GRECIA: OGGI VOTO CRUCIALE PER IL SUO FUTURO TRA DISORDINI E PROTESTE
(ASCA) - Roma, 29 giu - Inzieranno oggi, per concludersi domani, le votazioni al Parlamento
greco sul piano di austerity da 28,4 miliardi di euro che consentira' ad
Atene di sbloccare il pacchetto di aiuti internazionali, cruciale per evitare la bancarotta dei suoi conti pubblici e per la tenuta della stessa Eurozona.
Le misure all'esame prevedono, tra l'altro, aumenti delle tasse, privatizzazioni e sostanziali tagli della spesa pubblica che dovrebbero consentire di portare circa 50 miliardi di euro nelle
casse pubbliche di qui al 2015.
Il voto si tiene in un'atmosfera di altissima tensione sociale con i
sindacati che hanno proclamato un nuovo sciopero generale dei 48 ore mentre continuano gli scontri in piazza tra manifestanti e polizia.
Ma nonostante l'alta posta in gioco, il passaggio parlamentare presenta numerose insidie per il governo di Papandreou. Prima fra tutte quella della tenuta della sua stessa maggioranza in cui ci sono diversi deputati molto vicini ai sindacati. Poi gli appelli alla responsabilita' rivolti all'opposizione di centro-destra che sembrano cadere nel vuoto.
Il governatore della Banca centrale greca, George Provopoulos, in un'intervista al Financial Times, parla addirittura della possibilita' di un ''voto suicida'' e attribuisce lo scarso consenso sociale alla manovra ad una mancata 'operazione verita'' su quanto accaduto.
''Non abbiamo mai tenuto un vero dibattito nel Paese su quello che e' andato storto - ha detto - in Portogallo il nuovo governo e' arrivato ed ha subito detto che ci sarebbero stati tempi difficili nei due anni a venire. Noi non abbiamo sentito questo tipo di discorsi''.
''Il Parlamento - ha aggiunto - se votasse contro queste misure commetterebbe un vero e proprio crimine, il paese voterebbe per il suo suicidio''.