Btp pesanti su crisi Grecia e incertezze, spread fino a 204 pb
giovedì 16 giugno 2011 13:31
MILANO, 16 giugno (Reuters) - Mercato obbligazionario
italiano sotto pressione, come del resto anche quello degli
altri mercati periferici,
oltre addirittura a quello francese, a
causa dell'accentuarsi della crisi greca, a fronte della quale
l'unica strategia individuata dai dealer è aggrapparsi al
bund-rifugio.
"Non c'è un bid sul mercato, non c'è un solo investitore
istituzionale che acquisti. Ci sono solo ordini in vendita e
alle banche la responsabiità di sostenere come possono il
mercato" dice uno sprecialist aggiungendo che le vendite sono
diffuse su tutte le scadenze.
La tensione è alta per la Grecia - dicono nelle sale
operative - "e soprattutto non si vede ancora una soluzione".
Il differenziale di rendimento tra titoli di stato decennali
italiani e tedeschi si è allargato stamane fino a riportarsi ai
massimi da inizio anno.
Lo spread tra Btp e bund decennali si è allargato fino a
204,2 punti base, il massimo dall'11 gennaio scorso quando aveva
segnato 204,2 pb. Sopra a quel livello c'è il 216,8 pb del primo
dicembre 2010 e il 219,7 del 30 novembre 2010, secondo dati
tradeWeb IT10YT=TWEB DE10YT=TWEB.
A metà seduta è stornato a 194 pb, contenendo l'allagamento
a 10 pb dai 184 pb della chiusura di ieri.
Il Cds della Grecia ha toccato un nuovo massimo storico a
1.900 pb in rialzo di 174 pb.
QUADRO DI INCERTEZZE
Crisi del governo greco, le incertezze sul secondo pacchetto
di aiuti con annesse difficoltà a trovare un accordo in ambito
Ue e resistenze da parte della Germania.
"Tutto ciò significa una sola cosa: fly-to-quality verso la
Germania,
perchè se scoppia la Grecia, nessun periferico, ma
nemmeno la Francia, ne rimarrà indenne" dice un dealer.
Il primo ministro greco George Papandreou, che ieri aveva
anche ipotizzato le sue dimissioni, oggi si è detto pronto a
un rimpasto del suo governo e a proseguire con una nuova serie
di misure di austerity per evitare il default. Il premier
cercherà di ottenere il voto di fiducia martedì sera per far
passare un programma quinquennale di aumenti di tasse, tagli
alla spesa e dismissione di proprietà statali.
Dopo la defezione di un membro del partito al governo Pasok
martedì, Papandreou ha dovuto affrontare le dimissioni di altri
due deputati oggi, che però non dovrebbero influire sui numeri
del governo, dal momento che dovrebbero essere sostituiti da due
fedelissimi.
Intanto sul fronte degli organismi internazionali, un alto
funzionario del Fmi si è detto "molto preoccupato" dagli
sviluppi della crisi greca nelle ultime 24 ore. Comunque,
secondo fonti della zona euro, il Fmi sarebbe disponibile - cosa
che non aveva dato per scontata - a pagare la prossima tranche
degli aiuti ad Atene - per complessivi 12 miliardi di euro,
anche entro la prossima settimana, secondo altre fonti.
Oggi, è vivamente atteso l'incontro tra Draghi e Merkel,
mentre, dopo il fallimento dell'incontro di questa settimana,
gli investitori guardano al nuovo incontro informale dei
ministri finanziari europei di domenica sera. In quella sede -
cerca di rassicurare oggi il commissario Ue Olli Rehn -
l'Eurogruppo concederà a inizio luglio la quinta tranche dei
prestiti alla Grecia e avvierà la traccia del secondo bailout.
Secondo aiuto che la Germania vorrebbe rinviare a settembre.
In questo guazzabuglio, la Spagna ha dovuto affrontare le
aste con scadenza 2019 e 2026 "andate tutto sommato bene, visto
il contesto generale" ha commentato Chiara Cremonesi di
Unicredit.
Le aste italiane sono in calendario tra 2 settimane.