SCHEDA - Termini del prestito di emergenza per la Grecia
lunedì 12 aprile 2010 10:26
BRUXELLES, 12 aprile (Reuters) - I ministri delle Finanze della zona euro hanno deciso domenica i termini di un prestito di emergenza per la Grecia che scatterebbe qualora Atene non riuscisse a finanziarsi sul mercato. Di seguito i principali punti dell'accordo.
CHI PRESTA ?
Tutti i 16 Paesi dell'euro e il Fondo monetario internazionale. Ciascun membro della zona euro contribuirà al prestito in ragione della quota detenuta nel capitale della Banca centrale europea. Per dettagli cliccare su: (
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La quota della Banca d'Italia nella Bce è del 12,4966%.
LA DIVISIONE DI ONERI
La zona euro fornirà i due terzi di ogni prestito richiesto dalla Grecia mentre il resto sarà offerto dal Fondo monetario internazionale.
DURATA DEL PRESTITO STAND-BY
Tre anni.
AMMONTARE
Trenta miliardi di euro dalla zona euro nel primo anno. Il Fmi potrebbe prestare alla Grecia fino a 10-12 volte la quota di Atene nel fondo di 1,25 miliardi di dollari, ossia 12,5-15 miliardi di dollari (circa 11,1 miliardi di euro).
Un funzionario del ministero delle Finanze greco ha detto che si aspetta che il Fmi presti alla Grecia almeno 10 miliardi di euro nel 2010. La stessa fonte, dopo aver ipotizzato la cifra di 80 miliardi di euro, ha poi corretto il tiro dicendo di ritenere logico aspettarsi un pacchetto di aiuti significativamente superiore ai 40 miliardi di euro nell'arco di tre anni.
INTERESSI
Per la zona euro, i tassi variabili dei prestiti avranno come riferimento l'Euribor a tre mesi, mentre i prestiti a tasso fisso avranno i tassi swap Euribor relativi alle rispettive scadenze.
E' previsto una maggiorazione di 300 punti base. Altri 100 punti base si applicheranno a prestiti con scadenza superiore ai tre anni.
In linea con gli oneri Fmi, per coprire i costi operativi sarà applicata una commissione una-tantum di un massimo di 50 punti base.
Il comunicato dice che per un prestito a tre anni alla Grecia oggi l'interesse sarebbe "attorno al 5%".
Il Fondo monetario internazionale prezza i suoi prestiti a livelli inferiori, ha detto il commissario Ue per gli Affari Monetari Olli Rehn.
COME SI OTTIENE
La richiesta deve venire da Atene nel caso in cui non sia in grado di finanziarsi sul mercato. La Banca centrale europea verifica l'esistenza dei presupposti. Per il via libera definitivo serve una decisione unanime dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo.
I Paesi della Bce mettono il denato mentre la Commissione agisce da coordinatore dei prestiti bilaterali.