Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
eccola lì quello che pensavo e in parte avevo scritto zona euro 2 in arrivo e secondo me non sarebbe neanche una brutta idea magari con parametri meno stringenti dei parametri vigenti ora ...e chi può mai dirlo che entrino pure a far parte Spagna e Portogallo magari in un secondo momentoe modificando la zona da adriatico ionica a mediterranea/ atlantica............il futuro lo saprà;)

io ne avrei una gran paura invece.. sia come cittadino che investitore.
se siamo rimasti (noi e i nostri compari PIGS) è perchè c'è l'euro e perchè l'euro è la moneta di francia e germania..
almeno questa è la mia idea.
se in questa crisi ci fosse stata una moneta diversa dall'euro, diciamo l'euro2 dei pigs, immagino che come ridere avremmo avuto un -30% nel cambio, visto che non siamo proprio economie solide
 
Il sentiero stretto dei greci in questo articolo del WSJ online. Per ora pare riescano a tenerlo, sebbene le scadenze importanti del mese corrente e del prossimo concorrano, come detto a tenere elevati gli spread sul debito.

Se circa la metà dei provvedimenti presi saranno tali da replicare i propri effetti negli anni (cd. misure strutturali), la Grecia dovrà ancora fare qualche altro passo difficile negli anni a venire per raggiungere il target di un deficit/PIl sotto il 3% nel 2012, ma avrà imboccato la strada correttamente.


  • APRIL 1, 2010, 9:17 A.M. ET
Greek Interest Costs: Not Such A Tragedy

By RICHARD BARLEY

Greece was hoping last week's agreement on a mechanism for joint euro-zone and International Monetary Fund support would bring borrowing costs down. Instead, yields have stayed stubbornly high at above 6%—more than twice the interest rate Germany pays to borrow.

But while Greek politicians may complain, Greece can afford to pay these costs for now. Much more important for Greece's prospects is the government's ability to deliver its planned budget cuts.

Yields have stayed high largely because Greece has rushed to tap investors for cash this week to address April and May's refinancing spike. It issued a new €5 billion ($6.8 billion) bond Monday, tapped an existing bond for €390 million Tuesday, and announced plans for a dollar-denominated bond sale Wednesday. That has led to market indigestion: 10-year Greek bond spreads are back at 3.42 percentage points, roughly where they were before the euro-zone deal.

But is the 6% rate on its new bond issues so far this year really such a problem? Greece has a good debt structure, with a weighted average maturity of 7.8 years, the second highest in the euro zone. This means that changes in rates take a long time to filter through to the overall interest bill.

In effect, Greece is still benefitting from years of cheap borrowing as euro-zone interest rates converged. The new issues have pushed the average interest rate on Greece's €222.5 billion of benchmark fixed-rate bonds up just 0.1 percentage point to 4.87%. These bonds account for three-quarters of Greek government debt. Indeed, the next refinancing hurdle is an €8.5 billion bond due May 19 that itself carries a 6% coupon.

Once near-term funding pressures are past—Greece must raise an estimated €11.5 billion to meet May's refinancing needs—then yields might fall.

At that point, the real question will come into focus: Is Greece's plan to cut the budget deficit to 8.7% of gross domestic product this year from 12.7% last year achievable?


So far, it is on track. In the first two months of the year, revenues were up 13.2% from a year earlier, versus an annual target of 11.7%, while spending was down 9.6% versus a targeted reduction of 3.5%.


Maintaining this progress is the key challenge for politicians. Failure would mean interest rates staying high longer than they otherwise should.
 
Per tirarsi un po' su di morale...
 

Allegati

  • debito.jpg
    debito.jpg
    78,1 KB · Visite: 75
Il sentiero stretto dei greci in questo articolo del WSJ online. Per ora pare riescano a tenerlo, sebbene le scadenze importanti del mese corrente e del prossimo concorrano, come detto a tenere elevati gli spread sul debito.

Se circa la metà dei provvedimenti presi saranno tali da replicare i propri effetti negli anni (cd. misure strutturali), la Grecia dovrà ancora fare qualche altro passo difficile negli anni a venire per raggiungere il target di un deficit/PIl sotto il 3% nel 2012, ma avrà imboccato la strada correttamente.
.

Bene Mark, un po' più pessimista, invece, Alain Faujas su "Le Monde" di oggi di cui abbozzo, scusandomene, una traduzione alla buona un po' "à bâtons rompus".
Piacerà forse a Gaudente ma, sia detto a chiosa, mi è parso di capire che i francesi siano ancora più inguaiati dei tedeschi con il debito greco. :)

La Grecia è ancora lontana dall'esser fuori dai guai


"Son contento" Il ministro delle finanze greco è apparso sollevato il 29 marzo scorso dopo i risultati dell'asta del nuovo titolo di stato. Contrariamente a quel che però potrebbe far pensare il concerto di autocongratulazioni che si è levato all'indomani dell'ennesimo piano di sostegno (verbale e non scritto) a favore della Grecia, al summit di Bruxelles del 25 marzo la Germania ha sancito la sorte dell'economia ellenica: un default a termine sul debito nazionale. Certo la BCE ha scelto di prolungare sine die la presa in carico anche di quelle parti del debito giudicate meno affidabili e questo...
"assicura la liquidità del debito greco e rassicura le banche europee che l'acquistano" ha commentato Jesus Castillo, economista di Natixis.
"Certo, le prime cifre presentate da Atene relative al suo piano di austerità
mostrano che il deficit pubblico è sceso in febbraio del 70% in rapporto ai
risultati del mese corrispondente del 2009"
sottolinea.
"Ma diminuire di 10 punti (dal12,7 al 3%) in tre anni la percentuale del deficit in rapporto al PIL rappresenta uno sforzo enorme"
Ed è proprio qui che le note si fan dolenti. La Grecia tenterà sì, verosimilmente, di realizzare il suo impegno di riduzione del deficit di 4 punti percentuali nel 2010 per l'effetto degli incrementi dell'IVA, dei carburanti, del tabacco e per il congelamento degli stipendi dei dipendenti pubblici e delle pensioni ma, al di là di questo, appare poco verosimile la possibilità di raggiungere un tale traguardo in presenza di una contrazione dell'economia che viene già ora stimata dalla banca centrale greca a non meno del 2%.
Appare evidente che questo piano, così impostato per richiesta di Berlino, è troppo esigente. Questo i mercati lo sanno ed è per questo che hanno inflitto
al titolo greco un tasso proibitivo di circa il 6% quando la Germania stessa
può indebitarsi al 3% ed il FMI potrebbe prestar denaro anche a meno.
Il costo supplementare che ne deriverà andrà ad incrementare il giro vizioso per il quale gli investitori, fidandosi meno del debito greco, chiederanno ulteriori premi per l'investimento ed è per questo che, da lunedì, il prezzo del settennale greco ha ricominciato a cadere in segno di sfiducia.
Per interrompere questa dinamica perversa la soluzione migliore sarebbe stata quella di mettere il denaro sul tavolo al più presto per rassicurare i mercati ed alleggerire il fardello. La Germania ha invece giudicato che ciò sarebbe stato immorale per i trucchi ed il lassismo praticati in passato dalla
clesse dirigente greca ed Angela Merkel non ha voluto, a distanza di soli due mesi dalle elezioni regionali, andare contro un'opinione pubblica ed un potenziale elettorato che rifiutano pervicacemente qualsiasi aiuto alla Grecia.
In conseguenza di tutto ciò gli aiuti (per due terzi europei e per un terzo provenienti dal FMI) non saranno concessi che come extrema ratio quando la Grecia dovesse trovarsi in evidente caduta libera.
"Questo costerebbe ben di più di quei 25 miliardi di dollari che tutti si son sgolati a definire sufficienti[/Ii" ha commentato un autorevole membro del G20. "Non capisco perché voi (l'Unione Europea), dopo aver contrbuito con circa 170 miliardi di dollari alla triplicazione delle riserve del FMI, non abbiate detto, fin da settembre del 2009, che eravate intenzionati a recuperare una parte del vostro denaro approfittandone per l'organizzazione
di prestiti agevolati alla Grecia. Oltre a tutto, essendo denaro proveniente dalla creazione monetaria delle banche centrali, sarebbe stato ben più indolore di prelievi provenienti dai budget di singoli stati destinati ad aggravare ulteriormente altri deficit nazionali ed a fare imbufalire i contribuenti in questi tempi di crisi e restrizioni.

Oggi dunque, né l'unione Europea né il FMI sono nella posizione di poter spalleggiare un governo greco che si trova terribilmente solo di fronte a scadenze temibili dovendo finanziarsi per 53 miliardi di dollari nel 2010, affrontare lo scontento popolare e far ripartire la crescita.
"Ci son voluti quattro mesi all'Unione Europea per partorire questo topolino"
ha commentato sconsolato Bruno Cavalier, capo economista di Oddo Securities. "I dirigenti europei fanno come se la Grecia non avesse un bisogno urgente di tassi più bassi. Se non troverà altro che il 6% o più per potersi indebitare credo non potrà far fronte alle proprie scadenze ed andrà in default. Ma, nel frattempo, ha guadagnato un mese. Chiamatela pure cavalleria se vi pare".
 
GRECIA: FMI, DA ATENE NESSUNA RICHIESTA DI ASSISTENZA

(AGI) - Washington, 1 apr. - per ora Atene spera che la condizioni di mercato per finanziare il proprio debito migliorino e non ha ancora chiesto di ricorre ne' all'aiuto del Fondo monetario ne' al piano varato dall'Ue. Domani ci sara' u8n riunione del Consiglio Fmi che, secondo un portavoce, non ha ricevuto richieste di aiuti nell'incontro informale di oggi.
.
 
GRECIA: FMI, DA ATENE NESSUNA RICHIESTA DI ASSISTENZA

(AGI) - Washington, 1 apr. - per ora Atene spera che la condizioni di mercato per finanziare il proprio debito migliorino e non ha ancora chiesto di ricorre ne' all'aiuto del Fondo monetario ne' al piano varato dall'Ue. Domani ci sara' u8n riunione del Consiglio Fmi che, secondo un portavoce, non ha ricevuto richieste di aiuti nell'incontro informale di oggi.
.

buongiorno tommy!
io sono in oartenza per Aosta, spero al ritorno di leggere buone notizie, buona pasqua
:)
 
io ne avrei una gran paura invece.. sia come cittadino che investitore.
se siamo rimasti (noi e i nostri compari PIGS) è perchè c'è l'euro e perchè l'euro è la moneta di francia e germania..
almeno questa è la mia idea.
se in questa crisi ci fosse stata una moneta diversa dall'euro, diciamo l'euro2 dei pigs, immagino che come ridere avremmo avuto un -30% nel cambio, visto che non siamo proprio economie solide

Qui l'Euro non c'entra nulla ...
L'ipotesi di macro regione rientra nella supposta "sfera" di influenza italiana nei Balcani.
Si tratta di un primo processo per normalizzare i rapporti statali tra le nazioni della regione.
Credo siano notori gli attriti tra Grecia/Macedonia, Serbia/Bosnia, Croazia/Slovenia ed a loro volta le alleanze tra Grecia/Serbia, Croazia/Bosnia e via discorrendo ...
L'Italia può svolgere un ruolo. Tutto qui.
 
Qui l'Euro non c'entra nulla ...
L'ipotesi di macro regione rientra nella supposta "sfera" di influenza italiana nei Balcani.
Si tratta di un primo processo per normalizzare i rapporti statali tra le nazioni della regione.
Credo siano notori gli attriti tra Grecia/Macedonia, Serbia/Bosnia, Croazia/Slovenia ed a loro volta le alleanze tra Grecia/Serbia, Croazia/Bosnia e via discorrendo ...
L'Italia può svolgere un ruolo. Tutto qui.

non sono per niente daccordo, e cmq rispondevo a sethi.
a parte non conosco zone che abbiano una moneta e parametri diversi: come si quota poi la moneta?
e poi con parametri meno stringenti semplicemente si avrebbe svalutazione della stessa perchè avrebbe più possibilità di indebitarsi.
Per il resto, opinione personale, come diceva montanelli: preferisco avere un tedesco o un francese che mi governa: ci tratteranno come i cugini scemi ma faranno meglio dei nostri politici.
Pensa se in grecia gli mandiamo un .....(nome qualsiasi di un politico italiano) :) o gli diamo altri spunti per il falso in bilancio :)

per quanto riguarda le zone di influenza: mi sembrano quelle istituzioni che non contano nulla e fanno molte poltrone, tipo il sud porta del mediterraneo, la sicilia porta sull'africa ecc ecc
 
Ultima modifica:
non sono per niente daccordo, e cmq rispondevo a sethi.
a parte non conosco zone che abbiano una moneta e parametri diversi: come si quota poi la moneta?
e poi con parametri meno stringenti semplicemente si avrebbe svalutazione della stessa perchè avrebbe più possibilità di indebitarsi.
Per il resto, opinione personale, come diceva montanelli: preferisco avere un tedesco o un francese che mi governa: ci tratteranno come i cugini scemi ma faranno meglio dei nostri politici.
Pensa se in grecia gli mandiamo un .....(nome qualsiasi di un politico italiano) :) o gli diamo altri spunti per il falso in bilancio :)

per quanto riguarda le zone di influenza: mi sembrano quelle istituzioni che non contano nulla e fanno molte poltrone, tipo il sud porta del mediterraneo, la sicilia porta sull'africa ecc ecc

Forse mi sono espresso male.
Qui progetti di "Euro 2" o di altre supposte monete non c'entrano nulla.
L'azione rientra nei piani di pacificazione dell'area, cui - appunto - Italia e Grecia possono svolgere un ruolo importante: almeno questi sono i presupposti.

Come in Europa esistono progetti avviati di macroregioni quali Alpe Adria, Sud Francia/nord Spagna, ecc. questo rientra specificamente nei piani di allargamento della zona euro. E, forse, un superamento del concetto "confine" dove in certe zone significa etnia.

Forse saranno ipotesi velleitarie, ma tentare non costa nulla.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto