido degli obbligazionisti se c'erano problemi di liquidità/solvibilità. O forse già da ora considereranno lo swap bancario come un'anticipazione di quello che doveva accadere nel 2013.
Ma se poi i problemi permangono, magari finiti i fondi a copertura, nel 2014, di sicuro si faranno nuovamente vivi con gli obbligazionisti, a chiedere more e sconti. E questa volta agli obbligazionisti vecchi che restano, perchè non possono certo tornare dalle banche a cui, ora, dovranno pur dare qualche garanzia in più sui nuovi titoli swappati.

Per tutte queste ragioni mi aspetto che sui titoli medio-lunghi le quotazioni, che pure potranno alzarsi un po', permangano da titolo tipicamente distressed, perchè tale resta, continuando a gravare su di esso la spada di damocle di un default più tardivo e forse proprio per questo, più rovinoso, se i tagli, le privatizzazioni, il prelievo fiscale e una pur minima ripresa economica, non daranno i risultati sperati.
Quindi, per come la vedo io, la storia l'hanno messa in un modo per cui non ci sarà un equivalente di fumata bianca che decreterà: la Grecia è salva. E i titoli che decollano.
Un anno fa i titoli partirono a razzo all'atto di accettazione dei tedeschi di dare l'aiuto, dopo aver rifiutato inizialmente la cosa. Ma perchè li il mercato ancora ragionava semplicisticamente col dualismo: non l'aiutano (=fallisce) / l'aiutano (=i debiti glieli paga l'europa).
Oggi il mercato sa che la situazione è infinitamente più complicata.
Le istituzioni europee sono non vogliono accollarsi a fondo perduto questi costi e scaricarli sui soli contribuenti. La ripresa economica è stentata in Europa con poche eccezioni , tra cui la Germania. In Grecia per ovvie ragioni, la recessione e la deflazione è e sarà feroce. I paesi aiutati ormai sono tre, a ad aprile-maggio 2010 sarebbe sembrato uno scenario da incubo che tutti e tre i paesi Europei finissero sotto le amorevoli cure dell'FMI ;)

Insomma, per tutte queste ragioni, mi aspetto che i titoli permangano a quotazioni stile Venezuela. Resteranno ad alta resa, con gli spread che oscilleranno in base alle notizie sul PIL, rientro del deficit, bilancia commerciale, gettito fiscale, risultato delle privatizzazioni.
Il mercato ha capito che si sta comprando tempo, ma alla fine è la Grecia che deve far tornare i suoi conti. Non ci saranno per sempre pagatori di ultima istanza.

In un prossimo post comunque scriverò come potrebbe essere comunque anche il best case scenario, tanto per vedere anche il bicchiere mezzo pieno ;)

Analisi condivisibile, tuttavia mi aspettavo un incremento maggiore dovuto all'allentamento dello stress psicologico dei privati (me compreso :))
 
La Commissione europea si appresta a concedere un nuovo pacchetto di aiuti finanziari alla Grecia. Lo ha annunciato il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, precisando che le banche private parteciparenno al piano su base volontaria.
 
GRECIA: VIA LIBERA CONDIZIONATO A QUINTA TRANCHE AIUTI UE-FMI

di: Asca Pubblicato il 03 giugno 2011| Ora 17:57
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(ASCA-AFP) - Atene, 3 giu - Via libera condizionato all'erogazione della quinta tanche del pacchetto di aiuti finanziari concesso dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale alla Grecia. La quinta tranche da 110 miliardi sara' disponibile ai primi di luglio e sara' condizionata dalle ''discussioni sulle modalita''' di risanamento dei conti pubblici della Grecia.
 
Grecia, prossima tranche aiuti disponibile a luglio - Ue-Fmi-Bce

venerdì 3 giugno 2011 17:46




ATENE, 3 giugno (Reuters) - La prossima tranche di aiuti alla Grecia, erogati da Ue e Fmi, dovrebbe essere disponibile a luglio.
E' quanto si legge in una nota congiunta Ue-Fmi-Bce, che fa riferimento ai colloqui in corso, che proseguiranno nelle prossime settimane, sul programma economico di Atene.
Il governo greco, annuncia il comunicato, creerà un'agenzia per le privatizzazioni, che sarà gestita in modo indipendente.
La nota conclude un'ispezione in Grecia durata un mese da parte di Commissione Ue, Fmi e Bce.
Il documento sottolinea che Atene ha compiuto progressi significativi, ma le riforme strutturali e fiscali devono essere portate a termine.
Il governo greco è impegnato in una programmazione di bilancio di medio termine molto ambiziosa.
La liquidità a disposizione di Atene è poca, ma ci sono misure in campo per garantire che sia adeguata per le banche, si legge nella nota.
 
Crisi Grecia, Juncker vede via libera Eurogruppo a nuovi fondi

venerdì 3 giugno 2011 17:54






BRUXELLES, 3 giugno (Reuters) - I paesi della zona euro dovrebbero approvare il nuovo pacchetto di finanziamenti da destinare ad Atene, che pone tra le condizioni il coinvolgimento del settore privato su base volontaria.
Lo dice il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, secondo cui Atene è inoltre pronta a varare un fondo per le privatizzazioni.
"Prevedo che l'Eurogruppo concordi sulla concessione di nuovi fondi in base a precise condizioni" annuncia.
"Tra le condizioni c'è quella di un accordo con il settore privato su base volontaria... Ho appreso con soddisfazione che la Grecia è pronta a creare un fondo per le privatizzazioni" continua.
Incontrando la stampa insieme al numero uno dell'Eurogruppo a Lussemburgo, il premier greco George Papandreou annuncia che si sta discutendo di un nuovo finanziamento a favore del Paese.
 
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