Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (8 lettori)

Stato
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Imark

Forumer storico
Il commento al mantenimento della Grecia in creditwatch negativo per S&P, in vista di un possibile dwngrade di 1-2 livelli in capo ad un mese. La Grecia ha sovrestimato la crescita del PIL per il 2010 nei propri progetti, il che rende necessario in prospettiva accrescere le dimensioni del consolidamento fiscale, mentre resta alto per l'agenzia il rischio che la politica non sia in grado di implementare le misure occorrenti nei tempi occorrenti alla realizzazione del proprio piano di riduzione del deficit pubblico.

La tabellina dei rischi in fondo va letta con cura...

Greece 'BBB+/A-2' Sovereign Credit Ratings Maintained On CreditWatch Negative On Political And Economic Challenges


  • Downside risks for Greece's real and nominal growth are likely to
    increase the size of needed fiscal consolidation, raising questions about
    the feasibility of the country's ambitious budgetary goals.
  • Political risks for the timely implementation of the entirety of fiscal
    reforms continue to be material.
  • We are maintaining our 'BBB+/A-2' ratings on the Hellenic Republic on
    CreditWatch negative.
  • The negative CreditWatch implications reflect the possibility of a
    further downgrade of one to two notches within a month.

MADRID (Standard & Poor's) Feb. 24, 2010--Standard & Poor's Ratings Services
said today that it is maintaining its 'BBB+' long-term and 'A-2' short-term
sovereign credit ratings on the Hellenic Republic (Greece) on CreditWatch with
negative implications.

We initially placed the long-term rating on CreditWatch on Dec. 7, 2009. Then,
on Dec. 16, 2009, we lowered the long-term rating to its current level and
maintained it on CreditWatch. At the same time, we placed the short-term
rating on CreditWatch with negative implications.

"In our view, a further downgrade of one to two notches is possible within a
month," said Standard & Poor's credit analyst Marko Mrsnik.

Since our lowering of the long-term rating on Dec. 16, 2009, the Greek
government has presented the 2010 update of its stability program and has also
announced additional measures--including a freeze on public sector wages and
an increase in fuel taxes--to reinforce its budgetary goal to cut its 2010
general government deficit by 4% of GDP vis-a-vis the 2009 level, to 8.7% of
GDP. We view the announcements of additional deficit-reducing measures as a
reasonable step toward reducing the public debt burden, given the divergence
between the country's deteriorating economic growth prospects and what we view
as overly optimistic growth assumptions underlying the 2010 update (actual
results showed a 2% decline in GDP in 2009, versus a 1.2% decline estimated in
the update) and its implications for public finances.

"Greece's large budgetary and external imbalances, combined with a continued
weak external economic environment, suggest, in our opinion, that deflationary
pressures are likely to compound the country's economic travails," said Mr.
Mrsnik. "Consequently, we anticipate further pressures in Greece's banking
sector, which would have residual effects on public finances. We believe it is
likely that this, in turn, will put increased pressure on the government's
fiscal consolidation efforts if it is to comply with its budgetary targets."

In light of recent political, macroeconomic, and financial market
developments, we consider the following elements to be of main relevance to
our assessment of the Greek sovereign's creditworthiness:

  • We view the sovereign's willingness to continue to finance itself in the
    commercial bond markets according to its current borrowing schedule as an
    important feature of its creditworthiness. Should the government reduce
    its reliance on the bond market in favor of running down its cash
    reserves or extending its accounts payable, we would expect downward
    pressure on the ratings to increase.
  • Our ratings on Greece will continue to depend on the sovereign's
    stand-alone credit rating fundamentals and not benefit from an implicit
    rating floor in case of extraordinary support organized by the EMU and
    its member states. Standard & Poor's may view potential extraordinary EU
    assistance as a rating support if and when it is formulated, to the
    extent that we can assess whether such support would lead to a sustained
    reduction in the government's cost of borrowing and reinforce its
    commitment to achieving the set budgetary targets. Nevertheless, we
    believe such assistance is likely to be conditional upon the frontloading
    of the implementation of the announced measures and is likely to be
    disbursed over time.
  • Greece's banking sector has been facing a more challenging operating
    environment, which is likely, in our opinion, to negatively affect asset
    quality and put pressure on profitability. This could imply higher
    contingent liabilities from the financial sector for the sovereign, which
    could exert downward pressure on our sovereign ratings on Greece.
  • If public support for the government's stability program decreases from
    its current level, compromising its execution, we could also lower the
    ratings. Despite the currently apparent strong public support for the
    Greek government, we believe that implementation risks will persist over
    the course of the government's current stability program, particularly
    since we envisage that Greece's recession will be more protracted than
    that of most other EMU members.
 

METHOS

Forumer storico
GRECIA: JUNKER, PER CALO DEBITO UNICA STRADA E' TAGLIO SPESE



(AGI) - Atene, 28 feb. - La Grecia deve tagliare la spesa per ripianare il suo debito, perche' i contribuenti europei non vogliono pagare per gli errori dei governi passati: lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Junker, in un messaggio a Eleftherotypia. "La Grecia deve capire che i contribuenti in Germania, Belgio o in Lussemburgo non sono propensi a correggere gli errori della politica di bilancio", ha spiegato. E quindi, "l'unica strada per loro e' quella di tagliare le spese". .
index.asp
 

Imark

Forumer storico
GRECIA: JUNKER, PER CALO DEBITO UNICA STRADA E' TAGLIO SPESE



(AGI) - Atene, 28 feb. - La Grecia deve tagliare la spesa per ripianare il suo debito, perche' i contribuenti europei non vogliono pagare per gli errori dei governi passati: lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Junker, in un messaggio a Eleftherotypia. "La Grecia deve capire che i contribuenti in Germania, Belgio o in Lussemburgo non sono propensi a correggere gli errori della politica di bilancio", ha spiegato. E quindi, "l'unica strada per loro e' quella di tagliare le spese". .
index.asp

Hanno anche una pressione fiscale fra le più basse d'Europa, se si escludono i paesi dell'Est...
 

tommy271

Forumer storico
Grecia: Wsj, piano Ue da 30 mld di euro


ultimo aggiornamento: 28 febbraio, ore 14:13



New York, 28 feb. (Adnkronos) - ''Il piano per salvare la Grecia potrebbe ammontare a 30 miliardi di euro. Il piano, ora all'esame dei funzionari tedeschi e francesi, prevederebbe la vendita del debito greco a soggetti francesi e tedeschi, banche, probabilmente di proprieta' dello Stato, cosi' come al mercato pubblico''. E' quanto scrive il 'Wall Street Journal', citando fonti vicine ai negoziati.

''I tempi della vendita non sono ancora chiari, ma tutti sono consapevoli che i mercati finanziari vogliono vedere presto una soluzione -continua il Wsj- L'utilizzo di banche statali e istituzioni finanziarie consentirebbe ai governi tedesco e francese di aggirare le norme che proibiscono ai governi di possedere il debito di altre nazioni. In Germania potrebbe essere utilizzato KfW per acquistare il debito greco.La vendita del debito dovrebbe coincidere con gli sforzi da parte della Grecia per tagliare il deficit di bilancio, mentre il danaro e' necessario affinche' il paese possa pagare i debiti in scadenza la prossima primavera''.

''La Grecia ha bisogno di prendere in prestito circa 54 miliardi di euro quest'anno. E finora ha raccolto 13 miliardi euro. Circa 22 miliardi di euro di obbligazioni maturano tra marzo e aprile. La Grecia sperava di vendere entro la prossima settimana un debito tra i 3 e i 5 miliardi di euro'', conclude il Wsj.

***
Mi pare che sinora abbiano raccolto 8 MLD. Gli altri 5 devono ancora essere assegnati nella prossima asta.
 
Ultima modifica:

tommy271

Forumer storico
Ispettori Ue hanno chiesto ulteriori misure a Grecia - ministro
domenica 28 febbraio 2010 15:02


ATENE, 28 febbraio (Reuters) - Gli ispettori Ue hanno detto alla Grecia durante la loro visita della settimana scorsa che la nazione non raggiungerà i suoi obiettivi di riduzione del deficit e ha bisogno di mettere in atto nuove misure. Lo ha detto oggi il ministro dell'Economia, Louka Katseli.

"Ci hanno detto che le nostre previsioni del Pil non erano giuste, che la recessione sarà più profonda, e che dovremo fare altri tagli della spesa", ha detto Katseli alla tv di stato greca Tv Net.

"Il loro secondo appunto è che i mercati non sono convinti, e quindi c'è bisogno di ulteriori misure per convincerli".

Katseli ha detto che il team dell'Unione Europea, che ha ispezionato gli sforzi disposti dalla Grecia per ridurre il deficit al 12,7% del Pil, in vista della scadenza fissata dalla Ue a marzo, è stato convinto almeno da un fatto, cioè dall'incorporazione dei fondi Ue.

Le autorità di governo hanno detto la settimana scorsa che gli ispettori Ue avevano chiesto misure addizionali per 4,8 miliardi di euro, motivate da una recessione più profonda, da un minore assorbimento dei fondi Ue, da maggiori interessi sul debito e dalla sovrastima dei proventi derivanti dalla lotta all'evasione fiscale.
 

ciclista52

Forumer storico
Grecia: Wsj, piano Ue da 30 mld di euro


ultimo aggiornamento: 28 febbraio, ore 14:13



New York, 28 feb. (Adnkronos) - ''Il piano per salvare la Grecia potrebbe ammontare a 30 miliardi di euro. Il piano, ora all'esame dei funzionari tedeschi e francesi, prevederebbe la vendita del debito greco a soggetti francesi e tedeschi, banche, probabilmente di proprieta' dello Stato, cosi' come al mercato pubblico''. E' quanto scrive il 'Wall Street Journal', citando fonti vicine ai negoziati.

''I tempi della vendita non sono ancora chiari, ma tutti sono consapevoli che i mercati finanziari vogliono vedere presto una soluzione -continua il Wsj- L'utilizzo di banche statali e istituzioni finanziarie consentirebbe ai governi tedesco e francese di aggirare le norme che proibiscono ai governi di possedere il debito di altre nazioni. In Germania potrebbe essere utilizzato KfW per acquistare il debito greco.La vendita del debito dovrebbe coincidere con gli sforzi da parte della Grecia per tagliare il deficit di bilancio, mentre il danaro e' necessario affinche' il paese possa pagare i debiti in scadenza la prossima primavera''.

''La Grecia ha bisogno di prendere in prestito circa 54 miliardi di euro quest'anno. E finora ha raccolto 13 miliardi euro. Circa 22 miliardi di euro di obbligazioni maturano tra marzo e aprile. La Grecia sperava di vendere entro la prossima settimana un debito tra i 3 e i 5 miliardi di euro'', conclude il Wsj.

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Mi pare che sinora abbiano raccolto 8 MLD. Gli altri 5 devono ancora essere assegnati nella prossima asta.
:up:

Germania e Francia concordano per salvare la Grecia, con condizioni

Germania e Francia stanno mettendo insieme un piano per acquistare quanto € 30 miliardi (€ 26,7 miliardi) di debito greco per aiutare il paese evitare un disastroso default sovrano - ma solo se Atene si impegna a taglio della spesa pubblica.



Da Rupert Neate
Pubblicato: 12:09 GMT 28 febbraio 2010
 

METHOS

Forumer storico
Crisi, Francia e Germania garantiranno per la Grecia

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di Alessandro Cascia - Feb 28th, 2010 Categoria Economia, Esteri, Ultimissime.

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Ormai da settimane si era capito che la Grecia non sarebbe stata abbandonata a se stessa. I motivi sono molteplici, nonostante sia sancito dall’articolo 123 del trattato di Lisbona che i membri facenti parte dell’UE non possono ricevere aiuti dagli altri Paesi. In gioco c’è la stabilità dell’eurozona e della sua moneta, ma soprattutto la stabilità delle banche, tra cui anche quelle francesi e tedesche, che detengono i titoli di debito della Grecia.
Iniziano dunque a delinearsi le modalità con cui la Grecia riceverà nuovi fondi; si parla attualmente di circa 22 miliardi di euro immediati, che la nazione di Papandreou deve rimborsare ai finanziatori nei prossimi mesi. Oltre a questi, vi sono pure altri 30 miliardi di euro da ottenere per nuovi prestiti.
Saranno principalmente la banca pubblica tedesca KfW e la Caisse des Depots francese che acquisteranno le nuove obbligazioni greche o forniranno comunque garanzie presso altri istituti nell’intenzione di acquistarli, rendendo quindi più sicure le stesse obbligazioni. La restante parte dei finanziamenti arriverà da finanziatori internazionali.
Scema dunque il ruolo del Fondo monetario internazionale, in questo Sarkozy è stato chiaro: il ruolo dei protagonisti spetta agli Stati europei, il Fmi potrà portare il suo contributo, ma in qualità di organismo internazionale deve lasciar prima spazio all’Europa di salvare un suo Paese e la sua moneta.
Un debito, quello greco, che viaggia intorno al 120 per cento del PIL, con un disavanzo pubblico quattro volte superiore al limite fissato dall’Unione europea: 12,7 per cento. Intanto l’agenzia di credito Moody’s ha avvertito del probabile downgrade del rating della Grecia non essendo riusciti a soddisfare le sue promesse di bilancio.
Sono giorni impegnativi per il primo ministro greco, Papandreou, lo abbiamo visto a colloquio con il primo ministro inglese Brown, con il presidente francese Sarkozy, e con Josef Ackermann, amministratore delegato di Deutsche Bank. La prossima settimana proseguirà il suo tour e sarà la volta del cancelliere tedesco Angela Merkel, per poi attraversare l’Atlantico e incontrare il presidente americano Barack Obama. Una serie infinita di incontri tesa a riconquistare la fiducia internazionale nella nazione greca.
“Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo ora e affrontare i pericoli immediati di oggi”, ha detto Papandreou al Parlamento greco venerdì. “Domani potrebbe essere troppo tardi”.
In cambio dell’appoggio dei tedeschi e dei francesi, il governo greco ha deciso di attuare 4 miliardi di euro di nuove misure di austerità per raggiungere il suo obiettivo di ridurre il deficit di bilancio di quattro punti percentuali quest’anno. Misure di austerità che colpiranno i cittadini e che nei prossimi anni non potranno essere riassorbite. Purtroppo l’attuale crisi ha creato un vortice di indebitamento progressivo dal quale non si viene mai fuori, ma se ne finisce sempre più avvolti, senza possibilità di discutere.
I capi del bilancio dell’Unione europea si recheranno al più presto ad Atene per ispezionare le finanze greche. Sarà interessante scoprire se renderanno pubbliche le modalità con cui il Paese si è indebitato così gravemente. Di sicuro continueremo a sentir parlare di mancanza di metodo e di errori di bilancio, poco sapremo del ruolo di banche internazionali come Goldman Sachs, JP Morgan, e soliti noti.
Dall’altra parte dell’Atlantico, intanto, presso un broker poco conosciuto, George Soros e i suoi amici scommettono su un probabile crollo dell’euro, nel fine settimana a 1,36 dollari, ma in discesa secondo molti analisti delle principali banche Usa. La forza in campo da parte del gruppo di Soros è di circa 50 miliardi di dollari, ma con una leva finanziaria 20 volte superiore. Certo l’euro è la seconda valuta mondiale, ma il sistema è poco stabile e questo gli speculatori lo sanno bene. Secondo alcuni analisti, a fine anno potremmo avere un euro a circa 1,10 sul dollaro, una condizione preoccupante per l’Europa, ma anche per gli Stati Uniti, ancora in profonda crisi occupazionale e finanziaria. Gli speculatori si stanno muovendo, i Paesi vanno in default (vedi Grecia) e a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini.
Alessandro Cascia
 

tommy271

Forumer storico
Di aiuti e piani ormai se ne discute dall'ultima riunione Ecofin di Febbraio.
Nel frattempo la situazione è diventata caotica, con conferme e smentite.
Speriamo che la prossima settimana se ne esca con qualcosa di tangibile.
Gli appuntamenti sono fitti e farebbero ben sperare.
 

TheLondoner

Forumer storico
vi posto il link ad un interessante articolo di Spiegel Online, un po' datato 26.02 ma in ogni caso meritevole di lettura

Thanks, but No Thanks
German Banks Turn Their Backs on Greek Bonds


Riporto qui il punto saliente dell'articolo:

On Friday, at the end of a week full of setbacks, the Financial Times Deutschland reported that major German banks have no intention of investing in new Greek bond issues. Both Eurohypo and Hypo Real Estate, which have invested heavily in Greek bonds in the past, have said they will skip the next bond issue, the paper wrote. Deutsche Postbank is likewise not interested. Together, the three banks hold €14.4 billion of Greek debt. Two-thirds of it belong to Hypo Real Estate.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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