Nobody's
Γένοιο οἷος εἷ
* PUNTI CHIAVE * - Audizione Draghi al Parlamento europeo
Reuters - 14/06/2011 16:15:52
BRUXELLES, 14 giugno (Reuters) - Riportiamo di seguito le dichiarazioni del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nel corso dell'audizione al Parlamento europeo tenuta in qualità di candidato unico alla presidenza della Banca centrale europea.
Per seguire l'audizione dal vivo cliccare su Reuters Insider.
GOLDMAN SACHS
"Qualcuno potrebbe dire che il mio passato nel settore delle banche di investimento potrebbe rendermi troppo vicino alle banche. Credo che il mio passato nella banca centrale italiana ha dimostrato che questo non è stato il caso. Infatti, anche grazie alla vigilanza, nessuna banca italiana ha avuto problemi durante la crisi. Chiedete ai banchieri italiani se sono stato morbido con loro"
MANDATO BCE
"Il mandato della Bce dice che la stabilità dei prezzi a medio termine deve essere assicurata. Questo non è dettato da interessi nazionali. Questo è chiaro per me e ne sono responsabile davanti a tutti i cittadini".
TASSA SU TRANSAZIONI FINANZIARIE
"Una tassa sulle transazioni finanziarie riduce la liquidità ma può aumentare la volatilità e quindi favorire la speculazione. Se fosse globale andrebbe bene".
ITALIA IN '92 PEGGIO DI GRECIA
"Agli inizi degli anni 90 l'Italia è stata in una situazione forse anche peggiore della Grecia. I bond emessi erano tre volte l'esposizione della Grecia. Nel 1992 governo e Banca d'Italia hanno presentato un piano che è risultato credibile per i mercati".
GRECIA
"Fondamentalmente si discute di due iniziative. Una è l'iniziativa di Vienna, che mi sembra del tutto volontaria. Un'altra è uno scambio di debito che io non ho capito se e' volontario o potrebbe finire per essere involontario"
"La Bce non è in favore di ristrutturazioni o haircuts, noi dovremmo escludere qualunque procedura che non sia puramente volontaria o che contiene elementi di obbligatorietà"
"I costi di un default sembrano superare i benefici. Sappiamo come gestire la bancarotta di un'azienda, ma dobbiamo ancora imparare a gestire la bancarotta di un Paese. Sappiamo veramente quali sono i veri effetti del contagio?",
SU POLITICA MONETARIA
"La politica sui tassi di interesse deve essere adeguata con l'obiettivo di rispettare il mandato della Bce [...] in maniera preventiva per evitare un deterioramenrto delle aspettative inflazionistiche".
"Una sfida importante per la Bce è di gestire l'uscita dalla posizione ancora molto accomodante della politica monetaria e dalle rimanenti misure straordinarie".
USCITA DA MISURE LIQUIDITA'
"Dobbiamo assicurarci che il supporto di liquidità all'economia sia mantenuto per un periodo appropriato, ma anche che non si crei dipendenza dalla nostra liquidità".
RIFORME UE
"Non ci sono scorciatorie: la risposta alla crisi del debito sta per prima cosa e soprattutto nelle politiche nazionali, nella completa realizzazione degli aggiustamenti programmati concordati. La solidarietà tra i paesi membri dell'Unione deve essere accompagnata da un senso di responsabilità e conformità alle regole.
"Soprattutto riforme strutturali mirate al rilancio della competitività delle economie e del potenziale di crescita devono essere la priorità dell'agenda politica, non solo in quei paesi colpiti dalla crisi del debito: alla fine, l'obiettivo ultimo dell'Unione monetaria e la misura del suo successo, è la sua abilità di promuovere la crescita e il benessere economico e sociale".
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GOLDMAN SACHS
"Qualcuno potrebbe dire che il mio passato nel settore delle banche di investimento potrebbe rendermi troppo vicino alle banche. Credo che il mio passato nella banca centrale italiana ha dimostrato che questo non è stato il caso. Infatti, anche grazie alla vigilanza, nessuna banca italiana ha avuto problemi durante la crisi. Chiedete ai banchieri italiani se sono stato morbido con loro"
MANDATO BCE
"Il mandato della Bce dice che la stabilità dei prezzi a medio termine deve essere assicurata. Questo non è dettato da interessi nazionali. Questo è chiaro per me e ne sono responsabile davanti a tutti i cittadini".
TASSA SU TRANSAZIONI FINANZIARIE
"Una tassa sulle transazioni finanziarie riduce la liquidità ma può aumentare la volatilità e quindi favorire la speculazione. Se fosse globale andrebbe bene".
ITALIA IN '92 PEGGIO DI GRECIA
"Agli inizi degli anni 90 l'Italia è stata in una situazione forse anche peggiore della Grecia. I bond emessi erano tre volte l'esposizione della Grecia. Nel 1992 governo e Banca d'Italia hanno presentato un piano che è risultato credibile per i mercati".
GRECIA
"Fondamentalmente si discute di due iniziative. Una è l'iniziativa di Vienna, che mi sembra del tutto volontaria. Un'altra è uno scambio di debito che io non ho capito se e' volontario o potrebbe finire per essere involontario"
"La Bce non è in favore di ristrutturazioni o haircuts, noi dovremmo escludere qualunque procedura che non sia puramente volontaria o che contiene elementi di obbligatorietà"
"I costi di un default sembrano superare i benefici. Sappiamo come gestire la bancarotta di un'azienda, ma dobbiamo ancora imparare a gestire la bancarotta di un Paese. Sappiamo veramente quali sono i veri effetti del contagio?",
SU POLITICA MONETARIA
"La politica sui tassi di interesse deve essere adeguata con l'obiettivo di rispettare il mandato della Bce [...] in maniera preventiva per evitare un deterioramenrto delle aspettative inflazionistiche".
"Una sfida importante per la Bce è di gestire l'uscita dalla posizione ancora molto accomodante della politica monetaria e dalle rimanenti misure straordinarie".
USCITA DA MISURE LIQUIDITA'
"Dobbiamo assicurarci che il supporto di liquidità all'economia sia mantenuto per un periodo appropriato, ma anche che non si crei dipendenza dalla nostra liquidità".
RIFORME UE
"Non ci sono scorciatorie: la risposta alla crisi del debito sta per prima cosa e soprattutto nelle politiche nazionali, nella completa realizzazione degli aggiustamenti programmati concordati. La solidarietà tra i paesi membri dell'Unione deve essere accompagnata da un senso di responsabilità e conformità alle regole.
"Soprattutto riforme strutturali mirate al rilancio della competitività delle economie e del potenziale di crescita devono essere la priorità dell'agenda politica, non solo in quei paesi colpiti dalla crisi del debito: alla fine, l'obiettivo ultimo dell'Unione monetaria e la misura del suo successo, è la sua abilità di promuovere la crescita e il benessere economico e sociale".
