Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (3 lettori)

Stato
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PASTELLETTO

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Greek bonds price more losses for holders after swap

* Greek debt swap deal this month imposes 21 pct loss on holdings
* Markets price in 60 pct loss, meaning more restructuring feared
* Disorderly default still possible as Greece seeks to meet goals
By Marius Zaharia
LONDON, Sept 6 (Reuters) - Greek bonds are pricing in losses of about 60 percent for current holders -- three times the haircut envisaged in a planned debt swap, reflecting expectations of further restructuring to come.
Greece's formal proposal to swap bonds with maturity of up to 10 years for 30- or 15-year bonds with additional guarantees is designed to impose a 21 percent loss on debtholders in an attempt to share the burden of the country's second bailout.
The aim is to buy Athens time for reforms intended to reduce its debt -- seen at 1.6 times this year's output -- to more sustainable levels and allow it to regain debt market access.
Investors doubt time alone will be enough.
The level of haircut implied by the June 2020 bond -- which is trading at 45 cents in the euro -- has risen to 65 percent from 50 percent when talk of private sector involvement in the Greek bailout first emerged four or five months ago, ING rate strategist Alessandro Giansanti said.
"The (65 percent level) tells you that the market sees that Greece's debt should fall towards 60 percent of the GDP (gross domestic product), and that is the level at which it would allow Greece to come back to the market," Giansanti said.
The debt reduction could be achieved through another swap, coupled with running primary fiscal surpluses in the most positive scenario, or a unilateral, disorderly default in the worst -- but not improbable -- case.
Greece said last week it would not go ahead with the debt swap if holders of fewer than 90 percent of the bonds participate and signs so far are that only 60-70 percent are willing to take part. Banks have until Friday to signal their intentions.
Whatever the banks decide, fiscal slippage and negotiations with Finland over its demand for collateral to back up its contribution could still prevent the second bailout deal from going through.
The Greek/German 10-year yield spread has widened by more that 5 full points to record wides of 1,775 bps from lows reached on July 22 after a one-day Greek debt rally in reaction to agreement on the second aid deal.
"There is a risk that the next tranche won't be available in which case they don't have that much time until they would default," said Evolution Securities strategist Elisabeth Afseth, who also estimates haircuts of around 60 percent are priced in by bond markets.
At around 2,600 bps, five-year credit default swap prices reflect an 88 percent probability of default based on a 38 percent recovery rate, Reuters calculations based on Markit CDS data show.
The Greek yield curve peaks at levels above 50 percent for two-year bonds, implying markets see a high probability of default in the next two years.
The debt swap, if it goes as planned, could lift the prices of some bonds and lower the implied haircut to reflect Greece's improved financing position due to the maturity extension. But any gains may be temporary.
"These valuations are still highly dependant on the next aid tranche and it's always going to be like that," Afseth said. "It is very unlikely that this is the last we hear about restructuring of Greek debt." (Editing by Nigel Stephenson)

Vogliono solo impanicare il retail? (Teoria complottista).
 

tommy271

Forumer storico
Crisi/ Oggi verdetto Corte costituzionale tedesca su aiuti Atene

Gli aiuti di Berlino sono conformi alla Costituzione?



Roma, 7 set. (TMNews) - E' attesa per oggi l'ultima parola della Corte costituzionale tedesca sugli aiuti finanziari concessi a Grecia, Portogallo e Irlanda che, secondo i ricorrenti, sarebbero stati concessi in violazione della normativa tedesca ed europea.

Il ricorso è stato presentato da un gruppo di professori universitari e da un deputato della Cdu, il partito di Angela Merkel, contro il contributo della Germania, approvato dal parlamento tedesco, al piano di salvataggio della Grecia.

Un verdetto di incostituzionalità sembra improbabile, ma se gli otto giudici di Karlsruhe dovessero decidere che i 500 miliardi di euro del meccanismo di bail-out europeo violano la Legge Fondamentale tedesca (la costituzione, ndr.), il pilastro centrale che sostiene il debito del sud-europa rischia di crollare.

L'opinione pubblica tedesca è in grande maggioranza contraria al piano di salvataggio deciso dall'Unione europea per aiutare i paesi indebitati.
 

tommy271

Forumer storico
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SVIZZERA

Riuscirà la Svizzera a salvare l'Euro?


Quanti miliardi di euro dovrà comperare la BNS? Arriverà l'inflazione, come quando ha salvato il Marco?

di Red





LUGANO - Con la sua dichiarazione unilaterale della nuova guerra delle valute, la Banca nazionale svizzera ha sfoderato la sua arma assoluta: comperare senza limiti valute estere che valgono poco. Una mossa che renderà certamente difficile la vita a se stessa e ai cittadini elvetici

Caro vita - Da oggi la spesa costerà di più, e non solo all’estero, ma perché le catene alimentari non abbasseranno più i prezzi. Chi ha accettato di lavorare gratis per continuare a garantire agli azionisti gli stessi profitti sarà costretto a continuare a farlo, perché già ci sono le lamentele che il cambio a 1,20 non basta a sostenere le esportazioni (si chiedeva un cambio a 1,40) mentre i licenziamenti a migliaia continuano, anche perché nulla avevano a che fare con il cambio dell’euro.

Inflazione per sostenere l’Euro? - Questo al 'piccolo' livello quotidiano, mentre la nuova spesa ‘no limits’ che la BNS promette per acquistare valute e titoli di scarso o zero valore si aggiungerà alle forti perdite registrate dalla BNS nel 2009 e 2010, con i massicci acquisti di euro che non sono serviti a nulla. Perché dovrebbero servire oggi? L’unica certezza è che in futuro ci saranno nuovi deficit. A Wall Street, gli osservatori ammoniscono che “l’ultima volta che la BNS ha tentato una mossa del genere negli anni ’70, l’intervento ha dato i frutti sperati solo per un breve periodo. Ma i costi sono stati enormi e l’inflazione ha raggiunto livelli molto alti”. Inflazione che oggi in Svizzera è molto bassa. In precedenza, 33 anni fa, con l'intervento della BNS per fissare d’autorità il cambio con il Marco tedesco, in tre settimane il franco aveva perso il 20% del suo valore, ma i provvedimenti adottati nel 1978 si erano tradotti in un’inflazione attorno al 7% all’inizio degli anni ’80.

Aiuti all’esportazione - Certo, da quasi due anni, indebolito dalla crisi del debito, l’euro continua a deprezzarsi rispetto al Franco creando, si ritiene, numerosi problemi alle industrie esportatrici e al settore turistico. Scambiato a circa 1,50 all’inizio del 2010, il Franco ha toccato la parità con l’euro il 9 agosto, dopo che la BNS era intervenuta una prima volta il 3 agosto, portando il tasso di riferimento vicino allo zero e iniettando liquidità sul mercato monetario, ma solo per qualche giorno, poi la moneta svizzera è subito tornata a salire, spingendo la BNS ad agire di nuovo il 20 agosto e ancora ieri con una dichiarazione a sorpresa che ha stizzito l'Europa - che è l'unica a guadagnarci da questa manovra.

Cosa dice Wall Street - Il Wall Street Journal ha fatto una sintetica analisi della situazione nei termini seguenti.
"Per due anni, la Svizzera, che non fa parte dell’euro (e che quindi non sarebbe costretta a pagare i debiti greci) ha assistito alla tragedia greca mentre gli investitori correvano a investire nel franco, fuggendo dall'euro. Da ieri, Berna ha deciso di salvare la Grecia. Non è dato sapere se lo abbia fatto perché crede agli eurocrati che strillano che in Grecia va tutto bene e che l'euro è una moneta solida.
Ma se la situazione greca peggiorasse, se non ottenesse un nuovo pacchetto di aiuti e l’euro crollasse, tutti venderebbero tonnellate di euro per comperare franchi svizzeri, costringendo la Svizzera a comperare euro a un ritmo frenetico e in quantità colossali".
Secondo una stima americana, la BNS potrebbe trovarsi a dover comperare valuta estera per un trilione di dollari, molto più di quanto la grande Cina in boom economico e crescita finanziaria abbia comperato dollari.
Ce la farà? E soprattutto, noi Svizzeri ce la faremo?


(ticinonline.ch)
 
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russiabond

Il mito, la leggenda.
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SVIZZERA

Riuscirà la Svizzera a salvare l'Euro?


Quanti miliardi di euro dovrà comperare la BNS? Arriverà l'inflazione, come quando ha salvato il Marco?

di Red





LUGANO - Con la sua dichiarazione unilaterale della nuova guerra delle valute, la Banca nazionale svizzera ha sfoderato la sua arma assoluta: comperare senza limiti valute estere che valgono poco. Una mossa che renderà certamente difficile la vita a se stessa e ai cittadini elvetici

Caro vita - Da oggi la spesa costerà di più, e non solo all’estero, ma perché le catene alimentari non abbasseranno più i prezzi. Chi ha accettato di lavorare gratis per continuare a garantire agli azionisti gli stessi profitti sarà costretto a continuare a farlo, perché già ci sono le lamentele che il cambio a 1,20 non basta a sostenere le esportazioni (si chiedeva un cambio a 1,40) mentre i licenziamenti a migliaia continuano, anche perché nulla avevano a che fare con il cambio dell’euro.

Inflazione per sostenere l’Euro? - Questo al 'piccolo' livello quotidiano, mentre la nuova spesa ‘no limits’ che la BNS promette per acquistare valute e titoli di scarso o zero valore si aggiungerà alle forti perdite registrate dalla BNS nel 2009 e 2010, con i massicci acquisti di euro che non sono serviti a nulla. Perché dovrebbero servire oggi? L’unica certezza è che in futuro ci saranno nuovi deficit. A Wall Street, gli osservatori ammoniscono che “l’ultima volta che la BNS ha tentato una mossa del genere negli anni ’70, l’intervento ha dato i frutti sperati solo per un breve periodo. Ma i costi sono stati enormi e l’inflazione ha raggiunto livelli molto alti”. Inflazione che oggi in Svizzera è molto bassa. In precedenza, 33 anni fa, con l'intervento della BNS per fissare d’autorità il cambio con il Marco tedesco, in tre settimane il franco aveva perso il 20% del suo valore, ma i provvedimenti adottati nel 1978 si erano tradotti in un’inflazione attorno al 7% all’inizio degli anni ’80.

Aiuti all’esportazione - Certo, da quasi due anni, indebolito dalla crisi del debito, l’euro continua a deprezzarsi rispetto al Franco creando, si ritiene, numerosi problemi alle industrie esportatrici e al settore turistico. Scambiato a circa 1,50 all’inizio del 2010, il Franco ha toccato la parità con l’euro il 9 agosto, dopo che la BNS era intervenuta una prima volta il 3 agosto, portando il tasso di riferimento vicino allo zero e iniettando liquidità sul mercato monetario, ma solo per qualche giorno, poi la moneta svizzera è subito tornata a salire, spingendo la BNS ad agire di nuovo il 20 agosto e ancora ieri con una dichiarazione a sorpresa che ha stizzito l'Europa - che è l'unica a guadagnarci da questa manovra.

Cosa dice Wall Street - Il Wall Street Journal ha fatto una sintetica analisi della situazione nei termini seguenti.
"Per due anni, la Svizzera, che non fa parte dell’euro (e che quindi non sarebbe costretta a pagare i debiti greci) ha assistito alla tragedia greca mentre gli investitori correvano a investire nel franco, fuggendo dall'euro. Da ieri, Berna ha deciso di salvare la Grecia. Non è dato sapere se lo abbia fatto perché crede agli eurocrati che strillano che in Grecia va tutto bene e che l'euro è una moneta solida.
Ma se la situazione greca peggiorasse, se non ottenesse un nuovo pacchetto di aiuti e l’euro crollasse, tutti venderebbero tonnellate di euro per comperare franchi svizzeri, costringendo la Svizzera a comperare euro a un ritmo frenetico e in quantità colossali".
Secondo una stima americana, la BNS potrebbe trovarsi a dover comperare valuta estera per un trilione di dollari, molto più di quanto la grande Cina in boom economico e crescita finanziaria abbia comperato dollari.
Ce la farà? E soprattutto, noi Svizzeri ce la faremo?


(ticinonline.ch)

Come sempre Bravo Tommy....

ancora acqua al nostro mulino ...il mulino del Moral Hazard ...ho salvate la Grecia ...o tutto in fumo ...compresa la Grassa e opulenta Svizzera ...;)


una ragione in più ...per restare ....per tirare fuori e spremere ...questa Europa ...il veicolo (la Nostra Grecia) ....:-o

speriamo di non restare spremuti ....:lol:
 
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tommy271

Forumer storico
Chiusure in rialzo per gli ellenici dopo aver toccato quote molto più alte durante il corso della giornata.
Mancano 3 sessioni alla comunicazione della volontà di swap ed il clima diventa sempre più nervoso.
L'Italia si appresta a varare la manovra di rientro mentre i partner europei sollecitano a fare presto e bene. Vedremo le risposte dei mercati.
L'Irlanda dopo aver guadagnato posizioni per 14 sedute di fila, è di nuovo in fase di allargamento nella consapevolezza che non c'è argine di tenuta ad un default della Grecia.
Alla deriva anche il Belgio che sembra avviato ad un lento logoramento di posizione, lontanamente si intravede la Francia a 87 pb.

Grecia 1758 pb. (1743)
Portogallo 919 pb. (886)
Irlanda 702 pb. (691)
Italia 365 pb. (374)
Spagna 339 pb. (338)
Belgio 234 pb. (223)
 

PASTELLETTO

Guest
In bilico invece il carcere per i superevasori. La norma, che prevedeva la prigione per chi evadeva oltre 3 milioni di euro, sarebbe nel mirino di Silvio Berlusconi, che ne avrebbe chiesto la cancellazione, ottenendo rassicurazioni in tal senso. Il ritocco prevede che il limite entro cui si potrà chiedere la sospensione condizionale della pena dovrà corrispondere, oltre alla cifra dei 3 milioni di euro, anche al 30% del fatturato. Durante il Consiglio dei ministri, poi, Tremonti avrebbe spiegato che possono essere ancora inseriti aggiustamenti riguardanti le sanzioni fiscali.
 

tommy271

Forumer storico
Greek debt swap take-up at 75 pct- press






ATHENS, Sept 7 | Wed Sep 7, 2011 2:13am EDT

ATHENS, Sept 7 (Reuters) - Private sector participation in a Greek debt swap has reached the 75-percent mark, newspaper Imerisia reported on Wednesday without revealing its sources.
Greece last month turned the screws on investors, saying it would not go ahead with the debt swap -- a key part in a second bailout package to stave off the country's bankruptcy -- if holders of fewer than 90 percent of the bonds take part.
The International Institute of Finance (IIF), a global banking group that is leading the bond swap talks, had said on Aug 25 that between 60 and 70 percent of private investors have expressed an intention to participate.
IIF managing director Charles Dallara said on Tuesday he was confident the plan would eventually garner the necessary investor support.
Greece has asked bondholders to declare their interest in taking part in the debt swap by Sept. 9.
EU leaders agreed on July 21 to extend a second, 109 billion euro bailout to Greece, on top of a 110 billion euros rescue package agreed in May 2010.


***
ATTENZIONE, PLEASE ...
 

tommy271

Forumer storico
Global banking group confident on Greek debt swap




By Lesley Wroughton
WASHINGTON | Wed Sep 7, 2011 2:05am BST



WASHINGTON (Reuters) - A global banking group that is leading a proposed Greek bond swap said on Tuesday it is confident the plan will eventually garner the necessary investor support, despite the challenges faced.
"Initial discussions, which are being held with investors, are quite encouraging, and we remain confident that hurdles and obstacles can be overcome, and an agreement can be reached to implement this deal," Charles Dallara, managing director for the Institute of International Finance, told reporters.
Greece said last week it would not go ahead with the debt swap if holders of fewer than 90 percent of the bonds participate; signs so far are that the only 60-70 percent are willing to take part. The Greek Ministry of Finance on Tuesday, however, said it expects the deal to be successful.
Dallara acknowledged there were challenges with completing the deal "that have to do with European politics by and large," but expressed confidence they could be overcome.
Other problem areas, he said, included the need for parliamentary approval of various elements of the deal by some euro zone countries, collateral for additional loans for Greece, and weakness in the Greek economy.
He said the IIF was currently exchanging information on the various options for the debt exchange with European regulators and investors before a formal offer would be made.
The proposal aims to ease Greece's debt burden by swapping bonds with a maturity of up to 10 years for 30- or 15-year bonds with additional guarantees that make them less risky to hold than the original bonds.
The four bond exchange options under consideration are designed to impose uniform losses of 21 percent, in net present value terms, on debt holders as part of attempts to share the burden of a second bailout deal for Greece.
"We feel confident that when a broad range of investors see the full range of options before them and understand it fully, which will take some weeks,...that the support for this deal can be very strong," Dallara added.
The Greek Finance Ministry in a statement said it was optimistic the process would be successful.
"The Greek Ministry of Finance is encouraged by the widespread expressions of interest in its proposed transaction," the ministry said in a statement.
"The Hellenic Republic looks forward to making a formal offer to its private sector creditors in October and has every reason to believe that the transaction will be a success," it added.
EU leaders agreed on July 21 to extend a second, 109 billion euro bailout to Greece, on top of a 110 billion euros rescue package agreed in May 2010.
Dallara said the July 21 agreement could "provide a small underpinning to continued Greek economic reform" and reductions in Greek debt over the next couple of years.
Germany and other euro zone states have urged parliaments to pass the bailout quickly, but there have been signs of problems including a row over the provision of collateral for the additional loans.
Senior EU, European Central Bank and International Monetary Fund officials interrupted talks with Greece last week over a new loan tranche after disagreement over why Athens had fallen behind on cutting its budget deficit.


FORCED RECAPITALIZATION

The IIF, which represents more than 400 private-sector banks worldwide, also weighed in on recent remarks by IMF Managing Director Christine Lagarde that called for a mandatory recapitalization of European banks in the face of weakening global growth.
Dallara said financial markets were not worried about bank capital, though they were concerned with commitments by some European governments to meet revised fiscal targets and the overall debt of euro zone states.
There is no "broad-based need for forced recapitalization," he said. "The number of banks in Europe which would be in need for such forced recapitalization are, in my view, very, very limited indeed, and they are limited to small and medium-sized institution."
Markets, however, need to be reassured over the trajectory of fiscal reform in Europe. "Obviously many banks have exposures to these sovereigns but the answer is not to try to force capital," he said.
Philip Suttle, IIF's chief economist, said market conditions were not conducive to raising capital, with bank equity already expensive and growing costlier.
 
Stato
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